24.

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"Mi annoio uffa!" esclama Maya chiudendo la rivista che stava leggendo. Mi giro verso di lei. I capelli lisci e rossi le contornano il viso, mentre gli occhi marrone caldo mi osservano divertiti. "E cosa vorresti fare?" chiedo sapendo già che tirerà fuori un'idea assurda. "Potremmo fare un giro in città, o andare a fare un giro in città..." dice iniziando a rotolare per il mio povero letto. "Accetto la proposta del giro in città" dico annuendo. Lei inizia a battere le mani felice e salta in piedi velocemente. Mi alzo pure io, ma non con la sua gioia. Scrivo un messaggio a mio padre e ci dirigiamo alla porta. La apro e faccio per passare quando noto Ivan con il pugno alzato pronto per bussare. "Quando si dice tempismo perfetto" scherza lui abbracciandomi. Saluta poi con un cenno Maya. "Dove andavate belle ragazzuole?" chiede mettendo le mani in tasca. "Andavamo a fare un giro in città" risponde Maya. "Perfetto" commenta. Iniziamo a camminare parlando del più e del meno. "Iv quelle ragazze ti stanno mangiando con gli occhi" commento indicando con la testa un gruppo di ragazze. "Se i loro sguardi potessero consumare ora parleremo con della polvere" mi dà ragione Maya. Ivan arrossisce ridendo ai nostri commenti, e la cosa non fa che aumentare il nostro divertimento. Entriamo subito dopo in un negozio.
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Sono sfatta. Ho le braccia e i piedi che mi fanno male. Finalmente Maya ha acconsentito a tornare a casa mia e quasi non ho urlato dalla gioia. Passo ad Ivan le buste mentre cerco le chiavi di casa. Apro la porta e ci dirigiamo in camera mia. Arrivati, notiamo subito qualcosa sul mio letto. Maya mi guarda curiosa e divertita mentre Ivan alza gli occhi al cielo. Molliamo subito le buste e ci avviciniamo. Prendo il bigliettino dal letto e lo leggo ad alta voce:

"Emily,
Stasera vorrei cenare con te e chiarire una volta per tutte. Ti prego dammi una chance... Ti passo a prendere alle 8.

Alex''

Guardo i due al mio fianco. "Che è quello sguardo? Certo che devi dargli una chance!!" esclama Maya andando fuori di testa per la contentezza. Poi guarda l'ora e impallidisce. "Oh mio Dio... manca solo un'ora!! Su su veloce vai a farti una doccia!!" esclama pimpante mentre inizia a spingermi. In tutta risposta guardo verso Ivan in cerca di aiuto, ma lui si limita a ridere. Entro nel bagno e mi fiondo dentro la doccia mi lavo al volo i capelli e facendo un turbante esco dalla stanza arrivo in camera mia. Noto un vestito sopra il mio letto ha la gonna bianca vaporosa mentre il busto e nero e lascia scoperte le spalle allacciandosi dietro il mio collo. Passo una mano sopra la gonna e resto meravigliata dalla bellezza di questo vestito. Lo indosso per poi scendere al piano di sotto. Gli altri due sono seduti sul divano a guardare la TV, ma si girano subito appena mi sentono arrivare. "Ce l'hai fatta finalmente" commenta Maya. "Ti sta benissimo quel vestito e ora passiamo al trucco." dice trascinandomi di nuovo di sopra. Sento dal di sotto Ivan ridere. Maya inizia a truccarmi e la sento canticchiare il motivo di Believer, degli Imagine Dragons. Poi passa ad asciugarmi i capelli. Alla fine riesce a finire in tempo. Do un'occhiata allo specchio e quasi non mi riconosco. "Wow" esclamo passando una mano tra i miei capelli."Lo so sono bravissima" dice ridendo. Mi accompagna di sotto. Ivan al rumore dei miei tacchi si gira e appena mi vede sorride. "Se fossi la mia compagna ti prenderei su questo divano" commenta lui. Arrossisco violentemente prima di urlare: "Ivan!". Suonano subito dopo alla porta e, con le mani un po' sudaticce, la apro. Alex mi si presenta davanti vestito in modo impeccabile. Vestito così è ancora più sexy. Mi guarda dall'alto in basso deglutendo. "Emily sei la ragazza più bella che abbia mai visto" commenta lui avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulla guancia. "Ciao anche a voi due" esclama poi puntando gli occhi dietro la mia schiena. Mi giro e li vedo sbirciare da dietro il muro della cucina. Maya ed Ivan escono alzando le mani in aria. "Se vogliamo andare principessa" mi dice Alex subito dopo riportando la mia attenzione su di lui, infatti mi porge un braccio e io, aggrappandomi ad esso, lo seguo.

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