Capitolo 17

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Stranamente la sveglia non ha suonato quindi, a meno che non sia domenica o la scuola sia finita direi che sono i ritardo pazzesco.
Afferro il telefono per controllare che ora sia e sono esattamente le 10:30...
Oggi rimango a casa.
Non mi alzo nemmeno dal letto. Io resto qui. Oddio non so a voi ma a me rivorda tanto una canzone.
Non so se avete presente quella che dice "la fine di un bicchiere m'ha fatt fa!" Beh... quella lì. Giuro la sento ovunque ormai e comincio seriamente ad odiarla. Per me non ga senso però forse sono io che non ne comprendo il significato chi lo sa.
Bene Katrin, oggi sei a casa. Cosa faccio? Scendo a guardare la tv, resto a letto, controllo se c'è posta al computer oppure resti a letto... forse l'ho già detto.. beh due batte uno quindi resto a letto. Anche perche sono una svogliata cronica e già è tanto anzi direi tantissimo se mi muovo per cambiare posizione.
Il telefono continua a illuminarsi cosi decido di controllare è noto:
5 chiamate perse da Benji
3 chiamate perse da Fede
Settemila messaggi tra cui quelli di Federico e Ben più i vari gruppi. Sono sicura che mi intasano il telefono oppure, chi lo sa, la mia batteria si farà un viaggio di riposo alle Maldive e magari non torna più.
Con calma svuoto i messaggi dei gruppi, che la maggior parte delle volte non leggo mai, e poi comincio a leggere i messaggi dei ragazzi.

Da Fede:
[07:50] Ehy dove sei?
[08:33] Che fine hai fatto sono le otto passate!
[08:42] KATRIIIIIN! abbiamo perso il bus per aspettare te, anzi perché lui vuole aspettare te, dove cavolo sei?
[08:56] Il telefono lo tieni per optional oppure non so, magari, lo usi per rispondere alle chiamate!!!
[09:00] ve be ho capito che sono antipatico per rispondi dai!
[09:07] Non stiamo andando neanche noi a scuola tu dove cavolo sei?!

Passo a quelli di Benji.

Da Benji:
[07:26] Buongiorno piccola!
[07:48] Ehy io e Fede siamo alla fermata del bus tu dove sei?
[07:52] Katrin, rispondi dove sei ti aspetto!
[08:11] il bus è andati via ma dove diavolo sei?
[08:51] Rispondi al telefono cavolo!

Mentre leggo ne arriva un'altro.

[10:47] Fede è andato a casa, io sto venendo da te! Quindi se stai dormendo meglio se ti svegli perché tra poco smonto il campanello e se necessario butto giù la porta!

Grande, devo alzarmi per forza.
Ma che cavolo è successo oggi, la svegli ha preso le vacanze in anticipo?
Piccolo e stupido oggetto che rompi le palle ogni mattina, proprio gli ultimi giorni dovevi iniziare a fare lo scemo? Adesso cosa scrivo sulla giustifica? Scusi prof la mia sveglia ha deciso che le vacanze iniziano prima del previsto?
Ok Katrin, adesso calma. Tra poco arriva Ben e tu sei ancora a letto a pensare alla tua stupida sveglia... è ora che mi alzi.

