20.

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Mi sveglio sudata dall'ennesimo incubo, ma questa volta non trovo nessuno vicino a me nel letto. "Alex!" urlo. "ALEX!" urlo di nuovo in preda al panico. "Sono qui. Stai tranquilla" dice lui iniziando a fare le scale. Faccio un sospiro di sollievo appena lo vedo arrivare. "Ancora lo stesso incubo?" chiede. "Sì" rispondo. Appena è abbastanza vicino mi aggrappo a lui e lo tiro giù con me. "Mi hai fatto venire un colpo" dico per poi sentire il brontolio della mia pancia. "Hai fame?" chiede lui sorridendo. Mi godo il suo splendido sorriso per poi annuire leggermente. Lui si tira su tirandomi su con lui. Iniziamo a scendere le scale e quando arriviamo giù noto tre cose che non dovrebbero esserci sulla tavola: una teglia di biscotti, un frappè al cioccolato e un pacco. Guardo in direzione di Alex e vedo che mi sta sorridendo, appoggiato al muro delle scale. Mi avvicino al tavolo e mi siedo su una sedia. Prendo subito il frappè al cioccolato, il mio preferito, e solo per quello mi sento un po' meglio. Poi guardo i biscotti, che hanno un aspetto familiare ma non mi ricordo in cosa, ne prendo uno e lo assaggio. Spalanco gli occhi dallo stupore e mi giro subito verso Alex. "Ma sono quelli che faceva mia mamma!!!" esclamo. "Pensavo che la ricetta fosse andata perduta" dico iniziando ad urlare e a saltare dalla gioia. Poi vado ad abbracciarlo. "Mia mamma ha la ricetta" risponde lui abbracciandomi di rimando. Un sorriso spunta sul mio volto e penso che questa sia un giorno bellissimo per questo. Torno al tavolo e me ne metto tre in bocca in una volta. Alex inizia a ridere e alla mia occhiata interrogativa lui dice: "Hai le guance che si sono gonfiate come quelli degli scoiattoli". Inizia a ridere di nuovo e questa volta inizio a ridere anche io, appena ho ingoiato i tre biscotti. Poi guardo il pacco e lo guardo con circospetto. Poi però la curiosità ha la meglio. Lo apro e trovo il maglione di ieri sera, ma non proprio quel maglione, ma un maglione nuovo. "Non dovevi farlo" esclamo girandomi verso Alex, il quale è ancora appoggiato alle scale. "E invece sì" risponde semplicemente facendo spallucce. "Hai qualche programma per oggi?" chiedo finendo il frappè. "Dobbiamo andare a casa mia perché  dobbiamo parlare con mio babbo, poi penso nient'altro" risponde lui. Annuisco semplicemente.
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Siamo appena arrivati a casa sua e lui entra senza bussare. Entro anche io e mi guardo intorno non sembra esserci nessuno, ma appena finisco di formulare questa frase nella mia mente, ecco che spunta suo padre. Fa per dire qualcosa, ma appena mi vede mi guarda con uno sguardo di tristezza. "Parliamo nel mio studio" dice solamente. Con lui entriamo nel suo studio e ci sediamo sulle sedie davanti alla sua scrivania mentre lui va a sedersi nel suo posto. "Adam e Casey mi hanno detto che cosa è successo ieri sera e mi dispiace tanto. Non sarebbe dovuto accadere. Ho già informato il capo del battaglione di quell'essere e diciamo che non lo rivedremo mai più. Poi volevo parlarvi anche di un'altra cosa: sto diventando vecchio, per così dire, per il mio ruolo. Quindi Alex tra un po' ti passerò il comando. Ovviamente ti aiuterò in questa guerra ma diventerai presto te il nuovo Alpha e spero che Emily ti appoggerà in questo. So che voi due non andate ancora d'accordo ma lasciamo che il tempo scorra. In più vorrei che Emily prendessi delle lezioni per combattere corpo a corpo da umani, non si sa mai che ricapiti una cosa del genere. E voglio che tu sia preparata a  qualsiasi cosa." dice. Mi limito solo ad annuire.  Non posso discutere con lui sarebbe da pazzi quindi chiedo: "Quando devo iniziare?". "Anche oggi. L'essenziale è che tu sia forte prima dello scoppio di questa guerra" mi risponde. Faccio un cenno di assenso e mi congedo dai due uomini. Inizio ad andare verso la palestra. Sarà dura ma ce la posso fare.
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Alex's POV
La vedo uscire dalla stanza e, appena la porta si richiude, torno a guardare mio padre. "Alex è importante che quando salirai come Alpha tu abbia già la tua Luna. Ma questo evidentemente non te lo devo dire" commenta mio padre allacciando le mani dietro alla testa. "Non ci posso fare niente se lei non mi vuole" commento io iniziando ad arrabbiarmi. "Alex lei ti vuole, ma non così. Non vuole qualcuno che si arrabbi per ogni minima cosa, soprattutto se usa la violenza su di lei. Quindi consiglierei anche te ne andare a fare qualche cosa, come box, per scaricare la tensione. Poi il resto verrà da sé, fidati. Anche tua mamma all'inizio era così. E io ero un po' come te. Adesso abbiamo un figlio e siamo uniti come famiglia. Non perdere la speranza, ma assolutamente devi convincerla a darti la possibilità di essere suo compagno." dice lui come discorso. Mi limito annuire e poi esco dallo studio. Le immagini di lei nuda e di quel tizio continuano a rimbombarmi nella testa e forse è meglio che vada a rilassarmi e a togliere tutta questa rabbia repressa.

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