Alle 12:30 puntuale come sempre, Davis passò a prendermi nel mio ufficio per portarmi a pranzare al ristorante italiano.
Io stavo continuando a lavorare al computer quando arrivò Davis.
<<hey piccola stai ancora scrivendo? Dai su ti avevo detto di non preoccuparti>> disse premurosamente entrando nel mio ufficio. Io alzai per un secondo gli occhi e poi tornai a fissare il mio schermo << quando dico una cosa la faccio, ti ho promesso che entro pomeriggio sarei riuscita a finire e non demordo>> dissi per poi salvare il file e spegnere il computer. Lui sbuffò <<accidenti come sei testarda>> disse venendomi incontro, mettendo le sue mani a coppa sulle mie guance guardandomi con quegli occhi argentati, con il quale ,ogni volta che li guardo perdo il controllo non capendo più niente e dimenticandomi il mondo sottostante. << sei determinata e questo mi piace molto>> disse accarezzandomi dolcemente le guance con i suoi grandi pollici. << però non voglio stressarti piccola, so che stai male per tuo pad...>> lo interruppi << no Davis, ne abbiamo già parlato, ho detto che finirò il mio lavoro e lo farò entro pomeriggio>> lui sospirò e poi sorrise << certo che è davvero impossibile cercare di farti cambiare idea eh>> disse per poi darmi un dolce bacio sulle labbra. <<Sei indomabile, la ragazza più ribelle che abbia mai conosciuto>> sorrisi al suo commento e gli feci la linguaccia << però ti piaccio lo stesso>> dissi sbattendo le palpebre. Lui fece il suo sorriso sexy, quello quando alza un solo angolo della bocca e si avvicinò alle mie labbra baciandomi di nuovo, ma questa volta morse il mio labbro inferiore prima di staccarsi definitivamente da esse. << ogni giorno di più>> mormorò contro le mie labbra. A quelle parole sentii i brividi prendere il possesso di tutto il mio corpo e il mio cuore iniziò a battere all' impazzata. La sua dolcezza riesce sempre a colpirmi. Mostrai il mio sorriso smagliante e misi anche io le mani a coppa sulle sue guance e lo attirai sulle mie labbra per baciarlo con tutta la foga che avevo. Lui gemette per la sorpresa e ricambiò con la stessa foga e senza rendercene conto ci ritrovammo sdraiati nella mia scrivania. << Davis>> ansimai nella sua bocca. Lui con una mano mi sosteneva e con l'altra esplorava tutto il mio corpo. << sei il mio bocconcino preferito, voglio mangiare te, non ho bisogno di cibo per placare la mia fame, la mia fame sei tu Grace>> oh così mi avrebbe fatto perdere il controllo, dovevo fermarlo prima che lo perdessimo definitivamente. << Davis, non possiamo, abbiamo solo venti minuti>> dissi preoccupata. Lui si staccò da me e mi guardo con il suo sorriso malizioso e si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi << in venti minuti si possono fare tante cose piccola, ricordi?>> disse per poi mordermi il lobo dell'orecchio provocando in me brividi su brividi, ero sul punto si svenire accidenti. << così non vale però>> dissi ridendo tra le sue labbra. Anche lui rise e mi prese per le spalle facendomi delicatamente alzare. << con te è proprio impossibile la parola autocontrollo, lo perdo molto facilmente in tua presenza, non capisco più niente>> io lo guardai con un sorriso malizioso << cosa ci posso fare, faccio questo effetto agli uomini>> dissi con fare civettuolo. Lui cambiò immediatamente espressione e mi fulminò con lo sguardo <<ti correggo, questo è l'effetto che fai a me, solamente a ME e a nessun'altro uomo. Devo per caso ricordarti che appartieni solamente a me?>> mi misi il giacchetto << non c'è bisogno che me lo ricordi, lo so bene Mr. Boss>> dissi facendogli l'occhiolino. So che perde la testa quando lo chiamo così. Lui cambiò di nuovo espressione e tornò ad essere il Davis giocoso << mmm, mi sta provocando miss. Bennet?>> disse avvicinandosi pericolosamente a me con fare malizioso. Io alzai un sopracciglio << forse>> borbottai mentre lui mi mordicchiava il labbro inferiore. <<lo vedi che basta poco per farmi saltare addosso a te? Riesci a farmi perdere il controllo, non riesco a frenarmi con te, mi rendi così vulnerabile e debole accidenti>> mormorò nelle mie labbra <<eh cosa ci vuoi fare Mr. Kyle, anche gli uomini duri come te hanno dei punti deboli>>.
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Quegli occhi color argento
RomanceLei figlia di un imprenditore e lui figlio del più importante imprenditore di Manhattan si incontreranno in un ballo in maschera organizzato dalla madre di lui