Le nostre dita sono intrecciate e i nostri fiati si mescolano nell'aria. Arriviamo finalmente alla villa di Alex e inizio a sentirmi più imbarazzata che altro. "Non devi essere imbarazzata" sussurra lui al mio orecchio. Deve averlo capito dal fatto che mi sono fermata nel mezzo del giardino. "Lo noteranno subito Alex! E, oh mio Dio, sarà così strano perché tua mamma inizierà a fare domande come al solito" rifletto ad alta voce. Lui sorride scuotendo la testa. Si avvicina di più a me e mi lascia un bacio sulle labbra. "Ci sarò io non preoccuparti" mi rincuora lui ma ho la sensazione che non mi aiuterà affatto. Annuisco ancora titubante mentre arriviamo alla porta della casa. Entriamo e subito veniamo braccati da Cassie e suo marito. "OH MIO DIO NON CI POSSO CREDERE!!" esclama Cassie venendo ad abbracciarmi tutta felice. "John avevi ragione, come sempre" dichiara poi. L'Alpha sorride. "Ti ha fatto male? È stato delicato o ha fatto il rude come sempre? Avete anche consumato il vostro legame?" mi tartassa Cassie di domande e più va avanti, più arrossisco per l'imbarazzo. Alex mi salva dicendo che sono stanca e che sarebbe meglio andare a riposare. Entriamo in camera e mi appoggio sul letto. Prendo in mano il mio telefono e me lo rigiro tra le dita. "Alex" richiamo la sua attenzione che al momento è dedicata all'armadio. Mi fa un verso per farmi capire che mi ascolta. "Io vorrei andare a dormire a casa mia stasera" dico e lui annuisce dicendo:"Okay, lasciami preparare". "No hai frainteso. Dicevo da sola" appena le mie parole finiscono di uscire dalla mi bocca lui si gira di scatto verso di me con gli occhi sbarrati. "È importantissimo per me. Tutto questo mi sembra strano, questa camera, il marchio, noi. Voglio solo un po' di familiarità" dico giochicchiando con le punte dei miei piedi. Lo sento inspirare rumorosamente. "Va bene, vai" sussurra lui. La mia testa scatta nella sua direzione incredula. Non pensavo che avrebbe accettato così facilmente. Mi alzo e lo vado ad abbracciare.
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Ed eccomi qui, davanti la porta della casa nella quale sono nata. Faccio entrare la chiave nella serratura ed entro. Tutto è così buio e silenzioso, eppure non è tardi. Ecco che la luce in camera di mio babbo si accende e la sua figura spunta in controluce. "Emily?" sussurra e suona come una domanda. "È successo qualcosa?" chiede preoccupato venendo verso di me. Appena è abbastanza vicino scopro il marchio che era coperto da una semplice maglietta. I suoi occhi sgranano alla vista e mi raggiunge in due secondi. "La mia piccola è diventata donna!" esclama tra le lacrime. Ho visto pochissime volte mio padre piangere, e vederlo mi fa uno strano effetto. Entrambi finiamo in un abbraccio umidiccio per le lacrime. "Babbo ho tanta paura di quel che succederà" ammetto contro la sua spalla. "Bimba mia lasciati guidare dalla buona persona che è dentro di te, se la Dea della Luna ti ha fatta finire Luna ci sarà un motivo" mi risponde lui. Lo stringo più forte a me. "Vai a letto e chiama Ivan e Maya, so che ne hai bisogno più di ogni altra cosa" mi dice rilasciandomi un bacio sulla fronte. Annuisco e sorrido come una scema, ringraziando mio babbo per conoscermi così tanto. Salgo le scale ed entro in camera mia. Mando un SOS per messaggio a Ivan e a Maya e apro la finestra stendendomi sul letto. Mi è mancato tutto questo, la mia enorme finestra, il mio letto, la mia casa. Due mani spuntano dalla finestra prima della persona a cui appartengono. Maya. Si avvicina a me e mi abbraccia. Non passa molto che entra dalla finestra pure Ivan. Si siedono sul mio letto con le gambe incrociate e mi guardano in attesa. La cosa si sta facendo imbarazzante e Ivan mi capisce al volo. "E' successo qualcosa con Alex vero? Se ti ha ferita un'altra volta giuro che gli spacco la faccia" dice iniziando ad alterarsi. Li guardo tutti e due e poi sospiro. Mi scosto la maglietta e vedo tutti e due sgranare gli occhi. "Oddio Em! Sono così contenta per te!!" esclama Maya buttandomi le braccia al collo. "Avete già parlato tramite... sai il collegamento" chiede Ivan con le sopracciglia alzate. "Solo lui, io non ho idea di come fare" rispondo. "E non te l'ha nemmeno spiegato eh?" commenta lui sarcastico. "Comunque mi hanno detto che bisogna tipo immaginarsi la persona nella propria testa e parlarle nella testa. Devi immaginarla chiaramente, poi il resto verrà da sé" mi spiega lui. "Dai provaci" mi sprona Maya. Chiudo gli occhi e mi concentro su Alex. 'Alex?' chiedo sentendomi una stupida. "Non ti stai concentrando abbastanza" mi rimprovera Ivan. Gli lancio un'occhiataccia e riprovo. Mi concentro sui suoi occhi verdi, il suo sorriso smagliante e i suoi capelli neri pece. Me lo immagino qui davanti a me. 'Buonanotte' dico decisa. 'Buonanotte piccola' mi risponde e lo posso immaginare sorridere.
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We are one
Kurt AdamMi giro indietro. Mi stanno ancora inseguendo, anzi, sono ancora più vicini. Inciampo e so che per me non c'è scampo. Maledetti lupi del Sud, penso. Mi accerchiano e uno si avvicina con un bastone di legno. 'Ti amo' penso attraverso il collegamento...