Mi sono svegliata stranamente di buon umore, non mi so spiegare bene perché, ma mi sento talmente rilassata, che non mi accorgo neanche che nel letto ci sono solo io. Me ne rendo conto, solo una volta arrivata in sala e trovo le ragazze in compagnia di Richard che scrive qualcosa sul telefono.
-Buongiorno, Jadey.-mi saluta Perrie, mettendo a tavolo due caraffe. Leigh Anne esce dalla cucina con un vassoio di cornetti.
Ora che ci penso...ho fame.
Mi siedo, prendo un cornetto e lo addento, mi verso un pò di latte e ne bevo, felice che non sia troppo caldo.
Richard non si muove dal divano e non toglie un attimo gli occhi dal suo cellulare. Mi sembra pure teso, ma non ne sarei sicura.
-Non vieni a mangiare qualcosa?-gli chiede Jesy
-Si...arrivo.- risponde, ma non sembra molto attento
A quel punto é come se mi svegliassi.
-E gli altri dove sono?-chiedo
-Sono usciti presto.-risponde Richard, mettendo via il suo cellulare e sedendosi a tavola con noi.
-E dove sono andati?-chiedo
-C'è del lavoro da sbrigare.-dice quasi evasivo
Ho capito che non devo fare altre domande. Facciamo colazione in silenzio, una volta finito Perrie e io raccogliamo le tazze per pulire, ma Richard ci ferma.
-Pulisco io. Tanto non ho niente da fare.dice prendendo tutto e dirigendosi in cucina.
Io e le ragazze ci guardiamo in faccia, un pò confuso e sorprese. Da quando siamo qui, nessuno di loro ha mai pulito. Non che io abbia mai visto. Mi chiedo solo come facessero prima.
Oh, é vero! Le mamme.
Non mi convince il fatto che non ci siano, perché hanno del lavoro da sbrigare. Che lavoro fanno?
Credo di potermi immaginare la risposta, visto le armi.
-Ragazze, mi accompagnate di sopra? Mi sento stanca, mi sono alzata troppo presto e voglio il letto.-dice Jesy
Noi la accompagniamo di sopra. Una volta nella stanza si stende sul letto e ci fa cenno di entrare tutte e chiudere la porta. Leigh Anne la chiude e ci avviciniamo tutte.
Jesy ha un espressione un pò spaventata, come se avesse visto chi sa che cosa.
-Jesy, tutto bene? Hai una faccia...-dice Perrie avvicinandosi a lei
-Questa mattina mi sono svegliata presto, sapete, il bambino a fame a qualsiasi ora del giorno e della notte.-comincia
-Insomma, é normale...-dice Leigh Anne, ma io le faccio cenno di stare zitta e farla continuare. Sento che ci deve dire qualcosa di importante e forse...pericoloso.
-Dicevo...Sono scesa in cucina, ho aperto un attimo la finestra per fare passare un pò d'aria, e c'erano dei ragazzi che prendevano...qualcosa da...sottoterra? Non lo so, non ci ho prestato molta attenzione...avevo fame.
-Poi?
-Buttando di nuovo un'occhiata veloce fuori dalla finestra, ho visto Joel. Non ho idea di che cosa si stavano dicendo. Sono saliti in macchina e quello che mi ha spaventato é che...erano armati. Tutti quanti.
-E dove li hanno presi?-chiede Perrie
-Se ci penso bene ora...anche i ragazzi una volta sono usciti con delle armi, per sbrigare "un lavoro".-dice Jesy , e subito mi ritorna in mente quella giornata.
Questi ragazzi sono gente molto, ma molto pericolosa.
-Ragazzi...credo di dover confessare una cosa.-dice Leigh Anne e ad ha subito la nostra attenzione-Joel tiene molte armi in camera...e anche coltelli.
-Oh mio Dio, Lee dimmi che e non li usa su di te.!-esclamo in preda al panico
-No!No!Gli ho chiesto perché ci fossero così tanti armi.
-E lui?
-Mi ha riso in faccia. E poi ha detto qualcosa in spagnolo.
-Cosa?-le chiediamo in coro
-Somos de la mafia, cariña.