Capitolo 44

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PUNTO DI VISTA DI DAVIS
Rimasi lì a riordinare tutte le idee quando il tizio che già mi stava sul cazzo continuava a suonare il clacson e avevo una voglia matta di andare da lui a tirargli un pugno! Non riesco a concentrarmi così. Dò retta al mio lato buono o al mio lato cattivo? Mi si formò un sorriso malizioso e mi decisi. Non sono una mezza sega che va dietro le ragazze.Voglio fare un dispetto alla mia dolce e piccola Grace. Tornai indietro dalla rossa in calore che mi aspettava al locale confusa. << cosa ti prende Mr. Kyle?>> disse lei con un cipiglio sul viso. << niente non ti preoccupare>> dissi facendole l'occhiolino. Lei si avvicinò e mi sussurrò << ho voglia di fare un bel giochino con te>> disse per poi palparmi il sedere. Sorrisi e dissi << non avere fretta, quando lo dico io andiamo, ti porto nel mio hotel>> dissi con sguardo e sorriso malizioso. Lei ricambiò lo sguardo e inizio a ridere anche lei maliziosamente. Ho esattamente intenzione di uscire di qui non appena Grace uscirà dalla nostra azienda in modo tale che mi vedesse. Vorrei vedere che faccia farà il mio piccolo bocconcino. Sorrisi a quel pensiero. Lei iniziò a baciarmi nel collo e a provocarmi. Dopo dieci minuti finalmente Grace uscì ed io mi affrettai a pagare il resto dei drink che ci eravamo presi. << andiamo a giocare >> dissi mettendole una mano nella parte centrale della schiena. Non appena uscimmo incrociai lo sguardo di Grace che ci fissava con occhi sgranati. Bene mi ha visto. Sorrisi soddisfatto nel vedere la sua faccia sconvolta. Stasera si scopa ragazzi!
PUNTO DI VISTA DI GRACE
Rimasi lì a fissare il demone dagli occhi color argento che mi guardava con sguardo mostro tra la soddisfazione e il malizioso. Mi si spezzò il cuore, se la stava portando chissà dove a scoparsela come un forsennato. Lui si voltò e iniziarono ad incamminarsi. Ti prego Davis non farlo! Cercai di trattenere le lacrime che pungevano i miei occhi. Perchè? Perchè sto per piangere? Non mi deve importare un fico secco di quello che fa. Se scopa sono affari suoi. Perchè mi importa e mi ferisce? Sento un dolore lacerante al petto e le gambe mi diventano molli. Mi avvio a stento nella macchina di Logan. Una volta arrivata a casa decisi di farmi un bagno caldo per scaricare tutto lo stress che avevo accumulato. Mentre ero intenta ad insaponarmi scoppiai in lacrime. Finalmente le lacrime che volevano scendere sono scese. Uscii dalla vasca e mi guardai allo specchio. Avevo un espressione frustrata, ero distrutta. Posso ridurmi così per un uomo? Posso ridurmi così per quello che non è esistito tra noi? Non c'è stato niente tra noi ed è forse per questo che sto male. Forse in fondo avrei voluto che le cose funzionassero tra di noi e che nascesse qualcosa di più di un'amicizia? Non lo so. Io non so più che fare. Basta devo dimenticarlo! Devo farmene una cazzo di ragione. Questa storia deve finire, sono stanca di ritrovarmi con il cuore a pezzi, stanca, stanca, stanca di Davis Kyle! Decisi di non cenare e andai direttamente a dormire con la scusa del mal di testa.Dopo un pò di tempo il mio letto sprofondò e due grandi braccia si allacciarono alla mai vita e mi abbracciarono. << piccola>> disse Logan baciandomi i capelli. << cosa hai?>> disse dolcemente. Io chiusi gli occhi per il dolore che provavo dentro e le lacrime scesero sul mio viso. <<niente>> dissi. La mia voce mi tradì perchè uscì come un sussurrò spezzato. Lui capì e mi volto dalla sua parte e mise le sue grandi mani nel mio viso minuto. Le mie lacrime bagnarono le sue mani << tesoro perchè piangi cosa è successo?>> mi dice asciugandole. Trattengo la voglia improvvisa di piangere ma scoppio << oh Logan>> dico abbracciandolo e scoppiando in un pianto disperato. Lui capì che non avevo voglia di parlare ma volevo solamente piangere tra le sue braccia.