Così velocemente indosso un paio di pantaloncini e una canottiera dell'Adidas che mi arriva fino a metà coscia e in fine le vans. Odio camminare per casa senza scarpe quando c'è qualcuno, anche se questo qualcuno è il mio ragazzo.
Lego le ciocche che mi vanno sulla faccia in un piccolo chignon mentre il resto dei capelli li lascio sciolti, lavo la faccia e metto un filo di mascara altrimenti sembro uno zombie e scendo giù. 
Mentre attendo l'arrivo di un esemplare di Benjamin furioso, faccio colazione.
Mentre metto a fare il caffè suonano alla porta. Tempismo perfetto!
Arrivata davanti alla porta faccio un respiro e poi apro e Benji è lì davanti con le braccia incrociate che mi fissa. Faccio un sorrisino colpevole e poi...
"Ti prego, scusa! non so cosa sia successo alla mia sveglia, mi sono alzata alle dieci e mezza e poi quando ho visto tutte quelle chiamate, i messaggi... oh mio dio, cavolo scusatemi! ma potevi tranquillamente andare a scuola!" dico tutta d'un fiato.
"Buongiorno anche a te amore! Che dici continui a farfugliare cose sulla porta di casa o mi fai entrare?" e io mi sposto per poi chiudere la porta alle sue spalle. "Allora prima di tutto calmati!" continua. "e poi... mi sono perso la lezione di storia, oggi interrogava e io sono salvo... per oggi..." dice posando lo zaino e sedendosi sul divano.
"Quindi non sei arrabbiato con me?" chiedo abbracciando un cuscino.
"Ma no! Non potrei mai essere arrabbiato con quel visino dolce che hai!" e poi mi lascia un bacio sulla guancia.
"Allora? Tra poco finisce la scuola!" dico tutta felice "Non vedo l'ora di partire per il mare cavolo!" ops... questa me la potevo risparmiare.
"Partire?..." chiede lui.
"Si... Credo che andrò in puglia.." dico.
"Ah... beh io... mi chiedevo se volevi venire con me, ma se devi andare li non fa nulla!" dice iniziando a giocare con un filo dei jeans.
"Dove?" chiedo.
"Beh... Fede ha una casa al mare molto grande e li spesso ci va nuova gente per abitarci e così che abbiamo tanti amici noi e poi ci piace conoscere nuova gente! Sono tutti ragazzi e ragazze della nostra età!" dice sorridente. "Comunque volevo chiederti di venire con me ma se devi andare in puglia..."
Oddio... Estate in puglia... o estate con Benji?
Beh... Puglia puoi aspettare!
"Io non ho fatto i biglietti ancora, era solo un'idea... quindi..."
"Quindi?" mi sorride.
"Quindi vengo con te!"
"Si!" esclama felice.
Poi mi si butta addosso e comincia a baciarmi. Il Bacio diventa sempre più intenso e lento. Lui lentamente sposta una mano sotto la maglietta, dietro la mia spalla, mentre l'altra la tiene appoggiata sulla mia guancia. Inizia a darmi dei piccoli morsi sulle labbra poi mi sposto e mi metto a cavalcioni su di lui. Sorrido interrompendo il bacio ma poco dopo lui inizia a lasciare dei baci umidi sul mio collo facendomi ricoprire di brividi. Adoro questi momenti con lui lo sento così mio.
Ma come tutti i momenti belli che adoro prima o poi finisco a causa di qualcuno.
Sento il rumore di uno sportello che sbatte. Cavolo mia madre!

"Ben..." dico cercando di fermalo. Mi bacia le labbra e io per un momento mi lascio trascinare da quelle labbra. "No, Ben!" continuo staccandomi da quelle dolci labbra.
"Cosa c'è?" chiede aggiustando il ciuffo.
OH MIO DIO, ADORO!
"Mia madre!" dico alzandomi e correndo di sopra per far finta di essere andata a scuola.
La porta si apre e subito dopo si chiude ma io sono ancora di sopra.
"Ciao!" dice mia madre.
"Salve Signora!" esclama Benji.
"Ah ciao! Tu sei il ragazzo che è venuto a trovare Katrin per i compiti vero?" chiede lei.
"Si, sono io..." sento nelle sue parole che è in imbarazzo.
"Bene, mi fa piacere vederti!" esclama e sono sicura che sta sorridendo.
"Grazie mille è un piacere anche per me rivederla" sono sicura che Benji mi uccide ora che scendo.
"Dov'è Katrin?" chiede poi mia madre.

