Capitolo 33

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PUNTO DI VISTA DI GRACE
Le nostre lingue si intrecciavano senza sosta. Le nostre mani vagavano per i nostri corpi senza sosta. Ad un certo punto mi ritrovai distesa nei sedili della limousine. Lui mi alzò in maniera indecente la gonna e mi accarezzo dal ginocchio alla coscia fino al sedere. Io gli tolsi la giacca e mi aggrappai ai suoi bicipiti possenti. Poi scesi con le mani fino ad arrivare a toccare i suoi fantastici addominali scolpiti che percepivo attraverso il sottile strato di tessuto che separava le nostre carni. Si staccò dalle mie labbra e attaccò il collo leccando, succhiando e mordicchiando la tenera pelle che si trovava al di sotto dell'orecchio. Gemetti di piacere e Davis iniziò a sbottonarmi la camicia e mentre lo faceva lasciava piccoli baci lungo la strada. Anche io presi a sbottonargli la camicia in preda all'eccitazione. Appena Davis finì di sbottonarmi la camicia,con un movimento fluido mi liberò della gonna e la gettò da qualche parte sulla limousine. Tornò a baciarmi come un affamato. Io misi una mano davanti i suoi pantaloni e percepii una presenza. Oddio è durissimo, e questo effetto gliel'ho provocato io! Iniziai a strofinarlo e Davis fede un verso roco che mi fece eccitare da morire. << oh Grace mi stai facendo impazzire dannazione non mi posso fermare! Non ho più autocontrollo!>> bè eravamo negli stessi panni, anche io stavo impazzendo e non rispondevo più delle mie azioni. I nostri corpi agivano da soli, attirandosi. Davis iniziò a darmi stoccate sull'addome andando su e giù eccitandomi ulteriormente << oh ti prego basta!>> lo volevo! non ne potevo più! Senza pensarci presi ad armeggiare con la sua cinta nel tentativo disperato di un contatto maggiore. Appena finalmente riuscii a liberarlo dai suoi pantaloni, la limousine di ferma. Davis si stacca bruscamente da me e si metti all'inpiedi << cazzo! Siamo arrivati ed è tardissimo!>> Si sbarattò e cercò di vestirsi il più veloce possibile ed io rimasi lì, con le gambe aperte e vogliosa di lui. Dopo qualche secondo mi alzai anche io e mi vestii. Prima di uscire dalla limousine << aspetta!>> dissi a Davis. Lui si girò << hai il mio rossetto ovunque! aspetta che te lo tolgo>> con un movimento sensuale mi leccai l'indice e gli tolsi dalla faccia i residui del mio rossetto. Lui mi guardò incantato e non riuscì a staccare gli occhi dai miei << sei apposto>> dissi liquidandolo ma lui restò a fissarmi. Sussultai quando con mia grande sorpresa mi diede un bacio a stampo e scappò via facendomi l'occhiolino. Alzai gli occhi al cielo e mi avviai all'entrata. Mi avviai di corsa nel mio ufficio e quando Tyler si accorse della mia presenza mi fece cenno di andare da lui. Respirai a fondo e mi diressi da lui, pronta per ricevere il terzo grado. << buon giorno Tyler>> dissi timorosa. << buon giorno a te cara>> mi accomodai. << come mai questo ritardo?>> degludii << ieri sera i miei hanno finito tardi di festeggiare>> lui si passò l'indice sul mento << ma davvero? Allora perchè i tuoi sono venuti puntuali e tu no?>> << perchè loro ci sono abituati a certe cose>> lui annuì con la testa << per questa volta ti lascio passare, ma che non si verifichi più, sono severo si queste cose>> annuii << senz'altro, non capiterà più promesso>> << bene, ho un bel pò di lavoro per te.>> disse. << adesso torna nel tuo ufficio e non deludermi>> annuii e andai. Lavorai sodo quella mattina, diciamo che fù un modo per farmi perdonare del ritardo. Verso le 12 mi chiama e vado da lui. << brava cara, sono fiero di te,stai facendo un ottimo lavoro, sapevo che non mi avresti deluso>> arrossii. << Ascoltami Grace, io domani non ci sarò, andrò a Miami per un viaggio di lavoro. Volevo chiederti se ti andrebbe di venire con me, hai tutti i requisiti adatti.>> restai spiazzata << che onore! Dici suo serio?>> lui sorrise << mai stato più serio di così>> restai con la bocca aperte << vorrei darti la risposta questo pomeriggio se non ti dispiace>> lui alzò le braccia << fa con comodo, pensacci bene, è un'occasione da non perdere>> << ci penserò>> dissi per poi dirigermi verso il mio ufficio. Dopo tre ore intense di lavoro decisi di andare a prendere un caffè. Mi diressi nell'ascensore che si fermò all'ultimo piano. Si aprirono le porte e mi ritrovai il demone dagli occhi color argento con le mani in tasca. Era così bello!! << c-ciao Davis>> lui mi sorrise << salve bocconcino, anche tu stavi andando a prenderti un caffè?