Capitolo 42

105K 1.7K 36
                                    

PUNTO DI VISTA DI GRACE
Mi baciava dappertutto con piccoli teneri baci casti. Sulla fronte sul naso sulle labbra sulle guance sul collo era tenerissimo. << non mi stancherò mai di te Grace>> disse sorridendomi dandomi un bacio sul naso e poi sulle labbra. Gli accarezzai le guance << oh Davis cosa stiamo facendo?>> dissi confusa. Lui fece spallucce << non lo so piccola ma qualsiasi cosa sia non posso fermarmi. Non voglio stare lontano da te.>> gli sorrisi teneramente e gli baciai la fronte e lui appoggiò la testa al mio petto <<non voglio farti del male piccola e non permetterò a nessuno di fartene. Voglio proteggerti in tutti i modi possibili da qualsiasi male>> farfugliò prima di addormentarsi. Io restai senza parole non capii se era il sonno a parlare o se era il cuore. Restai a fissare il soffitto mentre accarezzavo i suoi capelli che solleticavano il mio mento. Accidenti Grace stagli lontano non puoi cadere di nuovo nella stessa trappola, non puoi innamorarti di lui. Sospirai << cosa devo fare con te Davis?>> sono proprio confusa. Meglio dormire.
PUNTO DI VISTA DI DAVIS
Mi svegliai e la prima cosa che vidi fu Grace. Oh accidenti ho dormito addosso a lei è così morbida e comoda, poverina avrà dormito malissimo con un colosso come me sopra. Mi alzai immediatamente e Grace fece un mugolio nel sonno. Restai all'impiedi ad ammirarla. È così bella, sembra così piccola e innocente quando dorme. È così tenera che sembra una bambina. È magnifica starei ore a guardarla. Dopo un paio di minuti decisi di andare a farmi una doccia. Durante la doccia iniziai a pensare alla sera precedente. Accidenti! Come mi è saltato in mente di dire quelle cose smielate a Grace, cosa mi prende? Non mi riconosco più. Dov'è finito il Davis ruba cuori che se ne infischiava altamente delle donne? Cosa mi sta succedendo? Inizio a preoccuparmi. Però dannazione è vero, é vero, è tutto vero quello che ho detto a Grace. È vero che non voglio farle del male ed è altrettanto vero che voglio proteggerla in tutti i modi possibili da qualsiasi male. È così...diversa dalle altre. Udii un urlo provenire dalla camera da letto. Mi affrettai ad uscire e ad asciugarmi e mi precipitai da Grace. La trovai sdraiata nel letto che si dimenava come una pazza. Che le prende. Nel sonno mugolava qualcosa di incomprensibile, diceva cose senza senso. << no...no...jack...perché!>> continuava a dimenarsi. << JACK!!!>> urlò facendomi sussultate. Poi iniziò a mordersi il braccio urlando. Mi allarmai e la scossi nel tentativo di svegliarla e farla smettere <<Grace!>> la chiamai << Grace per l'amor del cielo svegliati>> la scossi fino a quando non si sveglio di scatto lasciando la presa dei denti sul suo braccio. Il suo petto andava si alzava e si abbassava in una maniera irregolare. Era impaurita << stai bene piccola?>> lei si limitò ad annuire ancora scossa. La abbracciai nel tentativo di tranquillizzarla <<va tutto bene Grace, va tutto bene>> Lei ricambiò l'abbraccio e scoppiò in lacrime nella mia spalla. Davis consolala non fare l'idiota. << piccola cosa hai?>> Ma sei scemo? Cosa cazzo dici? Ti sembra il modo di consolare questo? Idiota testa di cazzo. <<s-scusami>> balbettò lei. << perchè ti stai scusando?>> << mi prenderai per pazza adesso che hai visto cosa ho fatto...è un attacco di crisi che ogni tanto mi viene nel sonno>> la guardai negli occhi << hey calmati Grace, io non penso che tu sia pazza.>> penso che tu sia la donna più straordinaria del mondo. << non ti preoccupare sono cose che capitano non devi chiedermi scusa.>> dissi dandole un bacio in fronte. Lei fece un profondo sospiro e alzò i suoi magnifici occhi color miele su di me con sguardo da cucciola << grazie per essere così comprensivo>> disse asciugandosi le lacrime con il dorso del braccio. << vado a farmi una doccia>>disse per poi staccarsi dal mio abbraccio.