Il mattino dopo...Sono nella mia camera per scegliere l'outfit. Mi guardai allo specchio e un sorriso malizioso spunto nel mio viso. << oggi trasgrediamo!>> decisi di vestirmi particolarmente piccante. Voglio provocare quell'idiota. Mi misi il perizoma nero in pizzo e il reggiseno in pizzo a balconino. Le giarrettiere e al posto di una gonna normale, una minigonna. Una camicia trasparente aperta esageratamente nel petto. Scarpe con il tacco vertiginoso.Decisi di lasciare i miei lunghi boccoli liberi quindi non legai i capelli. Poi mi truccai con la matita nera, una lunga linea provocante di eyeliner nero e tanto,tanto,tanto mascara. E per finire in bellezza rossetto rosso. Guardai soddisfatta la mia figura allo specchio << perfetto, sono abbastanza provocante>> dissi fiera del mio capolavoro. Mi misi un trench leggero per camuffare ai miei il mio aspetto indecente e scesi per raggiungerli. Una volta arrivata in limousine mio padre mi avvisò << tesoro purtroppo non siamo riusciti a decidere con chi metterti quindi non appena arriverai dovrai recarti nella sala riunioni e ci sarà un sorteggio.>> spalancai gli occhi << cosa?>> << lo so tesoro, sei nelle mani del destino>> No! Non può essere! Perchè io, perchè? Proprio oggi che mi sono vestita così indecentemente? Adesso ci saranno tutti. Maledizione! Arrivammo nella nostra azienda e ci dirigemmo in sala riunioni. Stavo tremando, ero agitatissima accidenti. Mentre ero nell'ascensore intervenne mia madre << tesoro togli il trench c'è caldo>> disse dolcemente e premurosamente lei. << non ti preoccupare mamma sto benissimo così>> dissi mostrandole un sorriso sforzato. Non è vero sto sudando come un maiale! L'ascensore si aprì e feci un profondo sospirò prima di uscire. Entrammo in sala riunioni e trovammo Mr. Kyle seduto a capo tavolo e Davis all'impiedi che mi guardava con una faccia da 'ieri mi sono fatto la rossa' gli volevo spaccare la faccia. Poi Mr. Kyle si alzò. << Grace cara, pronta per sorteggiare?>> come? Dovevo essere io a farlo? Solo in quel momento feci caso ad una scatola che si trovava al centro del kilometrico tavolo. Feci un profondo sospiro e mi avvicinai alla scatoletta. Lanciai un ultima occhiata gelida a Davis prima di dire <<pronta>>. Lui mi guardava con un sorriso sereno, non sembrava affatto preoccupato sembrava di avere la vittoria in pugno. Trovai ripugnante la sua sicurezza, era troppo sicuro di sè. Vorrei proprio vedere la sua faccia se sarei andata a finire con uno che non era lui! Avrei proprio voluto vederla! Infilai decisa la mano dentro la scatola e mescolai. Quando decisi che bastava afferrai con decisione un biglietto e lo estrassi dalla scatola. Lo aprii e....<< DAVIS KYLE>> NO!! Maledizione non può essere! Non ci credo! Lanciai un'occhiata rapida al demone che non sembrava affatto sorpreso anzi sembrava molto divertito dalla mia faccia. << peccato sorellina, ci abbiamo provato>> disse Logan dispiaciuto. Feci spallucce. << sarai contento adesso Davis>> disse John al figlio. Lui lo guardò con quel sorriso fottutamente sexy e disse << sono l'uomo più felice del mondo padre>> disse per poi guardare me facendomi un'occhiolino di sfuggita senza farsi vedere da nessuno. Sbattei le palpebre. "Fottiti" mimai con le labbra. Sorrise e a sua volta mimò "già fatto ieri sera" concludendo con l'occhiolino. Bastardo! Pensai. Lo guardai in cagnesco mentre lui continuava a mostrare il suo sorriso sexy quello che alzava solo un angolo della bocca. Lottai contro la tentazione di prenderlo a schiaffi in quel momento. << bene tesoro, adesso puoi andare con Davis che ti mostrerà il tuo nuovo ufficio>> No! Ti prego non lasciarmi da sola con lui papà! Annuii e Davis si affrettò a mettere una mano al centro della mia schiena per condurmi all'ascensore. In quel momento mi ricordai che fu lo stesso gesto che aveva fatto alla rossa per condurla chissà dove a scoparsela. Una volta usciti dalla sala riunioni,mi guardai intorno per vedere se eravamo soli e mi scansai da lui. <<non mi toccare!