>> annuii ed entrò nell'ascensore. Restai rigida e guardai la parete. L'energia della voglia dei nostri corpi di invinghiarsi era quasi palpabile. Sarei voluta saltargli addosso!! Dopo un tempo che sembrò non finire mai, le porte dell'ascensore si aprirono. << offro io piccola>> << non ti disturbare>> << insisto>> disse prepotentemente lui. Mi diede il caffè << grazie>> lui mi sorrise << non c'è di che>> disse sorseggiando il suo caffè e facendomi l'occhiolino. Non appena buttò il suo bicchiere vidi che aveva le labbra contornate di caffè. Santo cielo come avrei voluto toglierglielo io! Si passò lentamente e in maniera sensuale la lingua sulle labbra e tolse gli ultimi residui di caffè. Guardai la sua lingua incantata. Sorseggiai anche io il mio caffè.Poi con mia grande sorpresa mi tolse il bicchiere pieno di caffè dalle mani per poggiarlo sul tavolino e mi leccò in maniera sensuale le labbra per poi mordere il mio labbro inferiore. Oddio stava facendo esattamente quello che avrei voluto fare a lui, togliere i residui di caffè dalle labbra. Mugolai per quel gesto improvviso e mi misi sulle punte per avere maggior contatto. Avevo bisogno delle sue labbra lo volevo baciare ma lui con mio grande stupore si staccò da me << no Grace, non mi baciare altrimenti non risponderei delle mie azioni e sarei capace di scoparti qui all'inpiedi sul posto di lavoro.>> feci il broncio come una bambina. Lui mi accarezzò il labbro con il pollice << anche io voglio le tue labbra piccola, ma non posso lo sai che i tuoi baci mi fanno impazzire. Non vorrei fare cose di cui mi pentirò.>> guardai il pavimento e sospirai << all'ora di pranzo ti passo a prendere piccola>> annuii e se ne andò. Io finii il mio caffè e tornai nel mio ufficio. Dopo 10 minuti Tyler mi chiamò. << eccomi>> dissi accomodandomi. << sei libera a pranzo?>> feci no con la testa << oggi no>> lui aggrottò la fronte << come mai?>> << sono già stata invitata da qualcun altro>> lui alzò entrambe le sopracciglia sorpreso << accidenti! A quanto pare qualcun altro mi fa concorrenza!>> risi a quel commento << pazienza sarà per la prossima volta>> disse lui arrendendosi. Tornai nel mio ufficio e continuai a lavorare. All'ora di pranzo Davis passò a prendermi nel mio ufficio. Tyler fece una faccia a dir poco sconvolta, mentre Davis lo guardava con sguardo misto tra la soddisfazione e la sfida. Poi tornò a guardare me << pronta?>> mi disse contento. << si, due secondi che spengo il computer>> dissi. Lui mi prese la giacca e quando finii me la mise. Ci dirigemmo nell'ascensore. Una volta che si aprirono le porte, dentro vi c'erano degli uomini che non appena videro Davis lo fecero passare come se fosse stato un Vip e lo salutarono nervosi. Eravamo strettissimi la dentro e quando le porte si aprirono barcollai in avanti e Davis mi prese. Lo ringraziai imbarazzata e andammo verso la limousine che ci aspettava fuori. Una volta entrati ci guardammo con un sorriso complice per quello che era successo prima in limousine. Arrivammo al ristorante. << italiano! Mi piace!>> lui sorrise << lo sapevo>> Entrammo e ordinammo. << io prendo gli spaghetti al sugo e di secondo pesce azzurro>> disse lui << io prendo gli spaghetti alla carbonara e di secondo del tonno>> lui mi guardò con un sorriso sexy << adoro quando fai così >> lo guardai confusa << così come?>> << mi sorprendi sempre bocconcino>> arrossii << adoro anche quando arrossisci>> gli rivolsi un sorriso debole. Arrivò il cameriere con le nostre ordinazioni. Mangiai tutto con gusto. << Mmm buonissimo!!! Dovremmo venirci spesso sai>> dissi senza pensarci. Lui mi guardò sorpreso << quindi mi stai invitando a pranzo una seconda volta?>> disse ridendo. Diventai paonazza << b-bhe io v-veramente non mi sono resa c-conto di quello che stavo per d-dire>> balbettai. Lui rise << non ti preoccupare accetto volentieri bocconcino>> disse facendomi l'occhiolino. Una volta finito Davis insistette nell offrirmi il pranzo. << no Davis mi hai già offerto il caffè adesso tocca a me>> << insisto Grace>> << io insisto di più>> dissi determinata. Lui sbuffò << se non posi immediatamente il borsellino ti sculaccio davanti a tutti>> spalancai gli occhi e posai il borsellino. Lui sorrise soddisfatto << brava bambina>> disse lui. Tornammo a lavoro e prima di lasciarmi andare nel mio ufficio mi disse << alle sei ti passo a prendere io>> non ebbi nemmeno il tempo di controbattere che sparì. Tornai nel mio ufficio a lavorare. Riflettei molto sulla proposta di Tyler.Verso le 5 decisi di andare a prendermi un caffè e dopo 5 minuti Tyler mi raggiunse. Notai che Davis stava uscendo dall'ufficio del padre ma quando vide Tyler si nascose e origliò << allora Grace, ci hai pensato alla mia proposta?>> io annuii << si ci ho pensato, devo dire che è un'occasione imperdibile fare questo viaggio di lavoro a Miami con te>> << quindi?>> guardai Davis che pendeva dalle mie labbra. Aspettava più lui che Tyler una risposta. << accetto>> Davis spalancò gli occhi arrabbiato più che mai. Tyler fece un sorriso a 32 denti << bene ottima scelta Grace, adesso che ho ricevuto questa magnifica notizia me ne posso tornare a lavoro.>> annuii e se ne andò. Finii il mio caffè e buttai il bicchiere e quando mi girai mi ritrovai davanti il demone dagli occhi color argento infuriato più che mai. << tu! Nel mio ufficio, IMMEDIATAMENTE!!!!>> urlò al limite. Accidenti sono nei guai!
CONTINUERÒ NON APPENA 50 DI VOI COMMENTERANNO <3

Quegli occhi color argentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora