Capitolo 47

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Mi sveglio e sono ancora avvolta dalla coperta bianca del letto di Benjamin, sento il suo respiro sul collo e il suo braccio mi circonda il bacino.
Ripenso a questa notte e sorrido mordendomi le labbra.
È stato bellissimo. Una delle notti più belle della mia vita. Sentire Ben così vicino, così mio mi faceva venire una voglia matta di non staccarmi più. I suoi baci così dolci, i modi in cui si preoccupava di me nonostante tutto.
Ho quasi urlato il suo nome nello stesso istante in cui lui ha detto il mio... mi vengono i brividi se ci ripenso. È stato davvero... stupendo. Lui è stupendo. Sempre, in tutto ciò che fa.
Mi volto verso di lui e lo guardo dormire come un angioletto. Penso che dopo ieri non vorrà bere mai più, o almeno non così tanto.
"Non guardarmi, sono brutto la mattina" sussurra sorridendo e mantenendo chiusi gli occhi.
Ma che ne sa lui di quanto è bello, soprattutto la mattina. Che ne sa di quanto io trovi dolce il modo in cui sorride debolmente mantenendo gli occhi chiusi, che ne sa di quanto io trovi meraviglioso il suo ciuffo scompigliato e soprattutto cosa ne sa di quanto sia bello svegliarmi e vedere lui steso accanto a me.
"Se potessi guardare attraverso i miei occhi sapresti che quello che hai detto è una grandissima cazzata" rispondo poggiandomi sui gomiti.
Ben apre un occhio, fa la linguaccia e poi guarda il mio corpo scoperto a metà. Lo ispeziona fino ad arrivare al mio viso.
"Sei bellissima" dice quasi in un sussurro.
"Cosa?" Chiedo. In realtà ho sentito quello che ha detto ma mi piace sentirlo dire da lui.
"Sei bellissima" sorride.
Resto in silenzio e gli sorrido anche io.
"Certo io sono più bello è ovvio" ridacchia e si becca un piccolo schiaffetto sul petto.
Mi giro dall'altro lato dandogli le spalle e facendo la finta arrabbiata. Adoro questi momenti e lui li rende ancora più belli.
"Piccola non mettere il muso, voltati" dice con la voce di un bimbo. "Dai girati!" Mi viene da ridere per il modo in cui sta parlando ma mi trattengo perché voglio vedere fino a dove si spingerà. "E va bene ho capito."
Subito dopo la sua mano afferra la mia spalla e mi spinge a voltarmi mentre lui con uno scatto veloce si posiziona a cavalcioni su di me.
"Aiuto mi schiacci!" Urlo iniziando a ridere.
"Non urlare..." dice roteando gli occhi.
"Sai che non sei una piuma vero? Dio santo mi blocchi la respirazione aiuto!" Urlo quest'ultima parola e inizio a cercare di spostarlo da sopra al mio corpo. Ma ovviamente risultati zero. Dopo vari spintoni il ragazzo sbuffa e mi afferra i polsi portandoli sopra la mia testa e bloccando definitivamente in mio corpo sotto di lui. Cerco di dimenarmi ma chiude gli occhi e geme silenziosamente. O quasi.
"Piccola... dovresti stare ferma, soprattutto in questa posizione" mi avverte riaprendo lentamente gli occhi. E solo in quel momento mi ricordo che siamo pelle contro pelle e che il mio petto è completamente esposto ai suoi occhi. Entro in imbarazzo per aver quasi scatenato gli ormoni del mio ragazzo e noto lui sorridere. Lentamente si avvicina al mio viso senza sbloccare i miei polsi. Mi sfiora le labbra, odio quando lo fa mi fa impazzire perchè voglio baciarlo e lui mi tortura così, e mi lascia un bacio sulla guancia, poi sulla mascella e in fine inizia a baciare il collo iniziando a succhiare leggermente la mia pelle. Mi lascio trasportare dal piacere che mi donano le sue labbra finché non si sposta sulle mie labbra iniziando a baciarmi con trasporto ed estrema dolcezza. Finalmente lascia i miei polsi e si appoggia sui gomiti per non schiacciarmi completamente.
Mordicchio il suo labbro inferiore facendolo sorridere. Poi ci guardiamo negli occhi e l'azzurro mare dei suoi mi ipnotizzano. Gli accarezzo la guancia per poi passare le mia dita sulle sue labbra, sono così gonfie e rosse dopo avermi baciata e le amo.
"Ben..." dico.
