Capitolo 27

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PUNTO DI VISTA DI GRACE
Mi fermai di colpo, ostruendo la soglia, cosicché Tyler mi venne addosso, spingendomi e facendomi barcollare in avanti. Il demone dagli occhi color argento mi afferrò per la vita, mentre mi abbattevo su di lui. Mi si bloccò il respiro e persi ogni residuo di buonsenso. Nonostante la barriera dei vestiti, i suoi bicipiti erano pietre tra le mie mani e il suo addome era una dura lastra di muscoli contro il mio. Non lo avevo visto mai completamente nudo, ma già immaginavo come fosse sotto quei vestiti. Quando lui inspirò forte, i capezzoli mi si indurirono stimolati dal l'espansione del suo petto. C'era una maledizione su di me, provocata da quel demone. Una rapida serie di immagini mi attraversò la mente, mostrandomi centinaia di modi in cui avrei potuto inciampare, cadere, sbandare o scontrarmi con il demone dagli occhi color argento nei giorni, nelle settimane, nei mesi a venire. Che figuraaaaa!!!! << salve>> mormorò lui, e la vibrazione della sua voce mi provocò un brivido per tutto il corpo. << è sempre un piacere imbattermi in lei, Grace>> ho sentito male o mi ha dato del lei? Dovrei fare altrettanto. Arrossii per l'imbarazzo e il desiderio, incapace di trovare la forza di spingerlo via. Non aiutava il fatto che la sua attenzione fosse concentrata solo su di me, che il suo corpo solido irradiasse quel l'affascinante sensazione di potente desiderio.<< Mr. Kyle >> disse Tyler dietro di me << mi dispiace per questa entrata indecente>>. << non si dispiaccia è stata memorabile>> Vacillai sui tacchi a spillo, quando Davis mi lasciò andare, le ginocchia indebolite dall intenso contatto con il suo corpo. Ora che ci faccio caso indossava un abito nero, con la camicia e la cravatta di una morbida tonalità di argento che si intonava perfettamente ai suoi occhi. Come sempre, sembrava troppo bello. Tyler mi sostenne, aiutandomi a recuperare l'equilibrio. Lo sguardo incendiati di Davis era fisso sulla mano con cui stringeva il mio gomito, finché Tyler non mi lasciò andare. << bene. Ok allora.>> Tyler si ricompose << questa è la mia assistente Grace Bennet>> << Ci siamo già conosciuti>> disse freddamente Davis mentre scostò la sedia difronte alla sua. << Grace>> Guardai Tyler per avere direttive, ancora stordita dall'incontro ravvicinato con quel demone. Accidenti Grace! Sembra che non lo hai visto mai! Smettila di fare così sembri una pazza! Si intromise la mia coscienza. Davis si avvicinò e mi ordinò piano << si sieda, Grace>> Tyler mi fece un rapido cenno di accesso, mentre io mi stavo già accomodando sulla sedia offertami da Davis. Il mio corpo gli obbediva istintivamente prima ancora che la mente se ne rendesse conto e obiettasse. Durante l'ora successiva cercai si non agitarmi, mentre Tyler veniva torchiato da Davis. Incredibile, lo stava torturando psicologicamente. Ammirai la freddezza di Tyler sotto pressione. Pressione esercitata da Davis, che senza dubbio dominava l'incontro. <<ben fatto Mr. Hill>> lo elogiò Davis alla fine dell'incontro. << non vedo l'ora di esaminare la richiesta di offerta, quando sarà il momento. Tu cosa ne pensi Grace?>> Intimorirà e sorpresa, sbattei le palpebre. << come scusi?>> il suo sguardo era di un intensità bruciante. Era come se fosse totalmente concentrato su di me, cosa che rafforzò il mio rispetto per Tyler, che aveva dovuto lavorare sotto il peso di quegli occhi color argento implacabili per un'ora. Davis era seduto esattamente di fronte a me. Aveva il braccio destro appoggiato sul tavolo di legno lucido e le dita lunghe ed eleganti ne accarezzavano la superficie ritmicamente. Chiusi istintivamente le gambe sotto il tavolo al ricordo di quelle mani esperte che giocavano con il mio corpo. << quale delle idee suggerite da Tyler preferisce?>> mi incalzò. << credo che siano tutte brillanti>> la sua bellissima voce era impassibile quando disse << farò sgombrare la sala per avere la sua sincera opinione, se necessario>>. Ma perchè insisteva così tanto accidenti! Strinsi le dita ai bracciolo della sedia. << le ho appena espresso la mia sincera opinione, Mr. Kyle, ma se proprio vuole saperlo, la seconda proposta mi alletta di più ma...>> non mi fece finire << sono d'accordo>>. Davis si alzò e si abbottonò la giacca. << Mr. Hill ci rivediamo la prossima settimana>> Rimasi seduta per un momento, sbalordita dal ritmo velocissimo degli eventi. Poi guardai Tyler, che sembrava in bilico tra la gioia stupefatta e lo smarrimento. Mi alzai e andai verso la porta. Percepivo con tutti i sensi la presenza di Davis, che camminava accanto a me. Il modo in cui si muoveva, con grazia animalesca e arrogante, era una delle cose che mi eccitavano di più di lui. Davis rimase al mio fianco per tutto il tragitto fino all'ascensore. Non mi staccava gli occhi di dosso. Quando l ascensore arrivò, sospirai di sollievo e mi affrettai a entrarci insieme al mio capo. << un momento Grace>> disse Davis dolcemente, trattenendomi per un gomito. << gliela rimando subito>> aggiunse poi, rivolto a Tyler, mentre le porte dell'ascensore si chiudevano sulla faccia esterrefatta del mio capo. Davis rimase in silenzio finchè l'ascensore non ebbe iniziato a scendere. Dopodichè mi riportò dentro la sala. Oddio adesso ero intrappolata nel muro ed eravamo solo solo noi due. Iniziai a tremare, Davis aveva uno sguardo indescrivibile, tenebroso.
SO CHE È CORTO PERDONATEMI. NON APPENA 50 DI VOI COMMENTERANNO CONTINUERÒ :)

Quegli occhi color argentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora