6

1.5K 53 0
                                    

Questo caldo non é normale! Sento che sto per morire!

Mi passo la mano sulla fronte per quella che credo dia la 122° volta e sbuffo. Christopher si volta verso di me e a un ghigno divertito sul viso. 

Che cazzo ha da ridere?

Lo osservo bene e sembra che lui non sente niente!Vedo qualche gocciolina di sudore sulla fronte, ma niente di più.

-Ma tu non senti niente?-gli chiedo

-Fa caldo?

-Ma davvero?!

Scoppia in una grossa risata ed alcuni passanti lo guardano con gli occhi sgranati e si allontanano un pò. Che strana reazione.

-Sono nato qui e quindi per me non é niente.

-Ci sei abituato!Io per niente!

-Il tempo in Inghilterra fa schifo.

-Ehi!

-Cosa?

-O piove, o è nuvoloso tutto il giorno.

-Ogni tanto c'è il sole!

-Quelle due volte al mese.

-E tu che ne sai?

-Sono stato lì per un mese.

-E perché? Hai appena detto che il tempo é terribile.

-Dovevo chiudere un affare.

-Che genere di affare?

-Un'affare che non ti riguarda.

-Ovviamente. Posso avere da bere? Credo di aver finito ogni liquido che ho in corpo.

-Certamente.

Mi prende la mano e mi porta verso un piccolo bar. Si sente confusione, ma una volta che siamo dentro piomba il silenzio e tutti i presenti puntano gli occhi su di noi.

Che cavolo hanno da guardare?

Christopher sembra non notarlo e mi porta verso il bancone, batte il pugno sul bancone e dice:

-Una botella de agua

-¿Cómo lo quieres?

-Lo vuoi gasata o naturale?-chiede Christopher rivolto a me

-Naturale e ben ghiacciata.-rispondo e lui ride

-Naturaleza. ¿Tienes uno por litro y medio?

-Sí, por supuesto.

-Y hace frío. Mi mujer está muy sedienta, no está acostumbrada al calor

Non sono mai stata molto brava con le lingue. Il barista sparisce e riappare in un attimo con una bottiglia da un litro circa e lo porge a Christopher, il quale lo apre e poi me lo porge. Lo afferro subito e lo butto giù.

Non sapete che bella sensazione.

-Felice?

-Non ne hai idea. C'è un bagno con delle salviette umidificate?

-Perché?

-Per darmi una sistemata, ovviamente!Guardami.

-Voi donne siete incredibili!-alza gli occhi al cielo e poi si rivolge al barista-¿Dónde está el baño?

Il barista gli da le indicazioni, non cerco neanche di capirlo.

-Si trova lì dietro. Quello delle femmine é la porta a sinistra.

-Grazie.

Poso la bottiglia e mi dirigo in bagno. Appena sono dentro tiro un lungo sospiro. Prendo un pò di carta e mi tamponi i capelli che sono un disastro. 

Io odio questo paese.

Apro l'acqua e mi bagno il viso, poi mi passo un pò di carta. Mi guardo attorno e vedo una finestra. La apro e per fortuna che non devo fare salti, sono fuori e l'aria calda mi investe e sono già asciutta, anche se fra poco sarò di nuovo fradicia.

E' stato facile.

Inizio a correre alla cieca. Devo assolutamente trovare una stazione di polizia. Non ho fatto neanche un metro che sono già grondante. 

Prego. Corro e prego. E qualcuno mi ascolta.

Policìa!E' quasi uguale a police! Entro dentro correndo, e tutti gli agenti scattano vedendo una ragazza entrare in quel modo in una centrale.

Mi fermo e ceco d riprendere fiato.

-¿La señorita necesita ayuda?

-N...non parlo spagnolo.

Lui mi guarda confuso, probabilmente non ha capito. Un suo collega si avvicina e gli dice qualcosa.

-Io capisco abbastanza bene la tua lingua.-dice poi. Grazie al Cielo!-Che cosa ti é successo?

-Io e le mie amiche siamo state rapite.

-Come?

-Si. Cinque pazzi ci hanno messo qualcosa nei bicchieri e quando ci siamo svegliate ci siamo ritrovate qui. Vi prego, aiutateci.

-Ok, calmati.-poi si volta verso l'agente di prima e credo che gli stia spiegando la situazione -Chi vi ha rapite?

-Volete i nomi?

-Si.

Cerco di calmarmi e fare mente locale. Un piccolo flashback della sera in cui ci hanno abbordate.

-Erick...Zabdiel...Richard...ehm, Joel che tiene prigioniera la mia amica Leigh Anne, perché in cinque giorni che siamo qui non so come stia ne dove lui la tenga.

-Respira. C'è di mezzo qualcun altro?

-Ehm....-....Christopher. Christopher Veléz...-Si, il peggiore. Cheristopher Veléz.

Vi giuro, li ho visti impallidire di colpo.

Tan FacìlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora