"Melissa,
Il fatto che tu mi stia leggendo significa che, nonostante tutti gli avvenimenti degli ultimi mesi, un voto di certo brillante è stato siglato sul tuo lasciapassare per il mondo dei grandi. E, di conseguenza, significa che le rette incidenti delle nostre vite sono arrivate al punto di separazione.
La certezza che questa lettera finirà per essere infarcita di retorica di cui non senti bisogno e paternalismi che tanto odiavo io per primo da ragazzo è altissima, ma non ho potuto esimermi dal mettere giù due righe: in qualche modo, ti sono debitore.
Per quanto possa celarmi dietro alla professionalità, non posso negarti che tu, con la tua freschezza, la tua indubbia avvenenza (non fraintendermi, te ne prego: ma diciassette anni li ho avuti anch'io) e il tuo carattere indomito figlio di una mente vivace, mi abbia fatto sentire un giovane leone ruggente, e che mi portassi dietro quel senso di fierezza lungo i corridoi dell'istituto e a casa lo custodissi come un bene prezioso.
Col senno di poi, ti chiedo scusa per come ho agito a Barcellona: ti ho negato il rispetto che meritavi e mi sono lasciato sopraffare dalla negatività; ma, ti prego, scusami per i fatti di Halloween, che in condizioni psicofisiche non alterate non sarebbero mai avvenuti.
Perdonami, Melissa.
Ti ho scritto per metterti al corrente che, nonostante il nostro epilogo non sia quello che speravi, a tuo modo sei stata importante per me, e che io ti sarò sempre grato per questo. E il pensiero che forse non scolorerò nei volti di un corpo docenti accumulato in tredici anni di frequentazione scolastica mi ricorda perché ho scelto questa carriera e perché ogni volta che varco la soglia dell'istituto ho ancora quel senso di elettricità che mi pervade gli arti, nonostante siano passati diciannove anni dal mio primo incarico da supplente (ebbene sì, quando ho iniziato a insegnare tu non eri neanche ancora nata!).
Permettimi di darti un consiglio sincero: che il tuo cuore sia sempre la tua bussola per ogni scelta che dovrai fare nella vita, perché lui conosce le strade giuste prima ancora che tu le scopra. Anche quando sembrano portarti ad angoli ciechi, scoprirai di avere nascoste le capacità per scavalcare le mura che sembrano imprigionarti in quel momento. Non lasciarti abbattere da quanto è successo nell'ultimo periodo, dal pettegolezzo delle aule e dal cicaleccio dei corridoi di una scuola che non vedrai più, e rifletti su quello che, invece, è stato capace di donarti.
Perché c'è stato, e forse non è oggi che lo capirai, neanche domani, ma un giorno ti apparirà chiaro e palese, come un dettaglio di un'opera d'arte.
E capirai che la malignità altrui non vale nulla quando sei fedele a te stesso.
Affronta il mondo esterno con la stessa pervicacia con cui hai portato avanti il sentimento che hai provato per me per tutto questo tempo; trova qualcosa che ti appassioni ancor di più, prendilo in mano e fai della tua vita il lavoro più sincero che tu possa creare.
Non ti dimenticherò mai. Te lo prometto. Ovunque il fato ti porti, una parte di te sarà in qualche modo dentro di me. Ma non lasciare che una chimera ti inchiodi qui e non ti permetta di percorrere il tuo cammino.
Non ti domando di spiccare il volo, prendere il largo, correre forte, come si richiede spesso a voi ragazzi pieni di vita ed energia da noi dinosauri: trova il tuo passo, perché esso, per quanto breve ed esitante, è parte del cammino. Ma cerca la tua strada, prendi cantonate, devia all'ultimo istante, magari guardati anche indietro, ma procedi sempre avanti.
Ti si prospetta una vita di successi, Melissa. Non esitare mai a coglierli.
Ti abbraccio e ti benedico, per quanto la benedizione di un professore di italiano prossimo alla mezza età possa importare a una diciottenne.
Con tutta la dolcezza che mi sia possibile,
P̶r̶o̶f̶e̶s̶s̶o̶r̶ ̶R̶o̶d̶ Andrea."
Sembrava impossibile, ma le avventure di Melissa e Andrea sono arrivate all'ultimo capitolo, e per me, tutto sommato, è stato un bel viaggio.
Ma ora siamo a destinazione. Fine delle superiori. Fine terza parte. Fine della storia
...
O no?
Evito di provare a creare un pathos (o "patros" che dir si voglia, se amate anche voi il trash di Facebook) a cui non so dare corpo: la vita non finisce dopo il liceo, anzi, inizia a bomba, per cui mercoledì prossimo arriverà il vero epilogo, e allora dateci, dateci, dateci dentro con le supposizioni!
Quanto tempo sarà passato? Dove saremo? Cosa sarà successo? Avrò tenuto il finale che avevo scritto negli appunti, o ci avrò ripensato? Cosa mangeremo a cena?
Ma soprattutto ditemi: come state? La storia ha preso le pieghe che speravate, o vi ho totalmente mandato a scope i sogni e le aspettative? Ma almeno, hanno un senso o ormai avete letto perché tutto sommato i miei personaggi vi sono simpatici?
Ditemi tutto tutto tutto, che sono super curiosa! ❤
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Hamartia
Jugendliteratur[COMPLETA] Melissa Cammareri ha tutto ciò che un'adolescente possa desiderare: bellezza peculiare, ottimi voti a scuola, una compagnia di amici fidati e un ragazzo innamorato di lei al suo fianco. La sua vita sembra procedere senza difficoltà lungo...