3.

231 15 0
                                    

Finalmente mi stravacco sul mio letto e riesco a chiudere gli occhi per trenta secondi prima di essere interrotta dall'ingresso di mio padre dalla porta. "Emily muovi il culo, dobbiamo andare dall'Alpha." ordina burbero per poi sollevarmi di peso. Mugugno in segno di disapprovazione. Ad un certo punto mi lascia cadere, ma i miei riflessi sono più veloci così riesco a stare in piedi in qualche modo. Sbuffo vistosamente andando verso il bagno. Faccio una doccia veloce, mi asciugo i capelli per poi iniziarmi a vestire. Mi metto un vestito nero, lungo e attillato. La parte del busto è piena di brillantini mentre la scollatura è a cuore. Mi metto sotto il vestito le mie Adidas Superstar, sono perfettamente coperte . Esco da camera mia e raggiungo mio padre in salotto. Usciamo dalla porta e ci incamminiamo verso la strada della casa dell'Alpha. È una casa grandissima, quasi una villa. Arriviamo alla porta e bussiamo. Una domestica ce la apre e ci conduce verso un'enorme sala da pranzo. Sono talmente stupita che non mi accorgo della famiglia dell'Alpha. Faccio un piccolo inchino, mentre i miei occhi incontrano quelli di Alex. E' un ragazzo dai capelli neri e gli occhi color verde foresta, ha la mascella un po' pronunciata e un fisico tonico e asciutto. Penso che sotto la maglietta abbia degli addominali. Riesco a leggere desiderio nei suoi occhi, ma anche qualcos'altro. Riporto subito dopo l'attenzione sull'Alpha. "E' un piacere avervi qui" dice l'Alpha stringendo la mano di mio padre. Poi si dirige verso di me e mi dà una pacca sulla spalla. Subito dopo arriva anche la moglie che si presenta come Cassie. "Ragazzi andate a farvi un giro, o a giocare a qualcosa, mentre noi parliamo" ci quasi impone l'Alpha. Alex mi fa segno di seguirlo, e lo seguo in camera sua suppongo. Accende la tv e mi domanda: "Vuoi giocare alla Play?". Annuisco semplicemente. Alex non si vede molto in giro, ma si dice tanta roba su di lui. Dicono che va con le ragazze per una botta e via. Si vede spesso con una ragazza differente ogni sera. Dicono anche che a volte abbia degli scatti d'ira.  Dicono che non abbia un cuore e che sorride, o ride, raramente. "Vuoi prendere questo benedetto joystick o no?" chiede lui sventolandomi il joystick davanti alla faccia. Glielo prendo dalle mani e sfioro le sue dita. Un brivido mi scorre lungo la schiena lasciandomi di stucco. Ma io capisco che cosa è. La stessa sensazione succede pure a lui mi sa, siccome lo vedo irrigidirsi violentemente e spalanca gli occhi. Poi si riprende e fa finta di niente. Lo imito. Iniziamo a giocare senza dire niente.
//
Ci hanno appena chiamato e stiamo andando verso la sala da pranzo. Ci sediamo in silenzio. "Come siete silenziosi ragazzi, è per caso successo qualcosa?" indaga Cassie. "Niente" rispondiamo in coro io e Alex. Per puro scherzo del destino siamo seduti vicino, e come se fosse un altro scherzo, le nostre gambe si sfiorano di nuovo, facendo partire un'altra scarica che ci fa rabbrividire entrambi. Ma non siamo gli unici ad averlo notato. Gli adulti hanno smesso di parlare e ci stanno guardando scioccati. "Allora voi due sie.." inizia l'Alpha, subito interrotto da me. Infatti mi alzo, mi scuso e, facendo un piccolo e veloce inchino, esco correndo da quella casa. Inizio a correre alzando il vestito verso casa mia. Ho la testa affollata da mille pensieri, ma non voglio nemmeno pensarci. Arrivata tolgo il vestito e scrivo un messaggio a mio babbo, lasciandolo poi sulla tavola. Vado nel retro della casa e mi trasformo.

Inizio a correre, con l'adrenalina che mi pulsa nelle vene, con il cuore a mille. Arrivo in una radura, e lì inizio a girare in cerchio cercando di capire che cosa è successo. Sto andando in panico. E non so che fare. Non posso e non voglio. Ma poi perché a me. Poi lui ha fatto finta di niente, come se fosse stato niente. Ma io quel niente so benissimo che cos'è.

We are oneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora