PUNTO DI VISTA DI GRACE
Il locare era rumoroso e affollato, pieno di ragazzi tra i 18 e 22 anni. Era pieno di festoni con su scritto il numero 20 dato che il misterioso festeggiato compiva 20 anni. Notai che già più della metà della gente era ubriaca. Megan era rimasta fuori ad "aggiustarsi le scarpe" ma so di per certo che era una banale scusa. Sia Megan che Logan mi stanno nascondendo qualcosa e prima o poi lo scoprirò, al costo di arrivare a torturare Logan! Odio quando le persone devono trattarmi come una bambina dicendo "è tutto apposto" quando nella realtà non c'è niente che vada apposto. Ed ecco che rimango li paralizzata senza saper cosa fare inizio a calare la maschera e a chiudermi in me stessa, non sono brava a socializzare e questo è un grande difetto perchè purtroppo, rispetto ai ragazzi della mia età sono troppo timida all'inizio ma poi, quando inizio a prendere confidenza mi sciolgo, e piano piano inizio a togliere la maschera immaginaria che non fa vedere la vera Grace. Fortunatamente vidi i ragazzi che incontrammo al bar ma che sopratutto ci hanno invitate, in un tavolino. Loro mi videro a loro volta e mi fecero cenno di andarci ed io senza pensarci due volte, ci andai. << buona sera ragazzi>> dissi sorridendogli.Notai con mio sollievo che non erano ubriachi. Si voltarono verso di me e mi salutarono calorosamente. << ci ha fatto piacere che tu abbia deciso di venire....ma Megan non è voluta venire?>> << bhe si è qua fuori doveva darsi un'ulteriore sistematina....sapere noi donne>> dissi, e appena dissi l'ultima frase fecero un'espressione da 'giusto le donne sono così strane'. Dopo pochissimi secondi anche Grace, finalmente ci raggiunse. Era con un sorriso tirato sulla faccia e si notava da kilometri che era nervosa e preoccupata per qualcosa a me di oscuro. << scusate il ritardo ragazzi>> tutti in coro << Megan finalmente mancavi solo tu>>. Uno di loro disse << volete bere?? Stasera offre tutto il festeggiato quindi vi consiglio di approfittarcene>> << volentieri portami il più forte che ci sia>> disse Megan senza pensarci. La guardai male ma poi mi ricomposi e dissi << io uno non troppo forte, giusto quel poco che basta a farmi la gola>>. Iniziammo a bere e notai con mio stupore che Megan reggeva l'alcol meglio di chiunque altro. Santo cielo io al terzo bicchiere sarei andata in coma!. Dal momento che nessuno dei ragazzi diceva cose sensate capii di averli persi quindi decisi di voltare il mio sguardo altrove cercando di capire chi fosse il famoso festeggiato. Ed ecco che il mio cuore si fermò, era come se non ci fosse nessun'altro nella stanza oltre io e lui. La musica che prima era assordante non ne sentivo nemmeno un sussurro,andai in trans. Lui era li in piedi in una posa arrogante e che trasmetteva parole del tipo "io ho il potere su tutto". Era vestito in modo impeccabile con un completo nero e la camicia aperta che lasciava intravedere i suoi addominali ben scolpiti. Avrei scommesso le mutande che sotto quel completo ci fosse un uomo scolpito dallo sport con i lineamenti ben definiti. Era molto alto con i capelli neri come la pece e i lineamenti del viso 'o mio dio' il viso non era da meno. sembrava scolpito da un angelo era così bello. Ma poi i suoi occhi 'mio dio' i suoi occhi erano di un colore mai visto, tra l'azzurro e l'argento. Brillavano come fari in quella stanza. E per finire le sue labbra erano così sensuali, riusciva a incurvarle in una maniera così eccitante. Quanto avrei voluto baciarle!!! "basta Grace sei pazza sembra che non hai mai visto un uomo in vita tua!!". La mia coscienza aveva perfettamente ragione ma caspita se anche lei avesse avuto l'onore di ammirare quell'uomo avrebbe cambiato idea. Era puro nutrimento per gli occhi non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso era come se avesse una specie di calamita addosso ed io ero un pezzo di ferro che pendeva dalle sue labbra e aveva bisogno di essere il più vicina possibile a lui per sopravvivere. << Grace>> mi richiamò Megan. Lentamente e a malincuore distaccai lo sguardo da quell'angelo caduto in terra. << dimmi>> lei imbarazzata prese a toccarsi nervosamente le mani e a guardare il pavimento << bhe ecco...potresti darmi il numero di L-Logan??