PUNTO DI VISTA DI GRACE
Mi spogliai e entrai nella doccia. Mi immersi nei miei pensieri. Mi sono sognata di nuovo jack il mio ex. L'unico uomo di cui mi sia innamorata. Da quando ci siamo lasciati faccio gli incubi ma era da un anno già che non mi capitavano questi attacchi di crisi. Mi guardai il braccio, è rimasto il segno dei miei denti. Ora Davis penserà che sono pazza da camicia di forza! Non è giusto pure Jack ci voleva, proprio quando pensavo che tutto andava perfettamente arriva lui a tormentarmi psicologicamente. Povero Davis è rimasto shoccato. Non voglio rovinare tutto per il mio ex. Grace ma ti senti? Non vuoi rovinare tutto...ma tutto cosa? Non c'è e non ci sarà mai niente tra te e Davis fattene una ragione. La mia coscienza ha ragione devo stargli alla larga ma non ci riesco accidenti. Uscii dalla doccia e mi vestii. Accidenti è tardissimo sono le 8:30 fra mezz'ora partiamo. Andai in camera e trovai Davis al telefono con lo sguardo rivolto verso la finestra. Non appena mi vide staccò la chiamata. Mi sorrise e si avvicinò a me << pronta?>> annuii. << le nostre valigie sono già in macchina. <<grazie Davis>> farfugliai imbarazzata. Ha pensato a tutto. << andiamo dai>> disse mettendomi un braccio al centro della mia schiena. Arrivati in aereo...<< prima classe piccola>> lo guardai confusa << non dovevi>> << invece si. Voglio solo il meglio per te.>> A quelle parole rimasi di stucco. Diventai rossa e il cuore iniziò a battermi all impazzata. Caspita Grace! Non illuderti dice belle parole solo per portarti a letto. Rassegnati guarda la realtà in faccia lui ti vede solo come un buco, sei solo un passatempo per lui. Durante il viaggio decisi di leggermi un bel libro e poi mi addormentai. Durante il mio sogno mi sentii chiamare << Grace svegliati>> mi svegliai e stropicciai gli occhi confusa. << siamo arrivati a Manhattan>> << che ore sono?>> << le quattro del pomeriggio>> Scesi dall'aereo e Davis mi prese per mano conducendomi alla sua limousine dove il suo autista ci aspettava. Una volta arrivati Davis prese dello champagne. << vuoi?>> <<no grazie>> lui si accomodo nel sedile e si aprì la camicia lasciando gli ultimi due abbottonati. Accidenti è così sexy. Gli si vedono i suoi fantastici muscoli perfetti. Ne bevve un sorso e una goccia le cadde nel petto. Mi morsi il labbro e lottai alla tentazione di leccare il suo petto bagnato. << adesso dove andrai?>> mi disse guardando dalla parte del finestrino. << direttamente da Megan >> << capisco>> disse lui sospirando. << e tu cosa farai?>> << andrò in ufficio a discutere con chi farti lavorare, ho già chiamato mio padre e spiegato la situazione e poi andrò a cercarmi una bella rossa. Oggi ho proprio voglia di pelo rosso>> A quelle parole sentii una lama trafiggermi nel petto. Poi lui rivolse lo sguardo verso di me << oppure se vuoi puoi soddisfarmi pure tu questa sera>> disse facendomi l'occhiolino. Non posso credere a quello che ha appena detto? Vuole una cosa a tre! Ma è malato? Decisi di mantenere il controllo. << no grazie!>> dissi acida! Lui sorrise << peggio per te non sai quello che ti perdi>> << me lo immagino>> dissi per poi voltarmi dall'altra parte del finestrino. Chiusi gli occhi per il dolore che provavo e quando li riaprii lacrime calde scesero sul mio volto. Sono una stupida come ho potuto illudermi in questa maniera. Davis avrà sempre la testa da una parte: le puttane e il sesso. Non le importa niente di me, si è solamente divertito a giocare con i miei sentimenti e con io mio corpo. Sono stata una vera stupida a concedermi a lui, sono stata un fottuto passatempo, sono stata la bambola di scorta, sono stata il giocattolo che doveva soddisfare i suoi bisogni ecco cosa sono. Mi faccio schifo da sola, mi sento....una puttana. È una sensazione orribile! Sentivo Davis ridere senza motivo, evidentemente si era ubriacato. Ad un certo punto mise la sua mano sulle mie cosce. << mmm, abbiamo carne fresca qui>> disse ridendo e accarezzandomi la coscia. Gli scostai la mano <<piantala!>> dissi acida. << miseria come te la prendi! Volevo solo divertirmi un pò con te>> disse ridendo.Una volta arrivati scesi e presi la mia valigia. Lui scese per aiutarmi ed io mi voltai dall'altra parte, lui mi guardò confuso << Grace...>> << zitto>> lo interruppi. Aveva capito che ho pianto, non volevo sentire una parola di più. Mi diressi verso casa senza voltarmi e salutarlo. << ci vediamo domani piccola>> non risposi mi limitai a chiedergli la porta in faccia. Nel salone trovai Logan che parlava a telefono vestito da lavoro. Non appena mi vide staccò la chiamata << oh Grace finalmente! Come stai?!