Capitolo 29

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Con Fede è tutto diverso, per ora. Sento di provare davvero qualcosa per lui. Qualcosa di forte, qualcosa di vero. Amavo Benji e non so dovrei sentirmi in colpa per provare dei sentimenti con il suo migliore amico ma d'altronde lui non ha esitato a distruggermi e Fede sta aggiustando il casino che lui ha ricreato dentro di me, Federico mi ha fatto ritornare il sorriso con i suoi modi di fare e se non ci fosse stato credo che ora sarei a piangere nella mia camera da letto. Voglio bene a Benjamin, questo non lo metto in dubbio, ma... non so, non credo riuscirò a perdonargli questo, forse un giorno, quando sarò completamente felice, quando non sentirò nulla verso di lui. Forse solo in quel caso potrò ammettere di aver dimenticato, di aver lasciato alle spalle tutto... ma ora no, ora è tutto troppo fresco per essere dimenticato e lui deve accettare le conseguenze delle sue azioni.
"Ehi, tutto bene?" mi chiede Federico mentre entriamo nel McDonalds.
"Si, tutto bene solo un po' di confusione.
"Sei sicura di voler stare con me?"
"Federico... ne sono sicurissima. Sto bene con te, mi ha fatto ritornare il sorriso quando credevo sarebbe passato tanto tempo prima di poter sorridere ancora. Pensavo di essere un giocattolo per le persone, pensavo che mi usassero solo per divertimento e tu hai fatto sparire tutti questi pensieri..." una lacrima riga il mio viso.
In passato, prima di trasferirmi a Modena, c'è stato un altro ragazzo. Steven.
Ho lasciato anche lui perché l'ho sorpreso con un'altra ragazza vicino alla villetta dove andavo a correre. Mi ricordo che le diceva "Per me ci sei solo tu!" mi erano così famigliari quelle parole... ah si, le diceva anche a me. Così appena ci siamo incontrati l'ho lasciato senza spiegazioni e con calma sono andata a parlare con quella povera ragazza che non sapeva nulla del ragazzo che aveva avuto la sfortuna di incontrare ed anche lei ha chiuso i rapporti con lui.
Federico mi afferra il polso e inizia a correre ed io dietro di lui. Sto piangendo di nuovo, non voglio essere più un giocattolo. Non l'ho scelto io.
Dopo vari minuti Federico mi porta in spiaggia, qui è tutto così tranquillo.
"Vieni qui!" mi indica di sedermi.
"Scusa" dico mentre mi siedo accanto a lui.
"Katrin... non ti devi scusare di nulla." Risponde fissando il mare.
"Invece si per colpa mia ora non mangerai... e non saremmo venuti qui se non fossi scoppiata a piangere un'altra volta..."
"No! Ti ho portata qui perché voglio dirti delle cose che non riesco a dire davanti a tanta gente..."
Io resto in silenzio e lo guardo.
Inizia a sorridere senza smettere di fissare il mare.
"Lo sai, mi sei sempre piaciuta adoravo il tuo viso da bimba sperduta in quel corridoio così grande ma quando ai incontrato Benji... beh ho capito fin da subito che era lui che ti interessava. Così dopo che vi siete fidanzati ho preferito rimanere zitto e non parlarti di ciò che provavo per non farti litigare con lui, in fondo è il mio migliore amico e con te sembrava davvero stesse cambiando..."
"Va avanti ti prego..."
"Quando ho sentito quei rumori quella sera e quando mi hai raccontato tutto quello che era successo sono andato su tutte le furie perché, cavolo, come si fa?"
"Come si fa a fare cosa?"
"Come si fa a dimenticarsi di te? Io personalmente non ci riuscirei perché adoro tutto di te. Adoro quando sei timida, le tue guance diventano rosse e inizi a mordicchiarti il labbro, oddio e ti giuro che quando lo fai esco pazzo, prenderei il tuo viso e lo bacerei per ore! O quando hai quei momenti in cui sei completamente folle, dove saresti capace di dire e fare qualsiasi cosa ti passi per la testa o semplicemente quando ti vedo pensare e sorridere poco dopo. Ma sai, muoio un po' di più dentro quando ti vedo triste o giù di morale, vorrei vederti sempre con quel sorriso stupendo che hai quando sei felice. Ma felice per davvero."
Non ho parole per descrivere come mi sento in questo momento. Ha notato tanti piccoli particolari di me...
"E un'ultima cosa... io non ti abbandonerei mai, sei troppo preziosa per essere ignorata."
Detto questo mi fiondo tra le sue braccia facendolo stendere sulla sabbia. E lui mi stringe forse a se.
"Fede... tutto questo, tutto ciò che hai detto... è stupendo. Non so cosa dire non ci sono parole per descriverlo."
"Non voglio che descrivo ciò che ho detto Katrin... se stai zitta e mi guardi ti capirò. Non ho bisogno di parole per sapere ciò che pensi..."
Lui si rialza e io resto a cavalcioni sopra di lui.
Lo guardo senza dire nulla e lui posa le sue mani sui miei fianchi e mi stringe forte verso di lui, mi fissa con i suoi bellissimi occhi blu e dopo guarda le mie labbra mordendo le sue, adoro quando fa così è una cosa di Federico che mi fa impazzire. Lentamente ci avviciniamo ma, una goccia dopo l'altra, inizia piovere ed entrambi spostiamo il viso verso il cielo. Sento lo sguardo di Fede sopra di me. Mi volto sorridente verso di lui e mi avvicino alle sue lebbra prima che lo possa fare lui. Questo bacio è diverso, mi ribalta lo stoma
Fede posa una mano sulla mia guancia e il bacio si fa sempre più intenso. Vorrei che questo momento non finisse mai.
Adesso esistiamo solo io e lui. Non mi interessa della pioggia, non mi interessa se siamo bagnati sulla sabbia, adesso siamo solo noi e nient'altro ha più importanza.

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