>> dissi acida. Entrammo nell'ascensore e il suo sorrisetto sparì. Al suo posto aveva gli occhi sgranati e la mascella serrata era inquietante. Mi prese per i polsi e mi fece sbattere contro la parete dell'ascensore in una maniera così brusca che l'ascensore scosse. << io ti tocco quando mi pare e piace!>> disse tracciando con la lingua una linea che parte dal collo fino al lobo del mio orecchio. "Perchè non vai a toccare la tua rossa se ne hai tanta voglia?!" pensai. Non volevo dirglielo perchè non volevo dargli la soddisfazione di sospettare che io ero gelosa. Le porte dell'ascensore si aprirono. Mi condusse nel mio ufficio. Era enorme. Siamo sicuri che è solo per me? Accidenti non è come quello che avevo prima. << bello mi piace>> dissi freddamente. << vieni nel mio ufficio che ti dico il lavoro che dovrai svolgere oggi>> andammo nel suo ufficio. << puoi toglierti il trench>> disse lui sedendosi nella sua scrivania. Ora si gioca! Fa vedere chi sei Grace! Fagli pentire di aver fatto quello che ha fatto! Fagli pentire di averti fatta star male tutta la sera! Mi stampai un sorriso malizioso e molto lentamente mi liberai del giubbotto. Lui restò di stucco e si mosse agitato nella sua sedia. Sorrisi soddisfatta. Con fare provocante iniziai a sculettare lentamente verso l'attacca panni e mentre camminavo lo guardai attraverso lo specchio che c'era accanto l'attacca panni e lo sorpreso a fissarmi ipnotizzato il mio sedere. Una volta adagiato il mio trench nell'attaccapanni tornai da lui con la stessa andatura. Mi fermai davanti la scrivania mentre lui mi squadrava incantato e si leccò le labbra come se mi stesse assaggiando. Finalmente distaccò lo sguardo dal mio corpo e degludì. Subito dopo si schiarì la gola << accomodati>> disse con voce roca. Io sorrisi e mi sedetti. Con fare provocante, in una maniera estremamente lenta accavallai le gambe e lui spalancò gli occhi e si agitò nella sedia. Poi mise un braccio nel bracciolo della sedia e con una mano sostenne la sua testa mentre con l'indice si accarezzava le labbra. Mentre mi parlava del lavoro che dovevo svolgere lui continuava a fissarmi le gambe agitato. Ed ogni volta che cambiavo gamba da accavallare lui si agitava nella sedia. Ero così fiera di me in quel momento. Ci sono riuscita alla grande! Missione compiuta Grace! Per finire mi mostrò dei fogli ed io mi sporsi esageratamente per guardare e lui prese a fissarmi il seno. << se è tutto posso andare?>> dissi guardandolo negli occhi. Lui annuì ed io mi alzai. Stavo per uscire quando mi bloccò per il braccio. << aspetta>> sussurrò al mio orecchio. Mi voltai verso di lui e alzai un sopracciglio incitandolo a parlare. << per quanto riguarda ieri...>> non lo feci finire di parlare << non abbiamo niente da dirci>> dissi fredda, aprendo la porta del suo ufficio. <<invece....