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La sua lingua é ormai tutt'una con la mia e non ne vuole proprio saperne di staccarsi e io non ci penso proprio a staccarlo. Mi avvicino di più a lui, quasi a volermi unire anche con il corpo a lui. Circonda la mia vita con il suo braccio, tenendomi ferma e si spinge di più nella mia bocca. Adoro questa sensazione, mi sembra di essere in un altro mondo. Perché non é stato così fin dal inizio?

Lascia andare la mia lingua, e mi da piccoli baci a stampo uno di seguito all'altro, e non posso fare altro che sorridere.

-Avete intenzione di continuare così tutto il giorno?-ci interrompe Erick buttandosi sul divano e accendendo la televisione.

-Si, qualche problema?-gli rispondo, facendo ridere Christopher

-Avete una stanza, potete usare quello, così posso guardarmi in pace la TV.

-Se non sbaglio hai un televisore in camera tua, perché non lo guardi da lì?-dice Christopher, e dal suo tono capisco che sta entrando in modalità "Capo". Erick sbuffa e si alza, dirigendosi verso la sua stanza.-Dove eravamo rimasti?-dice, tornando subito ad attaccare le mie labbra.

Sento come un nodo all'altezza della gola, e lo stomaco che continua a far rumore. Non credo che siano quelle famose farfalle nello stomaco...o forse si?

Si stacca, sistemandomi meglio sulle sue gambe, e guardandomi con una strana luce nei occhi. Il suo sorriso quasi mi acceca, per quanto é luminoso e perfetto.

-Questa é la poltrona del tuo ragazzo, eh?-dice, riferendosi alle mie parole dell'altro giorno.-Sai che cosa ho pensato?

-Cosa?

-Che non l'abbiamo ancora fatto qui.

-E' un pò scomodo farlo sulla poltrona. Dovrei stare sopra.

-E non ti piace?

-Sinceramente? Preferisco essere dominata a letto.

-Oh, davvero?

-Si.  Ma guai a te se lo usi come argomento di conversazione con i ragazzi!-dico subito

-Tranquilla.-dice, mi tira dietro i capelli e ritorna sulle mie labbra, ma si ferma per dei rumori sulla porta. Poco dopo entra Paulina, la madre di Christopher, sempre sorridente.

-Buenas tardes chicos, ¿cómo estás?-[Buon pomeriggio ragazzi, come state?]

-Muy bien, mamá.- e la abbraccia. Poi  lei abbraccia me calorosamente. Questa donna é un amore- ¿Estás pasado por una razón?-[Molto bene, mamma. Sei passata per un motivo?]

-Fui a hablar de la cena.-[Sono passata per parlare della cena.] gli risponde lei.

-¿Qué cena?-[Quale cena?]

-Eso para tu cumpleaños!-[Quella per il tuo compleanno!]

Cosa?cumpleaños significa compleanno, giusto? Insomma si sta avvicinando il suo compleanno o é oggi?

-Mamá ... por favor!-[Mamma...ti prego!]

-No, tenemos que celebrar todos juntos como de costumbre. ¿Y Jade y yo estamos de acuerdo conmigo, querido?-[Niente no, dobbiamo festeggiare tutti insieme come al solito. E Jade e daccordo con me, vero cara?]

-Realmente no me dijo cuándo era su cumpleaños.-[Veramente lui no detto a me quando é il suo compleanno.] dico, sperando che riesca a capirmi nel mio spagnolo disperato.

-Christopher! ¿Por qué no le dijiste?-[Christopher! Perché non glielo hai detto?]

-En estos días he tenido mucho que hacer ...-[In questi giorni ho avuto molto da fare...]-...e comunque non é importante.

-Non é importante?!-esclamo-Spero che tu stia scherzando! Quando é?

-Non te lo dico.

-Ok.

Prima che mi possa fermare, mi dirigo verso le scale e salgo di corsa al piano di sopra, in cerca della sola persona buona che mi può aiutare.

-Richard! Richard! Dove sei? Richy Rich!-lo chiamo e subito la porta si apre e ne esce un Richard tra il confuso e lo scocciato.

-Che cosa c'è?-mi chiede appena mi fermo davanti a lui, guarda dietro di me, e capisco che Christopher ci ha raggiunti.

-Quando é il compleanno di Chris?

-Il 23 Novembre.

Mi giro verso di lui arrabbiata.

-Tra tre giorni?!Perché non me lo hai detto?! Quanti anni compi?-non attendo risposta e mi volto verso Richard, che non si é mosso.-Quanti anni compie?

-22.

Mi giro di nuovo verso Christopher, gli punto il dito contro, completamente fuori di me e non ne capisco il perché e gli dico minacciosa.

-Non mi parlare fino a quel giorno!

Tan FacìlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora