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La peggior Vigilia di Natale della mia vita!

Mia mamma non c'è. Mio padre non c'è. Mio fratello non c'è. Christopher non c'è e non so se tornerà...No, Jade! Lui ha detto che tornerà presto...E io spero che torni presto. Non possiamo neanche uscire per andare a comprar dei regali per Natale! Che cosa potrà mai succedere se usciamo per qualche minuto? Io dovrei anche iniziare a prendere un appuntamento per delle visite di controllo come fa Jesy. Ne ho parlato con tutte e mi hanno detto di aspettare che torni Christopher così ci potrà pensare lui. Ma io voglio vedere il bambino, per quanto sia possibile vederlo ora. Spero che torni per Natale.

Perrie cerca di consolarmi come solo lei sa fare. Pasta! E con la fame che ho, mi fa solo che bene. Però Paulina dice che non dovrei mangiarne così tanta, e di provare a bere un pò di più e mangiare un pò di tutto, ma devo abbassare un pò la carne. Jesy si sente meglio ora che siamo in due incinta e Leigh Anne ha detto la castroneria dell'anno:

-Voglio anche io un bambino!

Con un colpo di cuscino sulla faccia l'abbiamo fatta rinsavire. Poco fa ho visto Paulina che parlava con uno dei ragazzi e dargli qualche soldo e poi lui é sparito. Forse lo ha mandato ha are qualche commissione, che non é una cattiva idea, abbiamo finito la cioccolata.

-Voi credete di esservi innamorate di loro?-ci chiede Jesy, stesa sul divano con Leigh Anne che le massaggia i piedi. Io sono seduta sulla poltrona di Christopher, Perrie é seduta sul bracciolo e fa zapping per la televisione.

-Io so che mi sento morire da quando non c'è Joel.-risponde Leigh Anne-Prego tutte le notti, prima di andare a dormire, che stia bene e che torni tutto intero.

-Io dormo dalla sua parte di letto.-dice Perrie-Il cuscino ha ancora il suo profumo. Non sono ancora certa, ma sento qualcosa per lui e voglio...creare qualcosa. Mi capite?

-Ti capisco. Io dormo tutte le notti con una sua maglietta.-dico sospirando. Ha lasciato alcune magliette qui e da un pò li uso come pigiama. Cerchiamo di restare positive, ma dopo quello che ci ha detto Patricia é un pò difficile non temere il peggio. Sentiamo dei rumori all'ingresso poco dopo entra una Paulina tutta sorridente che ci mostra un pacchetto. Me lo porge ordinandomi di aprirla. Io scarto subito il regalo, divorata dalla curiosità. Resto a bocca aperta quando vedo che é una tutina bianca con il disegno di un orsetto al cento, ed P così morbida.

-Te gusta?-[Ti piace?] mi chiede sorridendo

-Es hermoso, Paulina. No tienes que hacerlo.-[é bellissimo, Paulina. Non dovevi.]dico, stringendola in un abbraccio

-¡Pero sí! Quiero comprar todo de mi pequeño sobrino.-[E invece sì! Voglio comprare tutto al mio nipotino.] dice staccandosi e dandomi un leggero bacio sulla fronte.

-O sobrina-[O nipotina.] dico. Io vorrei tanto una femmina

-Sí, a una mujer le gustaría. Pero algo me dice que es masculino y mi intuición nunca es incorrecta. Vamos, siéntate y haré la cena.-[Si, una femmina ci vorrebbe. Ma qualcosa mi dice che é maschio e la mia intuizione non sbaglia mai. Forza, vatti a sedere che io preparo la cena.]

Perrie e Leigh Anne corrono ad aiutarla, mentre Patricia mette a posto la tavola. Aiuto Jesy ad alzarsi e ci mettiamo a tavola. Non parliamo molto, a tavola c'è sempre un grande silenzio. Sentiamo delle voci e subito le due donne si allarmano, ma non noi ragazze che ci mettiamo in piedi facciamo per dirigersi verso la porta.

-No!-dicono le due donne, ma noi non le stiamo ad ascoltare. Arriviamo appena la porta si apre...e ho voglia di piangere. 

Non ho il tempo di realizzare quello che succede, ma mi ritrovo le labbra di Christopher che mi baciano la pancia ripetutamente.

-Hola mi bebé, soy tu papá, ¿puedes oírme?-[Ciao piccolo mio, sono il tuo papà, riesci a sentirmi?] sussurra e poi si mette in piedi e mi bacia e io mi sento scoppiare dentro. Si stacca solo per respirare-mi sei mancata da morire.

-Anche tu.

Anche gli altri sono messi come noi, ci stacchiamo e ci dirigiamo in soggiorno, dove Paaulina abbraccia il figlio.

-Te extrañé mucho, cariño. No sabes cuánto miedo tuvimos. Pero estoy feliz, serás un padre, felicidades-[Mi sei mancato tanto, tesoro. Non sai quanta paura abbiamo avuto. Ma sono felice, diventerai papà, congratulazioni]

-Gracias, mamá. Te amo.

Ma quel momento non é destinato a durare.

Si sente una macchina che sgomma e poco dopo degli spari. Urliamo tutte e ci buttiamo a terra. Christopher mi é subito accanto e mi stringe in un abbraccio protettivo. Chiama sua madre, che aprendo un occhio vedo che si é nascosta sotto il tavolo. Patricia é dietro ad un mobile ed urla come se non ci fosse un domani. Richard fa da scudo a Jesy. Il bambino. Porto le mani alla pancia trovando le braccia di Christopher che sembrano ancorate lì, come per proteggere il bambino. Non so per quanto durano gli spari, ma neanche mi accorgo che sono finiti. apro gli occhi ancora scioccata, guardando il disastro che regna. 

Leigh Anne lancia un urlo degno dei film horror e poi sento Patricia gridare il nome del figlio.

-Dios! Santo Cielo, Joel! Dios mío, Joel!

Ci alziamo tutti, Chrstopher corre verso Joel e anche io mi avvicino, porto di scatto la mano a coprire la bocca per non urlare.

Joel a terra, sanguinante, e un frammento di vetro conficcato nel collo.

Tan FacìlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora