QUASI MI DIMENTICAVO! UN GRANDE APPLAUSO PER LE MIE RAGAZZE.
In questo capitolo ci sarà un arrivo non molto gradito, la parte finale sarà raccontato da narratore esterno.
Credo, anzi sono sicura, che questa sia una giornata no per Christopher. E lo dico perché é impossibile parlargli, se ti avvicini ti fulmina con lo sguardo. Risponde male e non mi ha toccata in nessun modo.
Che accidenti gli prende?
Perfino Erick e Zabdiel, che mi sono sempre sembrati quelli più...come posso dire...vicini? Quelli che si porta sempre dietro anche per il loro "lavoro"? Gli stanno a debita distanza.
Neanche io ho il coraggio di avvicinarmi a lui e quindi chiedo a Zabdiel che cosa gli prende.
-Mi spieghi cosa prende al vostro amico?
-Semplice, é in astinenza da cinque giorni.-mi risponde come se la risposta fosse ovvio per tutti, tranne che per me.
-Da cosa?
-Da qualcosa di tuo...molto intimo, mamicita.
Eh? Ma di che...Oh.
-Non ci credo!-esclamo
-Perché no?
-Come faceva prima?
-Credo che tu sappia, che fin dal Medioevo ad oggi, le prostitute e i bordelli sono sempre esistiti, da ogni parte di questo mondo.
No, non lo sapevo!
Lui scoppia a ridere. Si piega, tenendo una mano sulla pancia, e l'altra si tiene alla ringhiera delle scale. Che ha da ridere?
Oh. Quello che doveva essere un pensiero, invece l'ho detto a voce alta.
-Senti, se vuoi risolvere questa situazione, hai solo una cosa da fare. Una mamada.- dice andandosene.
Mamada? Che significa?
Non vorrà mica dire...? Oddio!
Io non posso farlo! Non posso...non so come si fa! E con questo non voglio dire che vorrei fargli un pompino! Assolutamente!
-Jeday, che hai?-mi riscuote la voce di Perrie
-Hai mai fatto un pompino a un ragazzo?
Che cazzo le ho appena chiesto?
-Uhm...si.-risponde lei stranita
-Davvero?-le chiedo interessata-A chi?
-Zayn. Quando avevamo ormai superato la fase del sesso, ci siamo avventurati in altro.
-E come si fa?
-Stai bene?
-Zabdiel mi ha detto che Brontolo é in astinenza da cinque giorni, e non ha cercato altrove e quindi per tranquillizzarlo...
-Oddio! Non voglio sentire!-esclama correndo via.
Mi sa tanto che devo tentare la fortuna.
-Christopher!-grido entrando in soggiorno, dove il musone é steso sul divano.
Mi ignora completamente. Mi avvicino, coprendo la vista del televisore. Lui crca di spostarmi, ma afferrò il telecomando e lo spengo.
-Che cazzo fai?-sembra quasi ruggire.
Mi metto in ginocchio, allungo le mani verso i suoi pantaloni insieme ai boxer, con la mano un pò tremante e tiro giù quanto basta per liberare il suo grosso...coso.
-Che stai facendo?
Non gli rispondo. Christopher poggia la testa contro il bracciolo e sospira quando stringo insicura la mano contro di lui, sentendo la sua pelle liscia.
Utilizzo la mano per pompare la sua lunghezza, chiudo tra le labbra quel che riuscivo a prendere senza sforzo. Lui si lecca le labbra. I miei movimenti diventano più veloci, pompando su e giù velocemente. Sto iniziando a prendere coraggio. Il mio nome lascia le sue labbra in piccoli gemiti e sussurri eccitati.
-Cazzo, sto venendo...togliti.
Mi tolgo subito, ma sento qualcosa di caldo sul braccio. E non voglio neanche guardare.
-Portami un panno bagnato. Abbiamo fatto un pò di macello.
(Ho provato a descrivere questa scena il meno sconcio possibile per non traumatizzare)
Quasi corro in cucina, prendo un anno-prima pulisco il mio braccio- e torno in soggiorno. Lui prende il panno e pulisce dove ha sporcato. In quel momento suona il campanello
Narrador externo
La donna che si trova dall'altra parte della porta l'ha lascia molto sorpresa. Una donna di bassa statura, ma con un fisico formoso e curve che agli occhi dei uomini non passa di sicuro inosservato. Capelli biondi e le punte ricce. Due occhi azzurri che incantano, ma si può leggere tanta pericolosità.
Se bisogna trovare un difetto fisico é il seno.
- Buenas tardes, ¿todavía hay bastardos aquí?