«Devo ammetterlo: Marziale mi fa impazzire» scherza Rodari «Anche se capisco perché sia così poco studiato negli istituti superiori, visto quanto era sboccato.»
«Lei ci va a nozze con la volgarità, prof» scherza Elia. Ormai il ghiaccio è stato rotto e sappiamo che con lui possiamo permetterci di ironizzare senza che si infastidisca.
«Non la vedo così, sai? È solo una parte del linguaggio, e non utilizzarla per chissà quale ragione è abbastanza sciocco, secondo il mio punto di vista.»
«Va be', però prof» esordisce Pamela «Ci sono situazioni e situazioni: in certi casi dire parolacce laddove si può evitare è meglio.»
«Sì, ma vuoi mettere la soddisfazione di dire "stronzo" rispetto a "stupidino"?» le fa presente Elia. Rodari ride.
«Come diceva Funari, "se uno è stronzo non je puoi di' stupidino, lo illudi". Ma, a parte questi filosofi contemporanei, bisogna...»
«Stiamo perdendo un sacco di tempo» borbotta Ester a mezza voce «Di questo passo o non finiamo il programma o ci ritroviamo a dover studiare come muli a casa da soli.»
«Be', fino ad ora di roba ne abbiamo fatta» la contraddice Clarissa «Ben venga un professore che non spiega a macchinetta e basta, ma che ci fa partecipare in maniera attiva, un po' alla "Attimo Fuggente". Tu che ne pensi, Mel?»
Alzo lo sguardo: dato che il professore si sta perdendo in chiacchiere ho iniziato a spulciare il libro che mi ha regalato Valerio.
«Non vi stavo ascoltando» ammetto. Ester ridacchia.
«Sì, va be', oggi è il tuo anniversario, sei sfasata. Cosa fai stasera?»
«Non lo so, Vale ha in mente una sorpresa, di cui non so ovviamente nulla. Però mi fido di lui, dai.»
«Vorrei ben vedere» ironizza Clarissa «Hai trovato uno che si lancerebbe nel fuoco per te, saresti una matta a non avere fiducia in lui o temere il peggio.»
«Trio delle meraviglie» ci rimprovera il professore «Devo dividervi perché la smettiate di passare le mie lezioni a ciarlare?»
«"Ciarlare"... Che bel verbo, prof!» commenta divertita Clarissa «Mi piace come suona.»
«Non è lusingando il mio vocabolario che otterrai maggiore clemenza, cara Faccini» le annuncia lui con aria subdola «Semmai potresti leggere il carme a pagina settantacinque, che ne dici?»
Sposto di nuovo la mia attenzione sul volume: i primi libri sono soprattutto di massime, poi un paio di raccolte di storie brevi e dopo ancora i veri e propri romanzi, tutti improntati su uno stile allusivo e, secondo me, ottimista.
Lo scorro annoiata, cercando il passaggio che preferisco de "Il Profeta" e gettando ogni tanto un'occhiata al professore, imponendomi di non osservarlo troppo spesso: avendo un approccio molto legato alla letteratura e molto poco a questioni più noiose e complesse come la grammatica, studiare il suo programma è piuttosto semplice e quasi piacevole, e finora i miei risultati non hanno risentito dei miei viaggi mentali.
Trovo il passaggio che cercavo e ricomincio a leggerlo con piacere.
"Quando l'amore vi chiama, seguitelo. Benché le sue vie siano ardue e ripide. E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a lui, anche se la spada nascosta tra le sue penne può ferirvi. E quando esso vi parla, credetegli, anche se la sua voce può infrangere i vostri sogni...
Può infrangere i vostri sogni..."
Interrompo la lettura, concentrandomi sul mio professore e su ciò che ha da dire, senza però comprendere il discorso. Certo, elaboro le sue parole, le capisco e le seguo anche, ma non saprei ripetere nulla di tutto ciò che sta spiegando.

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Hamartia
Fiksi Remaja[COMPLETA] Melissa Cammareri ha tutto ciò che un'adolescente possa desiderare: bellezza peculiare, ottimi voti a scuola, una compagnia di amici fidati e un ragazzo innamorato di lei al suo fianco. La sua vita sembra procedere senza difficoltà lungo...