"Mh" risponde lui per poi prendere tra le sue labbra le mie dita facendomi ridacchiare.
"Sei bellissimo anche tu" rispondo a ciò che aveva detto prima e lui sorride lasciandosi cadere su di me e posando la testa tra la spalla e l'incavo del mio collo. Mi lascia una serie di baci ed io inizio ad accarezzare i suoi capelli.
***
"Ho proprio voglia di un bel bagno!" Esclama Nicole mentre siamo in auto.
Si stiamo andando al mare. Si siamo solo io e lei. Perché? Beh oggi è il suo compleanno fa diciannove anni anche se... beh delle volte ne dimostra cinque.
"Che dici se prima passiamo a comprare un materassino?" Domando. Io adoro i materassini. E adoro stare in mare e lasciarmi dondolare dalle onde. Ricordo che una volta mi addormentai lì sopra e quando mi svegliai ero più rossa di un pomodoro. Nei giorno seguenti rimasi immobile sul letto e ogni tanto veniva mamma a mettermi la crema dato che si asciugata subito... credo che mamma non abbia mai speso tanti soldi per creme dopo sole.
"Compriamo quello a forma di pizza?" Domanda con gli occhi sognanti.
"Perché esiste?" Non pensavo esistesse un materassino a forma di pizza... io la pizza la mangio mica ci galleggio su.
Resta quasi scioccata poi dice "Certo che esiste! Mi deludi." Incrocia le braccia e si gira verso il finestrino.
Roteo gli occhi e cerco un parcheggio.
"Possibilmente all'ombra, già fa caldo se lasci la macchina al sole quando entriamo diventiamo galline al forno. E per la precisione, non ci tengo a diventarlo!" Esclama guardandomi con finto broncio.
"Parcheggio dove trovo posto Niky l'ombra non è ovunque!" E mentre sto per parcheggiare un ragazzo si dirige verso un'auto messa esattamente sotto un albero all'ombra.
Nicole salta fuori dall'auto e corre dal ragazzo iniziando a blaterare qualcosa. Mi butta la mano sulla fronte appena noto la faccia scioccata del ragazzo... fossi in Nicole mi sotterrerei. È mai possibile che non gli interessi di fare figuraccie? È vero che ne fa così tante da averci fatto l'abitudine ma è anche vero che non fa nulla per evitare di sembrare un po' normale!
Il telefono squilla e subito noto il nome di Benjamin.
"Ehi!"
"Ehi piccola come va?"
"Diciamo... guardo Nicole che fa una delle sue solite figuraccie tu? Avete preparato qualcosa?" Domando senza smettere di guardare Nicole che sembra aver aperto un dialogo, senza fine, con quel ragazzo.
"Si ti chiamavo per dirti questo, cerca di portare Nicole nel suo appartamento non riportarla qui. Zambo ha già lasciato dei soldi così andate a comprare qualcosa per questa sera. Mi raccomando tu, niente di scollato o ti ammazzo!" Precisa. Gelosia portami via.
"Dai scemo continua!" Ridacchio.
"Si. Alle nove inizia la festa quindi cercate di venire qui per le nove e mezzo così che arrivino tutti e si possano nascondere. Mi raccomando appena state arrivando manda un messaggio a me, a Fede o a Zambo."
"Tutto chiaro!" Rispondo come se fossi un soldato che prende gli ordini dal suo comandante.
"Va bene allora ci vediamo dopo piccola mi raccomando in spiaggia se qualcuno ti da fastidio chiamami arrivo subito va bene?" Sorrido perché adoro il modo in cui cerca di proteggermi nonostante sia lontano.
"Non ti preoccupare a dopo piccolo" riattacco e nel frattempo Nicole torna in auto.
"Kat! Posto libero all'ombra!" Esclama battendo le mani.
"Ma precisamente che problemi hai?Fai uso di qualche droga particolare, non so... perchè hai fatto una figuraccia buttandoti giù dall'auto in quel modo e per di più hai fatto girare tutte le persone in circolazione perché urlavi a quel ragazzo ehi lascia il posto libero a noi siamo simpatiche!" La guardo scioccata e lei ridacchia.
"Beh ci vuole un po di pazzia ogni tanto!" Fa spallucce poi torna seria e mi guarda "comunque se vuoi posso darti il numero del mio spacciatore" sorride ed io resto ancora più scioccata. Mica si droga davvero?
"Ehm... credo sia meglio andare a comprare questo cavolo di materassino." Dico parcheggiando l'auto.

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