We are one

8.

Sono sei giorni che non la vedo e sto letteralmente impazzendo. Mi è di conforto solo sapere che lei sta bene. Me la immagino correre con gli altri come un branco. Riesco ad immaginare la sua felicità mischiata alla serietà. "Alex" mi richiama mio padre. Stiamo facendo un consiglio dell'ultimo momento. "Ora che ho anche l'attenzione di mio figlio.." dice lanciandomi un'occhiataccia. "Gli esploratori sono tornati con una notizia all'armante. Il clan dei Lupi del Sud sta raccogliendo guerrieri dai villaggi del Sud. Evidente non intende venire a farci visita amichevolmente. Ci sarà una guerra, questo è certo. Direi di inviare dei messaggeri ai nostri alleati, riferendo questa notizia" racconta lui. Molti uomini annuiscono. "Mandiamo anche dei messaggeri oltre il confine, da mio fratello Logan." finisce di dire lui. L'assemblea finisce così, e io posso finalmente andare in camera mia. Una guerra. Chissà che vogliono quegli stupidi dei Lupi del Sud, sono davvero curioso.
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Emily's POV
Stiamo finalmente circondando il branco di cervi. Sono una decina. Li abbiamo fatti separare dagli altri e li stiamo spingendo verso il villaggio. Do un'occhiata veloce a Maya, di fianco a me. Sono in perfetto allineamento. Dal capo-branco parte un ululato, che ci dice che possiamo attaccare. Uno dopo l'altro i cervi vengono abbattuti. Per la vittoria iniziamo ad ululare. Lasciamo tre lupi a bada del carico e torniamo all'accampamento per entrare nei box e trasformarci. Da umani, torniamo dai cervi ed iniziamo a trasportarli e a caricarli sopra i camioncini. "E' stato veramente divertente!" esclama Maya, la novizia. Sorrido. So che effetto fa la prima volta, ed è una bellissima sensazione. Finito di caricare i cervi, smontiamo il campo. Io infine mi trasformo in lupo, per seguire i camioncini correndo, ho troppa adrenalina per stare ferma. Anche altri si trasformano come me, e, correndo, iniziamo a giochicchiare.
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Alex's POV
Ci hanno avvertiti che i lupi cacciatori stanno tornando e io sono in ansia. Non so bene il perché, ma sono talmente tanto ansioso che potrei perfino correre per tutto il continente. Siamo tutti qui all'ingresso del villaggio. C'è chi è da solo, chi con dei bambini, o chi vuole solo curiosare. Si iniziano a sentire il rumore di motori, ma i primi ad arrivare sono alcuni lupi. E tra quei lupi la riconosco. Con quel pelo bianco/albino e quegli occhi color ambra, che sono così distanti dai suoi occhi normali. Il suo sguardo si punta subito verso di me, come se avvertisse dove sono. Mi si avvicina e io mi accovaccio per essere alla sua altezza. Leggo nei suoi occhi tanta felicità. "Sei felice eh?" chiedo accarezzandole la testa. Lei  fa una piroetta sul posto saltellando. Non faccio a meno di sorridere. "Dai vai a cambiarti" le dico rialzandomi. Lei va verso i box. Mi chiedo se abbia sentito la mia mancanza come io ho sentito la sua. La vedo uscire dal box e venirmi incontro. Ha le occhiaie, e il viso stanco. "Vuoi andare a casa?" le chiedo. Lei annuisce ed iniziamo a camminare, ma una voce ci ferma. "E a me non mi saluti?" chiede Ivan a Emily. Lei si accorge di lui, fa uno piccolo scatto e lo va ad abbracciare. Sento una gelosia immane che mi assale. Inizio a ringhiare, ma Emily fa finta di niente. Dopo un altro po' si staccano e si salutano facendo scontrare i loro nasi. Emily poi mi affianca e andiamo verso casa sua. "Mi accetterai mai come tuo compagno?" chiedo guardandola. "Cosa?" chiede lei spiazzata. "Quando ci siamo 'conosciuti' mi hai detto che non saresti mai stata la mia compagna, lo pensi ancora?" mi spiego meglio. "E' complicato Alex." risponde semplicemente lei. Nei suoi occhi vedo che sta combattendo una guerra interna molto grande, e anche molta confusione. Arrivati a casa sua le do la buonanotte e me ne torno a casa. Appena entrato noto mio padre seduto su una poltrona a leggere. "L'hai convinta a dirti di sì?" mi chiede alzando gli occhi dal libro. "Ci sto lavorando" rispondo prima di salire le scale. A saperla al sicuro mi farà dormire sicuramente più tranquillo.
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Emily's POV
Quella domanda era stata come una bomba sganciata su un mare calmo. Non sapevo che rispondere. Sapevo che non avrei mai, e dico mai, potuto allontanarmi da lui, o rifiutarlo come compagno, ma volevo godermi il più possibile questa mia libertà. E anche la sicurezza di non essere tradita. Chi mi può dire che se acconsento ad essere la sua compagna lui non mi tradirà mai? La sua fama lo precede. Ma io non so proprio che fare, e come.