Al liceo leggevo spesso delle fanfiction o dei romanzi che parlavano di rapimenti, li trovavo affascinanti e certe volte ci ridevo. Mi divertivano. Le fanfiction intendo, perché alcuni sono scritti con una certa ironia che non resistevo.
Ora mi sembra di vivere una di quelle fanfiction, ma la mia prigionia non é per niente divertente. Anzi, dovrei mandare un messaggio a tutte le scrittrice per dirle che devono scrivere meglio, sopratutto sul dolore e eliminare alcune parti.
E' impossibile, e disgustoso, innamorarsi del proprio rapitore. Anche se é super sexy.
Sono passati...non ho idea di quanti giorni!
Dopo la mia punizione, sono rimasta rinchiusa nella stanza di Christopher. Mi ha proibito di uscire, anche solo per bere un bicchiere d'acqua. Mi porta lui da mangiare. Le ragazze non mi vengono a cercare, e sono sicura che non sia perché non vogliano vedermi, ma perché uno di quei stronzi lo ha proibito.
Questa stanza mi da un senso di...morte.
Si, morte!
Tutte le pareti sono bianche, il letto é grande e le coperte?Nere e grigie. Comodini di legno lucido, insomma la stanza di un ricco assassino.
Anzi, un rapitore stile fanfiction.
Mi copro il viso con le mani.
Voglio le miei sorelle!
Per un attimo nella mia mente appare Leigh Anne nel letto, nuda, che cerca di coprirsi. Forse sto cercando di farmi qualche film mentale per passare il tempo, ma non sembrava ferita, scossa o altro. Sembrava imbarazzata di essere stata scoperta mentre faceva qualcosa.
Ma cosa?
Come detto, devo passare il tempo e quindi penso male della mia amica ed é meglio che la smetta. Devo pensare a come uscire da qui. Come poter tornare a casa sane e salve. Spero solo di non essere la sola che ci sta pensando.
Jesy, la mia bellissima e tostissima Jesy. Che cosa ti ha fatto quel bastardo?
Ispiro un pò d'aria, aria che non esiste e quindi, al diavolo!Che mi punisca di nuovo, io devo uscire da qui. Ho bisogno di aria e di vedere le mie amiche.
Mi dirigo nel bagno e cerco di darmi una sistemata, e vorrei tanto capire il perché io lo stia facendo. da chi mi devo far vedere?
Prendo qualche sua felpa che mi sta leggermente larga, sembra abbastanza magro ma le sue magliette sono grandi, o forse sono dimagrita io, dato che rifiuto di mangiare.
A proposito di mangiare, sento il mio stomaco brontolare. Sarà meglio che io prenda qualcosa. Anche solo un pezzo di pane.
Apro la porta e mi dirigo verso le scale, senza alcuna esitazione. Quando arrivo in soggiorno e inizio a ripensare al mio gesto é troppo tardi.
Ci sono Erick, Joel, Leigh Anne e Perrie seduti a guardare la tv e mangiano delle patatine. Si voltano appena mi vedono e a Perrie per poco non le va di traverso la coca cola. Joel scoppia a ridere e Erick lo segue poco dopo.
-Te dije que esto estaba fuera-dice Joel gettando la testa all'indietro
Perrie posa il bicchiere e viene di corsa verso di me.
-Jade, perché sei scesa?Sei impazzita?Cosa credi che ti farà?Devi tornare subito di sopra!
-No, non ci torno di sopra. Sono rimasta chiusa lì per non so quanto tempo. Ho fame, ho sete e ho voglia di parlare e anche di nachos!
-E' la prima volta, in vita mia, che sento una persona che é rimasta rinchiusa per 72 ore in una stanza, che ha voglia di parlare e di mangiare nachos!-esclama Erick-Che a proposito, c'è un pacchetto di là, ma é l'ultima e quindi ti proibisco di mangiarne più di metà pacchetto perché sono le mie preferite.
-Grazie.
Mi dirigo a passo di marcia verso la cucina, sento Perrie che mi segue. Apro le mensole e finalmente lo trovo. Lo apro e non sapete la festa che sta facendo il mio stomaco.
-Sono i nachos migliori della storia!
-Solo perché sei affamata.-dice Perrie. La osservo e noto che é agitata
-Perché sei così agitata?
-Secondo te?Non dovevi uscire dalla stanza, appena ti vedrà, non voglio pensare...
-Per quanto mi riguarda...Come sta Leigh Anne?E Jesy?
-Leigh Anne sembra stare bene, non parla molto. Jesy, forse è quella che se la passa meglio.
-Che vuoi dire?
-Richard...l'accarezza sempre, le sorride e le riempe il piatto di cibo. la porta sempre fuori per prendere un pò d'aria e ti giuro, l'altra sera lui le stava mostrando il suo cellulare.
-Che cosa le stava mostrando?I messaggi?
-Non lo voglio sapere. Mi sembra di vivere in qualche Universo parallelo.
-E Zabdiel, si chiama, no?
-Si. Lui mi spaventa.
-Ti ha fatto qualcosa?
-No, non ancora. Ma...mi preoccupa il modo in cui cambia umore...un secondo prima e gentile e disponibile...quello dopo é...
-Che cazzo ci fai qui?!