>> lo interruppi di nuovo << Non.Abbiamo.Niente.Da.Dirci>> scandii ogni singola parola e lui chiuse la bocca gettando la testa verso il pavimento. Iniziai a fare ciò che Davis mi disse di fare e all'ora di pranzo decisi di rimanere in ufficio e ordinare cinese. Dopo 20 minuti arrivò il pranzo e mangiai. Poi uscii dal mio ufficio per andare a prendermi il caffè. Una volta finito mi voltai per tornare in ufficio e mi ritrovai davanti Davis. Sussultai per la sorpresa << cosa diavolo vuoi ancora da me?>> dissi acida. Lui mi fulminò con lo sguardo. <<alle sei ti porto a casa io!>> disse freddo e senza darmi il tempo di protestare sparì. Accidenti è così esasperante! Sbuffai e tornai nel mio ufficio. Continuai a lavorare sodo e senza rendermene conto si fecero le sei. Iniziai a spegnere il computer e a riordinare tutte le mie cose. Mi misi il trench e quando uscii dal mio ufficio trovai Davis in tutta la sua bellezza all'inpiedi in una posa arrogante con le mani in tasca che mi aspettava. << pronta? Possiamo andare?>> non gli risposi mi limitai ad annuire. Mi condusse nella sua lamborghini. Appena salii << portami in ospedale>> dissi fredda senza guardarlo. << dobbiamo parlare Grace>> misi una mano nello sportello << ho detto di no! Me ne vado a piedi>> dissi aprendo la portiera. Lui mi prese per il braccio. << entra subito>> disse strattonandomi a lui. Sospirai e chiusi lo sportello. << cavoli sei proprio testarda!>> mi misi a braccia conserte. << e va bene! Non parliamo, mi limiterò ad accompagnarti in ospedale contenta?>> disse infastidito. Le mostrai un sorriso falso << contentissima>>. Ci fu silenzio per tutto il viaggio. Una volta arrivata mi limitai a salutarlo senza ringraziarlo del passaggio. Lui mi fermò di nuovo per il braccio. << al ritorno ti vengo a prendere io?>> lo guardai in cagnesco << non c'è bisogno me ne vado in taxi!>> lui alzò gli occhi al cielo e se ne andò. << Megan tesoro>> mi precipitai da lei abbracciandola. << che bello finalmente ti posso portare a casa>> dissi con un sorriso sincero per la prima volta nella mia giornata. Lei ricambiò il sorriso. << anche io sono felice di ritornarci>> presi le sue cose e chiamai un taxi. Ci portò nella sua villa e l'aiutai a sistemare tutta la sua roba. Iniziai a parlarle di Davis. << santo cielo! Gliel'hai data?>> restò di stucco ed annuii << è stato l'errore più grande che abbia mai fatto in tutta la mia vita>> feci una pausa e scoppiai a piangere << però non capisco perchè se potessi tornare indietro nel tempo lo rifarei altre mille volte! È stato bellissimo Megan!>> dissi con voce spezzata << bellissimo come fare l'amore?>> disse lei con un cipiglio nel viso. Scossi la testa << no, non bellissimo come fare l'amore però è stato intenso!>> << quindi avete solamente scopato senza amore?>> disse lei lentamente. <<si...oh Megan mi sento una puttana mi faccio proprio schifo!>> lei mi abbracciò e mi consolò come una vera amica. Quando mi calmai persi la cognizione del tempo e non mi ero resa conto che era così tardi. Dovevo tornare a casa altrimenti i miei si sarebbero preoccupati. Salutai Megan e mi diressi verso casa. Decisi di andarmene a piedi perchè non potevo aspettare il taxi, era troppo tardi. Mentre camminavo tranquilla sento delle mani che mi corpono la bocca e mi costringono ad entrare in una macchina. Mi dimenai confusa e spaventata. Erano due gli uomini che mi stavano rapendo e un terzo che guidava. << cosa volete da me?!>> dissi spaventata. Il mio cuore iniziò a battere all impazzata e il mio respiro accellerò. Loro sorrisero di gusto alla mia domanda. Aiuto! Ho bisogno di aiuto!
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