Non posso fare a meno di ridere appena varcata la soglia del portone, sovraccarica di gioia:
«Ma che... I tuoi ti hanno lasciato Grace?» mi informo, correndo a stringere il mio ragazzo.
Grace è l'auto dei suoi, una vecchia Alfa Romeo 147 rossa, che trattano come un gioiello e che finora hanno concesso, molto di rado, solo a Jacopo. Valerio sorride.
«Hanno detto che per stasera potevano fare un'eccezione eccezionalmente eccezionale» ridacchia, aprendo lo sportello del passeggero, su cui è appiccicata una rosa rossa con dello scotch. Sorrido di nuovo, euforica.
«Vale, ma sei un pazzo!» rido «E dire che stamattina ti sei anche messo a fare l'imbarazzato per il mio regalo... Razza di...»
Non trovo le parole adatte per esprimere la mia gratitudine, quindi mi limito a dargli un lungo bacio prima che lui accenda il motore, per poi sistemarmi sul sedile.
«Dove mi porti?» inizio a tampinarlo come una bambina curiosa «Dai, dimmelo, dimmelo, dimmelo!» lo strapazzo.
Lui sorride: «Non molto lontano, fatti bastare questo» minimizza.
«Mi presti il tuo cellulare?» insisto, ricevendo un altro sorriso sornione.
«Per me non ci sono problemi, tanto ho cancellato qualsiasi indizio che possa ricondurti a dove stiamo andando.»
«Sei una persona orribile!» lo canzono, continuando a guardarmi intorno per carpire indizi sulla nostra direzione e avvertendo un vago senso di timore quando supera la barriera del Telepass autostradale.
«Ti ripeto, non andiamo lontano» ribadisce con serenità «Perché non te ne stai buona sul tuo sedile, ti guardi intorno e ti tieni tutto per te fino all'arrivo?»
Cedo di malavoglia, non sopportando il suo atteggiamento, e inizio a rivolgo lo sguardo al finestrino senza però vedere nulla.
"Rodari non si comporterebbe così".
Senza riuscire a frenare i miei pensieri mi immagino in sella alla sua moto blu, abbracciata a lui, verso qualche ristorante asiatico di lusso dove potremmo parlare degli argomenti più disparati o potrei stare solo ad ascoltarlo, senza mai annoiarmi e beandomi della sua maturità.
«Ta-dah!» mi risveglia lui dopo un tempo indefinibile, mentre sta parcheggiando davanti a una costruzione rustica in mezzo alla campagna e alla nebbia.
Scendo dall'auto cercando di dissimulare il più possibile la mia malavoglia: ero sicura che non mi avrebbe portata in qualche assurdo ristorante stellato, ma le premesse non sono per niente confortanti, e l'odore di bestie che sale alle mie narici appena apro la portiera non aiuta certo a darmi delle aspettative positive.
«Buonasera» lo sento dire, mentre varco la soglia di quello che mi sembra un negozio di alimentari «Ho una prenotazione a nome Merista, ho chiamato la settimana scorsa. Mel, puoi farmi un favore?»
Cerco di dimostrare un entusiasmo che non provo: «Dimmi!»
In risposta mi dà le chiavi di Grace, chiedendomi di cercare qualcosa nel bagagliaio restando sul vago e lasciandomi intendere che ci sia un regalo ad aspettarmi, fatto che, non posso negarlo, mi carica di nuova aspettativa: è ormai comprovato che, qualsiasi cosa faccia che possa infastidirmi, ne farà altre dieci per farmi tornare il sorriso e rasserenarmi.
Spalanco il bagagliaio, trovandomi davanti a due borsoni da calcio, senza capirne il senso.
«Vale, ma...?» esordisco, mentre lui fa roteare una chiave sul proprio indice.
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Hamartia
Fiksi Remaja[COMPLETA] Melissa Cammareri ha tutto ciò che un'adolescente possa desiderare: bellezza peculiare, ottimi voti a scuola, una compagnia di amici fidati e un ragazzo innamorato di lei al suo fianco. La sua vita sembra procedere senza difficoltà lungo...