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Sbuffo per la quarantesima volta perché non riesco a chiudermi il vestito. "Alex" lo chiamo. Lo vedo subito dopo spuntare alla porta. "Sì?" chiede appoggiandosi allo stipite di quell'ultima. "Non riesco a chiudermi il vestito" dico girandomi verso lo specchio. Lui sospira divertito per poi venire verso di me. Mi scosta i capelli su una spalla per poi iniziare a chiudere la zip. Rabbrividisco un attimo. "Hai le mani gelide" lo informo ridendo. Finalmente riesce a chiudere il vestito e poi si ferma a guardarmi dallo specchio. "Sei bellissima" dice mentre i suoi occhi luccicano di lussuria. Sorrido di più al suo complimento. "Grazie. Neanche tu sei malaccio" dico girandomi e mettendogli a posto la cravatta. Tira fuori qualcosa dalla sua tasca, una scatoletta nera. Me la porge e io la prendo con le mani tremanti e con la curiosità alle stelle. La apro e trovo una bellissima collana. Mi rigiro verso lo specchio mentre me la mette e ci guardo. Io con i capelli lisci per una volta, il vestito blu scuro lungo con uno spacco sulla gamba destra. Poi lo guardo. Vestito in smoking toglie il fiato e ha i capelli sempre un po' spettinati. Lo smoking gli mette in risalto gli occhi verde foresta, i quali mi stanno guardando intensamente. "Dobbiamo andare" dice andando verso la porta. Mi limito ad annuire lo seguo mettendo una mano intorno al suo braccio. "Sei agitato?" chiedo mentre andiamo verso il garage. Apre la portiera di una Porsche e mi fa salire. "Un po', sai, non tutti i giorni si diventa Alpha". Sorrido a questo suo modo di spezzare l'ansia. "Vedrai che andrai benissimo" gli dico cercando di incoraggiarlo. Si limita ad annuire mentre andiamo verso luogo dell'evento. Suo babbo ieri l'ha chiamato in ufficio comunicandogli che stasera, a questa cena di villaggio, darà le sue dimissioni da Alpha passando ad Alex il comando. Alex non ha dormito stanotte. Lo so perché sentivo la sua agitazione, e soprattutto lo sentivo rigirarsi nel letto. Sarà un momento importante per Alex, comunque, e voglio stargli vicino il più possibile. Vediamo in lontananza il posto in cui faranno la cerimonia e vedo Alex stringere forte il volante, tanto da far sbiancare le nocche. Allungo una mano e l'appoggio sul suo braccio. Lui mi lancia un'occhiata veloce mentre lo sento rilasciare la tensione. Sto sperando il meglio per lui, perché so che all'inizio sarà difficile visto il suo comportamento precedente. Alex parcheggia e scendiamo. Un attimo prima di entrare lo raggiungo dall'altra parte della macchina e lo costringo a guardarmi mettendogli le mani intorno alla testa. "Sarai fantastico, e io sarò sempre al tuo fianco non ti preoccupare" gli dico facendo scontrare i nostri occhi. Mi stringe in un'abbraccio bisognoso. Entriamo poi nel tendone dove sono stati disposti i tavoli per tutta la città. Subito io e Alex siamo al centro dell'attenzione e ci iniziano a salutare. Per tutto il tempo gli ho stretto la mano fino a che l'Alpha non richiama l'attenzione. È posto su un palco improvvisato e non ha nessun microfono con sé, ma effettivamente non gli serve perché cala un silenzio di tomba. "Buonasera a tutti. Come al solito è arrivata l'ora di uno delle nostre cene di villaggio, ma il motivo è anche un altro. Sto iniziando ad avere una certa età anche io e penso che abbiate già capito dove io voglia andare a parare. Eh sì, stasera, decido di lasciare il mio posto di Alpha a mio figlio Alex." dice facendo poi un cenno ad Alex di andare vicino a lui. Alex si gira velocemente verso di me e mi lancia un'occhiata piena di stress. 'Tranquillo, sono qui' dico tramite il collegamento. Affianca suo padre e fa passare lo sguardo fra la folla. "Penso sia la cosa più giusta da fare in questo momento e spero voi possiate capire. Lui è giovane e ha la mente più elastica, si adatta subito alle strategie e ne inventa di nuove, mentre io faccio ancora fatica a capire come usare i nuovi cellulari. Spero non la prendiate molto male e ci tenevo a dirvelo in una veste meno ufficiale del solito, se così possiamo dire" dice l'Alpha mentre Alex si abbassa inginocchiandosi. "Io John Harris passo il comando a Alexander Harris" dice solennemente l'Alpha mentre avviene una cosa stranissima. È come se il potere si sia spostato dal padre di Alex ad Alex stesso, non so proprio come definire questa sensazione. Alex si rialza e posso sentire da qui il potere che emana. L'ex-Alpha scende dal palchetto lasciando Alex nel mezzo dell'attenzione. "Ehm" inizia parecchio imbarazzato. "Prima di tutto vorrei presentarvi la vostra nuova Luna, Emily" dice lanciandomi uno sguardo troppo significativo. Lo affianco velocemente e faccio intrecciare le nostre dita in segno di incoraggiamento. "Allora. So che in passato sono stato un ragazzino veramente irresponsabile e ne sono più che consapevole. Invece di comprendere quanta ha importanza il branco non ho fatto altro che disseminare paura tra i più giovani. Non mi rendevo conto che se dai a qualcuno amore e fiducia questa ti tornerà indietro, soprattutto in una famiglia così grande come la nostra. Non so come voi possiate mai perdonarmi ma cercherò di riguadagnare la vostra fiducia un pezzo alla volta. Non sarò magari l'Alpha più grande o il più potente della nostra storia ma posso diventare un buon Alpha, soprattutto grazie all'aiuto di Emily, la quale mi ha insegnato più di quel che riuscirò mai ad ammettere". Il discorso di Alex ha stupito molti dei presenti e si leva un applauso caloroso. Alex si gira verso di me tutto sorridente e si avvicina per darmi un bacio dolce sulle labbra.
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Delle note di un lento iniziano a risuonare nell'aria e Alex si alza dal suo posto porgendomi poi la mano. Imbarazzata la prendo e iniziamo a ballare. Le sue mani sui miei fianchi. Le mie sui suoi capelli. Le nostri fronti attaccate e i nostri occhi legati insieme. I nostri respiri diventano uno. "Sei stato bravissimo prima" sussurro. "Se non ci fossi stata tu non ci sarei riuscito, sei la mia salvezza" sussurra lui di rimando. Mi imbarazzo ancora di più e sono sicura di essere arrossita. "Non dire così, lo sappiamo tutti e due che te la saresti cavata comunque" ribatto io. Lui mi guarda divertito prima di commentare: "Stai per caso discutendo le parole del tuo Alpha?". "Oh questo è poco ma sicuro. Io ovviamente posso tenergli testa e magari farlo piegare al mio volere" puntualizzo io con un sorriso sulle labbra. "Su questo hai pienamente ragione, farei di tutto per te, per vederti felice." sospira lui ammettendo la verità. I nostri occhi si scontrano e iniziamo a ridacchiare.

Ecco finalmente la parte che non riuscivo a finire.

Spero vi sia piaciuta e in tal caso lasciate una stellina e un commento per farmi sapere che ne pensate.

Baci, Asia

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