>> la guardai confusa e lei si giustificò <<sai per ritornare a casa visto che tu hai il cell scarico lo chiamo io quando finiamo se non ti dispiace >> sorrisi e glielo dettai. <<Grazie Grace>> <<figurati>>. Mi voltai in cerca dell'uomo più bello del pianeta e mi si mozzò il fiato quando lo sorpresi a fissarmi. 'oh mio dio' mi sta guardando!!! Imbarazzata mi voltai verso Megan e iniziammo a parlare del più e del meno. Poi sentii il ventre pesante e decisi di andare in bagno << ragazzi vado ad incipriarmi il naso>> detto questo mi diressi nei bagni. Una volta arrivata mi resi conto che c'era troppa fila e quindi tornai indietro ma questa volta non tornai nel tavolino ma andai nel bancone a prendere da bere. Aspettai di aver l'attenzione del barista e proprio quando stava per venire da me fui interrotta da qualcuno. <<un Martini alla fragola per la signorina e un Martini rosso per me grazie >> Martini alla fragola? Proprio quello che avevo intenzione di prendere. Infuriata decisi di voltarmi per vedere chi era stato a fregarmi il turno e restai paralizzata quando vidi chi era. Il Dio! Avevo accanto a me il Dio che mi stava sorridendo in quel modo!! << buona sera signorina>> restai immobile non sapevo che dire. Arrivarono i drink e con mia sorpresa mi passo il Martini alla fragola << prego spero di aver indovinato i suoi gusti>> disse facendomi l'occhiolino. Non potevo credere a quello che stava succedendo il Dio mi ha offerto da bene e sta parlando con me!!! Misà che ho bevuto troppo. Ma chissene frega voglio godermi questa illusione fino in fondo! presi il bicchiere, bevvi e con fare sensuale mi leccai molto lentamente il labbro superiore per togliere ulteriori residui. Lui mi fissò le labbra quasi ipnotizzato. << ha indovinato è davvero bravo>>dissi sorridendo. Maledizione l'alcol iniziava a fare effetto dicevo cose senza senso. Lui bevve e fece la stessa identica cosa che feci io con la lingua, ed io cercai di non fissarlo troppo. << si lo sono. E tu sei bellissima>> disse. Io diventai rossa lo capii perchè le guance mi bruciavano in una maniera pazzesca poi si avvicinò a me e prendendomi la mano mi diede un bacio sulle nocche e sussultai quando percepii la sua lingua. Soffocai un gemito spontaneo che mi venne dalla gola. Stavo perdendo il controllo di me stessa e il mio corpo non mi aiutava di certo, anzi mi tradiva rispondendo al suo. Nella mia mente ripetevo 'speriamo che non si approfitti di me speriamo che non si approfitti di me' perchè il mio corpo bramava sesso era da mesi che non praticavo questo 'sport' l'astinenza iniziava a farsi sentire. Avrei voluto urlare "scopami su questo bancone non perdiamo tempo non ce la faccio piu". Ma nonostante la mia ubriacatura riuscii a non fa uscire quelle tremende parole dalla bocca. << è la prima volta che ti vedo in questo locale>> decisi di guardarlo << io non frequento posti del genere e in più mi sono trasferita due giorni fà>> lui mi guardò continuando a sorseggiare il suo Martini. << interessante...quindi non conosci ancora Manhattan?