>> mi disse preoccupato squadrandomi tutta. <<bene>> ho il cuore a mille pezzi! Urlai dentro di me. << ho saputo adesso quello che è successo ci Tyler Hill! Ti giuro tesoro se lo avessi saputo mi sarei precipitato a Miami e lo avrei ucciso con le mie stesse mani!>> mi sfuggi un sorriso << non ti preoccupare, La polizia è arrivata giusto in tempo.>> dissi e per un attimo rividi la scema dell'entrata di Davis fino a quando non mi concessi a lui e scossi la testa per risvegliarmi dal pensiero. Lui mi abbracciò << oh piccola se ti fosse successo qualcosa....io...io!!>> lo interruppi << sono qui non ti preoccupare sto bene>> disse cercando di tranquillizzarlo. Lui si staccò a malincuore dall'abbraccio e mi rivolse un sorriso di scuse. << piccola resterei volentieri con te ma il lavoro mi chiama, dobbiamo discutere su dove metterti dal momento che hanno arrestato Tyler>> annuii << non ti preoccupare per me, vai che sei in ritardo!>> dissi spingendolo verso la porta d'ingresso. Lui si girò e mi diede un bacio veloce sulla fronte. << quando finisco vengo subito.>> sorrisi << vai!>> lui mi fece l'occhiolino e andò. Chiusi la porta e le mie gambe non ressero più, caddi per terra. Iniziai a piangere come non avevo mai fatto. <<Accidenti a te Kyle!!!>> urlai. Piansi per un paio di ore senza sosta fino a quando non mi decisi e andai a farmi un bagno per rilassarmi e scaricare lo stress del viaggio e lo stress che mi ha causato Davis. Ero distesa nella vasca a contemplare le mie gambe, poi mi venne un flashback. Mi ricordai di Davis nella macchina che mise la sua mano nella mia coscia e la proposta assurda di fare una cosa a tre con una puttana. << BASTA, BASTA!>> fingi che Davis non esiste toglitelo dalla testa. << lui non esiste, lui non esiste, lui non esiste, lui non esiste>> ripetei all'infinito. Poi scesi dalla vasca e mentre mi asciugavo sentii il rumore della porta aprirsi. Mi misi a correre lungo il corridoio in accappatoio e mi fermai alla base delle scale. Logan era nella sala d'ingresso che mi guardava sorridente. Mi feci tutte quelle scale in pochi secondi e gli saltai in braccio. << fratellone!>> << piccola>> disse dandomi un bacio sul naso. << come è andata la riunione? Dove mi hanno messa?>> lui fece spallucce. << non abbiamo concluso niente piccola, Davis era molto nervoso per gli affari suoi e direi anche mezzo ubriaco e se l'è preso con suo padre. Continuava ad insistere per averti come sua manager. Poi suo padre ci congedò tutti e quindi adesso sta tutto nelle mani di nostro padre e del padre di Davis.>> << capisco, quindi in pratica lo scoprirò domani con chi sono?>> << esatto>> sospirai << spero di essere con te>! Dissi abbracciandolo. << anche io piccola>> scesi dalle sue braccia << ti devo chiedere un favore>> << dimmi>> disse togliendosi la cravatta. << no non ti spogliare>> lui aggrottò la fronte << sto scomodo>> scossi la testa << potresti accompagnarmi in ospedale da Megan?>> lui si incupì << ti prego>> feci gli occhi da cucciola. Lui sospirò pesantemente << va bene>> disse duramente. << tutto bene Logan?>> << si>> disse secco dirigendosi nella sua camera. Non andava affatto bene. Sospirai e andai a vestirmi. Una volta pronta andai da Logan. Bussai << sono pronta>> lui aprì di scatto la porta e sussultai. Aveva gli occhi infuocati << andiamo>> disse freddamente. Ma cosa le prende? Arrivammo all'ospedale e Logan si irrigidì. Entrammo nella stanza di Megan. La trovai lì distesa che leggeva un libro. << Megan!>> esclamai contenta. Lei mi guardò e sorrise << Grace!!!>>
PUNTO DI VISTA DI LOGAN
Spalancai gli occhi sorpreso. Come è possibile! Si ricorda di Grace e non di me. Allora significa che ha dimenticato solamente me. Non capisco...perchè? Si abbracciarono felici e quando si staccarono dall'abbraccio Megan mi guardò impaurita. Puntò un dito tremante dalla mia parte << aiuto ancora lui! Mi perseguita, mandalo via Grace!>> disse impaurita. Grace si giro dalla mia parte confusa. << È Logan>> disse sorpresa. << non lo conosco>> Grace spalancò gli occhi << è mio fratello!>> Megan scosse la testa << tu non hai fratelli! Sei figlia unica>> << Megan cosa dici? Guarda>> disse avvicinandosi a me << non noti nessuna somiglianza?>> Megan si agitò e stava per scoppiare in lacrime. <<io...io non lo ricordo mi dispiace>> disse mettendosi le mani in testa in segno di disperazione. << basta Grace io me ne vado>> dissi uscendo dalla stanza di Megan.
CONTINUERÒ NON APPENA POSSO. VI ADORO COME SEMPRE!!!!

Quegli occhi color argentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora