15.

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"Emily alzati o fai tardi dai ragazzi!" mi urla mio padre dal piano di sotto. Mi rigiro nel letto sbuffando. Sfortunatamente, girandomi, colpisco con forza  il gomito contro lo spigolo del comodino. Un forte dolore si estende per il mio braccio. Urlo dal dolore con le lacrime agli occhi. Bel risveglio, veramente.
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Alex's POV
Mi sveglio di soprassalto con una stranissima sensazione. E' come qualcosa che stringe appena sotto il cuore. Poi realizzo che Emily si deve essere fatta male, e dall'intensità deve essere un grande male. Schizzo fuori dal letto, infilo alla velocità della luce pantaloni e t-shirt e schizzo fuori da camera mia. Inizio a correre come non ho mai fatto prima. E se è ferita? E se sta morendo dissanguata? Varie scene mi si presentano in testa e cerco di scacciarle. Sono davanti casa sua e la sento urlare di dolore. Spalanco la porta d'ingresso, fortunatamente aperta, esalgo le scale due gradini alla volta. Lei è seduta sul letto e suo padre è di fianco a lei. Le sta guardando il braccio mentre lei fa smorfie di dolore. "Che caspita ci fai tu qui?!" esclama lei poi vedendomi. "Ho sentito che ti sei fatta molto male e ho temuto per la tua vita" rispondo mentre gli occhi di suo padre scattano verso di me. "Ho solo sbattuto un gomito nel comodino, mica è scoppiata una bomba a casa mia" commenta lei ironica. "Bisogna portarla in ospedale." dice poi suo padre. "La porto io" mi offro subito. Lui annuisce ed esce dalla stanza. "Vai fuori che mi vesto" mi ordina lei. "Non sembravi così timida di svestirti davanti a me la sera in cui abbiamo guardato l'horror." le faccio notare facendole poi l'occhiolino. Lei in tutta risposta mi tira una ciabatta. Me ne vado di sotto ridendo. "Frappè al cioccolato" mi dice suo padre. "Cosa?" chiedo spiazzato. "Le piace il frappè al cioccolato" ripete lui. Lo ringrazio per l'informazione. "Alex" mi chiama la mia fanciulla dal di sopra. Arrivo da lei e vedo che indossa solo metà maglietta. "Mi potresti aiutare a mettermela che non riesco a muovere il braccio?" mi chiede. Io mi avvicino e lentamente, con precisione millimetrica, e ovviamente attento a non farle male, le faccio passare il braccio dalla manica. Fatto quello, ci dirigiamo verso la mia macchina. L'ospedale è a 10 minuti dal villaggio, e si possono trovare anche gli umani. Sulla mia macchina la vedo guardare fuori dal finestrino, con lo sguardo assente. Mi fermo poi davanti alla porta dell'ospedale. "Non scendi te?" chiede. "Devo prima compiere una commissione" rispondo. Vedo un velo di tristezza e di delusione passarle davanti agli occhi. Non dice niente ma sbatte lo sportello. Okay in realtà lo scaglia contro l'auto, e per un momento penso me l'abbia rotto. Inizio a guidare verso il caffè più vicino.
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Emily's POV
Non ci credo che Alex mi abbia scaricata in ospedale così. Il mio cuore ha fatto un balzo quando l'ho visto sulla soglia della porta di camera mia, ma ora si è comportato da emerito stronzo. Entro in ospedale e vengo placcata da un'infermiera. "Come posso aiutarla?" mi chiede con la voce più stridula che io abbia mai sentito. E' truccata tantissimo e ha i l'uniforme molto più attillata di quel che dovrebbe essere. "Mi sono fatta male al braccio" dico indicandoglielo. Lei annuisce con troppa felicità e mi inizia a fare compilare un modulo. Poi mi porta in una stanza e mi dice di aspettare il medico di turno lì. Lei però va e viene con l'intermittenza di un minuto dicendo di dover mettere a posto la roba.
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Alex's POV
Con due frappè in mano entro in ospedale. Mi avvicino al bancone e chiedo informazioni alla signora dietro quello. Mi dice che hanno portato Emily nella stanza numero 65. Mi avvicino alla stanza ed entro senza bussare. Trovo Emily che sta guardando di merda un'infermiera, anzi una zoccola, che appena mi vede gonfia il petto per impressionarmi. Mi inizia a guardare nel modo 'Io, te in un enorme letto'. Sento Emily iniziare a ringhiare contro la tipa. All'improvviso però smette e, alzandosi dal lettino, viene verso di me. Con il braccio buono, mi prende la maglietta e mi fa abbassare in modo da far incontrare le nostre labbra in un modo molto eccitante. L'infermiera, stizzita ed irritata, esce dalla porta. Guardo Emily super divertito. "No comment" dice lei. Le porgo il frappè. "A che gusto è?" chiede curiosa. "Cioccolato, il tuo preferito."

Questa settimana carico due capitoli, per scusarmi del ritardo della settimana scorsa...

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