>> io guardai imbarazzata il mio bicchiere << bhe no>> mi squadro per bene e fece un verso di approvazione. << hai gusto nel vestirti mi piace come questo vestito fasci a malapena il tuo corpo perfetto e formoso. Non sai in quanti modi mi verrebbe voglia di strappartelo di dosso>> disse con quel sorrisetto sulla faccia. Poi si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi queste parole che mi fecero tremare << piccola, se mi permetti di portarti fuori di qui, darò alla parola piacere un significato tutto nuovo>> disse per poi mordermi il lobo dell'orecchio e ritraendosj facendomi l'occhiolino. Rimasi devastata dalle sue parole e anche disgustata quindi decisi di andarmene ma prima di farlo << chiamami mr. Boss>> lo guardai con occhi sgranati << è il soprannome che mi danno le donne ogni volta che il 'mio' boss le soddisfa>> fece l'occhiolino << mentre tu sei?>> risposi << disgustata>> e detto questo gli versai il mio Martini in faccia. Lui restò sconvolto ma io lo ero più di lui. Ormai avevo perso il controllo non rispondevo più delle mie azioni quindi mi voltai verso Megan e gli feci cenno di chiamare Logan e lei annuii mentre io mi dirigevo al bagno ormai vuoto. Entrai nella cabina e non capii se quello che mi trovavo davanti fosse stato più disgustoso del comportamento di quell'uomo. Apparte la puzza tremenda c'era qualcuno che si era liberato per bene. C'era merda e vomito ovunque decisi di trattenerla fino al mio arrivo a casa. Una volta uscita dal bagno non capii più niente fu tutto in un attimo. Da che mi ritrovavo davanti la porta del bagno a che mi sono ritrovata scaraventata sul muro con le mani bloccate sopra la testa. Era l'uomo che avevo umiliato pochi secondi prima. Iniziai a dimenarmi confusa e spaventata << l-lasciami mi stai facendo male>> la presa era troppo forte. Non voleva che scappassi. << come hai osato versarmi il Martini in testa>> decisi di reagire, forza Grace tira fuori le unghie << e tu chi ti credi di essere? Come hai osato darmi della poco di buono?>> lui sgranò gli occhi confuso ma allo stesso tempo arrabbiato << quando mai ti ho dato della poco di buono?>> lo guardai arrabbiata a mia volta << la battutina del vestito e l'allusione sessuale di " se mi permetti di portarti fuori di qua darò alla parola piacere un significato tutto nuovo" ti semba poco?>> << senti ragazzina mi stai irritando, tu non sai chi sono e con chi hai a che fare>> disse trafiggendomi con lo sguardo e quegli occhi che prema erano un miscuglio tra l'azzurro e l'argento adesso erano più ardenti e più luminosi...davvero inquietanti. Ma io non ho la minima intenzione di farmi vedere debole. Specialmente da un presuntuoso come lui << intanto ragazzina lo vai a dire a un'altra partita e poi sono io ad essere irritata non tu è per finire nemmeno tu sai con chi hai a che fare>> dissi sicura di me. Lui aumento la presa e disse << vedi di tiratela poco che a me le ragazzine come te non piacciono>> mi ritrovai con gli occhi a fessura stava oltrepassando il limite << intanto non me la tiro sei tu quello che se la tira, ti senti così sicuro di te che hai dato per scontato che avrei abboccato all'amo ma mi dispiace ruba cuori stasera andrai in bianco>> si arrabbio ancora di più << come osi prendermi in giro! te ne farò pentire amaramente!