Mi sveglio in una camera, sicuramente d'Hotel, Fede mi avrà portata qui.
Il telefono inizia a vibrare sul comodino ma decido di rispondere senza dire nulla, nel frattempo Fede entra in camera ed io gli faccio segno di venire vicino a me in silenzio.
"Katrin! Dove sei?! Perché manca la tua valigia?!"
Non dico nulla ma metto il vivavoce in modo che Fede possa sentire.
"Katrin? Pronto? Perché non rispondi? So che mi stai ascoltando!"
Fede prende il telefono in mano e decide di dire qualcosa.
"Ciao Ben!"
"Fede! Finalmente! Ma... che ci fai con il telefono di Katrin?"
"L'ho portata con me in un posto così magari si sente meglio, si distrae."
"Ma di cosa stai parlando Fede? Cos'è successo a Katrin? Sta bene? Dove siete?"
"Non importa dove siamo! Pensavo che questa volta con Katrin saresti cambiato ma quella... sembra che ti faccia andare in tilt ogni volta che la vedi!"
"Ma cosa..."
"Ben, ti prego, non fare il finto tonto okay? So tutto e ieri sera abbiamo sentito tutto quanto. Veniva dalla camera che in teoria era di Katrin, ma sai la tua amichetta l'ha cacciata via!"
"I-ieri sera... c'era anche K-Katrin?"
A quel punto prendo il telefono in mano.
"Si, c'ero anche io! Ben... perché? Mi hai eliminata così facilmente..."
"Katrin... Io..."
Non dice più nulla.
"Ho solo una domanda da farti..."
"...dimmi"
"È stato facile?"
"Che cosa..."
"Lasciarmi. Dirmi tutte quelle cose carine e poi andare via come se niente fosse. Come se noi fossimo niente. Come se io fossi niente."
"Non ti ho lasciato..."
"Si! Nel momento in cui tu hai detto a quella lì di non avere una ragazza. Mi hai spezzato il cuore. Ma come? La sera prima, io ero quella che ti mandava in tilt quando mi vedevi ed ora? E per non parlare di ieri sera... mi hai fatto schifo Benjamin... come fai? Non ti riconosco più..."
Inizio a piangere ho un nodo alla gola e una sensazione terribile.
Passo il telefono a Fede è corro in bagno.
Da lì continuo a sentire la conversazione mentre singhiozzo silenziosamente.
"Ma che cavolo ti è preso amico! Avevi detto che con lei era tutto diverso ora perché fai così? Le hai spezzato il cuore e da ieri sera che piange senza freno."
"Non lo so Fede, credimi. Quando ho visto Barbara non so cosa mi sia preso. Io tengo tanto, tantissimo a Katrin. So di aver sbagliato con lei ma ora non posso tornare più indietro ormai l'ho persa perché ho dato retta alla mia testa e non al mio cuore"
"'Era come ipnotizzato' ha detto questo... ed ora piange e basta."
"La mia piccola Katrin... Fede trattala bene io devo trovare qualcosa per farmi perdonare anche se la vedo dura..."
"Non ti preoccupare, anzi, preoccupati della cagn... di Barbara."
"Idiota" ride... la sua risata...
"Mi dispiace Ben ma qui l'unico idiota sei stato tu."
Riattacca e poco dopo sento bussare.
"Katrin, vieni fuori dai..." mi alzo e apro la porta.
Devo avere un aspetto orribile e i miei occhi saranno rossi quanto gonfi.
"Vieni qui piccolina!" continua allargando le braccia.
"Fede sto malissimo, sono davvero così facile da dimenticare? Davvero non lascio nulla di me, neanche un ricordo felice? Possibile che io debba essere sempre così infelice?"
Non capivo, perché succedeva proprio a me? Era tutto un disastro dopo l'altro, una routine. Era la mia vita ad essere un completo fallimento o ero io ad essere troppo sbagliata per affrontarla...
"Ma no vedrai che starai meglio non ti preoccupare piccola."
"La vedo difficile Fede... ci tenevo a lui e ci tengo tutt'ora a Benji... ma... lui..."
"Non ti preoccupare dai sistemati asciuga quelle lacrime e andiamo in piscina visto che il mare fa un po schifo oggi."
"Okay..." dico annuendo con la testa e passano la mano sulla faccia per asciugare un po le lacrime.
"Non voglio vedere queste lacrime capito!" mi sorride e mi fa l'occhiolino.
Annuisco nuovamente e vado a prendere il necessario per andare in piscina.
Prendo la borsa e metto dentro due asciugamano il telefono e la crema poi infilo vado in bagno metto velocemente il costume, infilo un paio di pantaloncini e vado da Fede.
Il ragazzo non è più in camera così afferrò la borsa e decido di scendere nella All dell'Hotel, sarà sicuramente lì.
Mentre esco dalla camera sento delle voci maschili provenire dalle scale così decido di prendere l'ascensore. Mi sento in soggezione se devo passare davanti a un gruppo di ragazzi.
L'ascensore non arriva mai così mi faccio coraggio e scendo le scale. Mentre scendo i ragazzi si zittiscono e cominciano a guardarmi, uno di loro mi fischietta mentre un altro mi chiama bellezza. Ignoro tutti e me ne vado ma uno di loro si avvicina a me impedendomi di passare.
"Ciao!" mi sorrido. Non mi piace quel sorriso quindi sei bocciato a prescindere.
"Devo andare ciao!" dico di fretta ma lui mi ferma piazzandosi nuovamente davanti a me.
"Sai sei veramente carina ti va di vederci dopo?" chiede il ragazzo.
Ma neanche se mi paghi.
Lasciami stare è va via.
"Io devo andare..." cosa? Ho davvero risposto così?
"Ma non hai risposto alla mia domanda!" insiste afferrandomi il braccio.
Ci risiamo. E che palle lasciatemi stare. Cerco di togliere il braccio dalla presa ma niente.
"Oggi Simone si diverte!" esclama un ragazzo sorridendo e fa ridere i suoi amici.
"Sta sera non si diverte proprio nessuno! Ora lascia stare la mia ragazza Martini e non infastidirla più!" Federico! Ti faranno santo ne sono sicura.
Aspetta ha detto ragazza? Ha detto Martini? Come fa a conoscere così tanta gente?
"Rossi! Così lei è la tua ragazza?" esclama il moretto lasciando il mio braccio e io corro da Fede che mi fa un occhiolino ed io sto al gioco.
"Si! Hai qualche problema?" Continua Fede mentre mi metto accanto a lui e mi afferra la mano.
"Nessun problema! Ho capito..." sorride e sale verso i suoi amici.
"Grazie Fede!" dico.
Mi salva sempre questo ragazzo. Ogni volta che ho bisogno di qualcuno c'è lui, non potrei essere più felice di avere una persona come lui accanto.
"Di niente piccola! Dai andiamo!" fa un cenno con la testa e ci dirigiamo verso la piscina.Fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto nei commenti o lasciando una piccola stellina scusate l'assenza!!!
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Un Nuovo Inizio |Benjamin Mascolo|
FanfictionCol tempo sono finita per innamorarmi di entrambi... ma solo uno di loro mi faceva sentire libera nonostante gli infiniti litigi.