Sento Benji balbettare e sinceramente fa quasi ridere.
"Ehm... io... credo sia..." 
"Eccomi! Ero andata a posare lo zaino!" dico e mia mamma si volta per guardarmi da capo a piedi.
"Ah si? E dimmi un po' sei andata a scuola vestita così?" 
"Ma certo che no mamma! Mi avrebbero cacciata, mi sono cambiata perchè fa caldo!" esclamo facendomi aria con la mano. In effetti fa veramente caldo.
"Ah ho capito, il tuo amico resta a mangiare qui?" chiede e io penso che dovrebbero darmi un oscar, gli attori di Hollywood mi fanno un baffo!
"Ehm... no signora, non si disturbi!" risponde timidamente Benji. Oddio com'è tenero! Ma... tutta questa timidezza da dove viene? 
"Ma quale disturbo, preparo subito qualcosa e... per favore, mi chiamo Mara non chiamarmi signora che mi fai sentire vecchia" sorride. Già mia mamma è fatta così è molto amichevole con tutti e guai a chiamarla signora!
"Okay sign... ehm Mara" si corregge subito Ben. 
Tutto questo mi fa ridere, ma cerco di trattenermi.
"Bravo, così mi piaci!" sorride ancora. "Mi potresti solo ricordare il tuo nome? A dire il vero non credo che tu me l'abbia mai detto..." dice sistemando i capelli dietro l'orecchio.
"Benjamin, ma può chiamarmi Benji o Ben" noto che inizia a sentirmi un po' più a suo agio quando rilassa le spalle e sospira sorridendo.
"Okay Benji!" dice posando la borsa sul tavolo. "Allora cosa volete che vi prepari?" chiede ma poco dopo le squilla il telefono.
"Si!" risponde mia madre. "Oh! Ma certo, arrivo subito datele un calmante e se i dolori sono molto intensi datele della morfina!" 
Riaggancia e inizia a correre da un lato all'altro per recuperare la sua roba.
"Ragazzi, scusatemi devo scappare. Katrin tieni andate a mangiare qualcosa fuori, ci vediamo sta sera!" dice lasciando venti euro sul tavolo.
"Cosa succede?" chiedo.
"Si tratta della piccola Bianca. I dolori non le danno tregua la sentivo urlare e devo correre a visitarla, non vorrei stia peggiorando... in ogni caso ci vediamo sta sera, ciao ragazzi!" dice lasciando un bacio sulla guancia e correndo via.
Benji resta in silenzio, sembra quasi scioccato.
"Bene... questa è mia madre!" Esclamo indicando la porta chiusa.
"Molto simpatica e solare!" sorride.
"Già.."
"Senti ma chi è Bianca?" chiede curioso.
"Una bambina affetta da una malattia rara e ci sono giorni in cui i dolori alla pancia non le danno tregua, ho avuto la sfortuna di trovarmi con lei quando le presero i dolori e giuro, non mi sono mai sentita così male e inutile a vedere quella piccolina che un minuto prima stava sorridendo e scherzando con me e un minuto dopo era piegata in due e urlava... era straziante vederla così..." dico intristendomi. 
Piccola... è così che la chiamo è come una sorellina piccola per me, infatti quando ne avevo occasione l'andavo a trovare. Mia madre dice che chiede spesso di me, ma ultimamente non ho avuto un momento di pausa per andare da lei.
"Ti vedo molto preoccupata..." mi dice Benji guardandomi.
"Si, sto pensando che ultimamente non ho avuto un momento per andare a trovarla..." mi rattrista ancora di più dirlo a voce alta.
"Dai... ti va se, dopo aver mangiato qualcosa, andiamo a trovarla?" mi chiede sorridendo.
Questo ragazzo mi legge nella mente, lo amo troppo e amo la sua dolcezza.
"Certo che mi va!" esclamo sorridente.
"Bene allora andiamo!" esclama afferrando lo zaino. "Chiamo Fede? Magari vuole venire a prendere qualcosa e già che ci siamo ci facciamo portare in ospedale!" furbo il ragazzo.
"Ci sto!" sorrido. 
Poco dopo scorgiamo la macchina di Fede ed usciamo.
"Prima fermata McDonald's?" sorride il ragazzo.
"Certo!" urliamo i Benji insieme.
Così andiamo a mangiare un panino e mentre siamo alla cassa Benji e Fede litigano su chi dei due deve pagare. Alla fine paga tutto Ben beccandosi un calcio sullo stinco da parte di Fede.
"Se la prossima volta paghi tu, il calcio arriva più in alto dello stinco!" dice prendendo le chiavi dell'auto.
"Si d'accordo. Voglio proprio vedere!" ride Benjamin.
Io intanto mi godo la scena, mancano solo pop corn e coca-cola e poi è tutto perfetto.

Mentre siamo in auto chiedo a Fede di fermarsi vicino ad un negozio per giocattoli, avendo ancora i venti euro di mia mamma, decido di fare un regalo alla piccola. Non potevo mica presentarmi a mani vuote.


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