>> << oh che paura che cosa vorresti farmi? Vediamo se hai le palle, al posto di parlare perchè non concretizzi quello che dici? >> dissi facendo un sorriso di sfida. << io voglio i fatti non le parole, tira fuori le palle se le hai>> lui sgranò gli occhi. Ma che diavolo mi passava per la testa? Me la stavo cercando da sola se continuo a sfidarlo l'orgoglio maschile non tarderà a venire e a dimostrarmi che non ha paura di me. << hai una bella faccia tosta sai? Se avessi saputo chi fossi non avresti parlato così...nessuno aveva mai avuto il coraggio di rivolgersi a me in questa maniera>> << bhe c'è sempre una prima volta>>. Mi scrutò per bene quando vidi sul suo viso un sorriso soddisfatto. Con mio stupore mi accorsi che il vestitino se ne era salito fin troppo. Che vergogna diventai tutta rossa << lo sapevo che eri una porcellina di prima categoria>> sussurrò al mio orecchio << guardati hai le mutandine in pizzo blu dello stesso colore del vestino e dalla trasparenza posso notare che ti sei completamente depilata>> disse per poi leccarmi il collo. Poi mi guardo e disse << adesso non fai più la dura eh? >> << lasciami devo sistemarmi il vestito>> continuavo a dimenarmi alla sua presa ma lui mi blocco con le gambe. << eh no adesso fai la brava e mi fai godere la vista. In fondo è il minimo che puoi fare dal momento che mi hai offeso>>. Iniziai ad aver paura non sapevo cosa fare ero intrappolata. Gridare sarebbe stato inutile. E anche dimenarmi sarebbe stato inutile era troppo forte per me. Il mio battito accellerò e iniziava a girarmi la testa, sentivo le gambe molli ma non caddi perchè mi teneva stretta. La mie mente urlava aiuto ma il mio corpo urlava di scoparmi. Sussulatai quando sentii la sua mano in 'quel' punto e sentii la sua risata soddisfatta << guarda come sei bagnata ti piace quando ti tocco vero?>> << lasciami ti prego smettila>> dissi spezzando le parole << eh no peggio per te che hai fatto la bimba cattiva adesso devi pagare. Hai voluto la bicicletta ora pedali>> Mi sentivo tremendamente impaurita ma allo stesso tempo eccitata. I miei fianchi iniziarono a roteare contro la mia volontà cercando di aver maggior contatto con la sua splendida mano.<< non sono la tua puttana!!!>> mi lecco le labbra ma non mi baciò << ma non vedi come i tuoi fianchi roteano disperati? Non vedi come il tuo corpo urla di voler possedere il mio?>> al limite della sopportazione dissi << ti prometto che no ti darò più fastidio ma lasciami ti prego>> piagnucolai guardandola con occhi supplichevoli. << prima fai la faccia tosta e poi mi chiedi perdono. Non funziona così con me. Ci pensavo due volte prima di versarmi il Martini in faccia e prima di darmi del pervertito. Ti faccio vedere io se sono pervertito o meno adesso>>. Mi sentii umiliata come mai nella mia vita mi stava trattanti come una puttana. Serrai gli occhi per non guardarlo e la bocca per non dargli la soddisfazione di sentire i gemiti che cercai di soffocare in qualsiasi modo. << Grace dobbiamo andare dove sei?>> sentii la voce di Megan. << Megan sono qui>> lui mi guardi male << cosa diavolo stai cercando di fare?>> << non hai sentito? La mia amica mi sta chiamando. Evidentemente è arrivato mio fratello e se non mi lasci c'è rischio che ci trovino in questa maniera e mio fratello potrebbe ammazzarti>> mi guardò con occhi di sfida << non ho paura di tuo fratello>> ci riflettè un pò << ti lascio andare solo perchè sono un gentiluomo. Ma Prega con tutta te stessa di non rinvedermi per le strade perchè non finirà a lieto fine come questa sera >> minacciò con quello sguardo da cala mutande. Mi lascio andare e prima di andare verso Logan le mostrai il dito medio e notai che si mise a ridere dicendo << che faccia tosta>>. Mi voltai per l'ultima volta e lo sorpresi a fissarmi il fondoschiena. Mi avviai verso il nostro tavolo. << Megan e Logan? >> mi guardarono sconvolti << erano qui un minuto fà poi Logan si è infuriato con Megan e l'ha trascinata da qualche parte>> ma che diavolo stava succedendo?
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Quegli occhi color argento
RomantizmLei figlia di un imprenditore e lui figlio del più importante imprenditore di Manhattan si incontreranno in un ballo in maschera organizzato dalla madre di lui