Chiudo gli occhi, prendo fiato e guardo Jacopo dritto in faccia.
«Sì, io.»
Jacopo mi osserva con gli occhi spalancati; mi volto verso Valerio, che ha l'espressione di uno che ha preso uno schiaffo inatteso.
Poi Jacopo inizia a ridere.
«Che scema che sei, Melissa» minimizza, agitando la mano come a volermi mandare a quel paese «Oh, l'hai detto talmente tanto seria che ci stavo pure credendo.»
«Sono serissima.»
Valerio sta iniziando a sbiancare.
«Dai, ci stai prendendo in giro» prosegue Jacopo, con la convinzione che viene meno «Stasera, così, dal nulla, dopo che i miei e tua madre si sono conosciuti, ci vieni a dire che ti piace il prof? E dai, non ha senso.»
«Ha senso eccome.»
«Come sarebbe a dire "Ha senso eccome"?» prende parola Valerio, finalmente, a mezza voce, ma lo ignoro.
«Sì. Mi piace Rodari. È colto, brillante e tanto, tanto sexy. Mi rendo conto che tu non possa capire, ma le cose stanno così.»
«Quindi io e te cosa siamo?» insiste Valerio. Lo guardo con dolcezza.
«Vale, mi dispiace. Sei un ragazzo stupendo, davvero, ma in questo momento sei...»
«Mel, guarda che dice a te.»
Scuoto leggermente la testa: «Eh?»
Valerio ridacchia: «Hai sonno?»
«Un pochino» fingo, abbozzando un sorriso stirato «Dicevi?»
Non ascolto neppure la domanda di Jacopo, dato che l'avevo compresa benissimo: cerco di ignorare l'improbabile scenario che si è dipinto nella mia mente nel giro di mezzo minuto e l'improvvisa stretta allo stomaco che mi ha colpita dopo quel quesito tanto indelicato. Sbadiglio per prendere tempo.
«Non che io sappia» dico, infine «Poi non so, lo conosciamo da un mesetto, magari a qualcuna serve più tempo. Ci porta in gita lui» annuncio. Jacopo scoppia a ridere.
«Vi divertirete, stanne certa.»
«Sì, be', più che con la Orsi di sicuro.»
La professoressa Orsi è la mia insegnante di inglese che, nonostante sia ansiosa a livelli forse patologici, si ostina a presenziare alle gite scolastiche, immagino per amore dei viaggi. Non che la cosa per noi studenti sia piacevole, ma si sa chi ha il coltello dalla parte del manico, per nostra sfortuna.
«Oh, come si è fatto tardi!» sento dire mia madre con aria scioccata «Che dite, andiamo?»
«Mannaggia, è vero!» le fa eco Benedetto «Meglio alzarci o ci chiudono qui dentro.»
Pagano ed escono in fretta, fermandosi però ancora sull'uscio a chiacchierare: Valerio mi avvolge in un abbraccio caloroso, accarezzandomi di tanto in tanto i capelli o baciandomi il viso.
«Per il nostro primo anniversario cosa ti andrebbe di fare?» mi domanda, dopo aver capito che la serata sarà ancora lunga.
«Oddio, in questo momento non lo so» rispondo sincera «Ci pensiamo con calma, dai.»
«Be', manca solo un mese» mi fa presente «Voglio farti felice.»
Lo osservo, beandomi del suo sguardo innamorato: «E io voglio solo stare con te.»
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Hamartia
Teen Fiction[COMPLETA] Melissa Cammareri ha tutto ciò che un'adolescente possa desiderare: bellezza peculiare, ottimi voti a scuola, una compagnia di amici fidati e un ragazzo innamorato di lei al suo fianco. La sua vita sembra procedere senza difficoltà lungo...