5.

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Mi butto dalla finestra atterrando in piedi, siccome abito al secondo piano. "Dimmi" dico avvicinandomi a lui. Mi fa cenno di addentrarci nella foresta e io titubante lo seguo. Arriviamo, dopo un bel po' di cammino in silenzio, vicino ad un dirupo, dove c'è pure una panchina. Lui si siede lì e mi invita con lo sguardo a fare lo stesso. "Allora, devo chiederti scusa per non avertene parlato prima della cosa che abbiamo appreso nella mia stanza, non era mia intenzione offenderti" inizia a dire lui. "Non mi sono offesa" rivelo, ma mi zittisco dopo una sua severa occhiata. "Dovevamo parlarne subito, e io non ho avuto il coraggio, pensavo non fosse niente, uno sbaglio. Ma dopo che te ne sei andata e mio babbo mi ha chiamato da parte, ho capito che quello che avevamo avuto era il bond" continua a spiegare lui guardando la mezza luna. "Sinceramente non mi aspettavo una come te.." dice, come se stesse dicendo che si aspettava una torta invece di un muffin. "Scusa?" chiedo urlando "Come ti permetti di dire così?" continuo schizzando in piedi. Sono tentata di tirargli uno schiaffo ma mi limito a girarmi per andare via. Lui mi afferra il polso e mi fa girare violentemente verso di lui. Lo sento stringere troppo la presa. 
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Alex's POV
"Come ti permetti di urlarmi contro così? Io che sono il tuo prossimo compagno e il tuo prossimo Alpha?" le urlo davanti alla faccia. "Alex, cazzo, mi stai facendo male." dice impaurita. Le vedo una scintilla di dolore attraversarle gli occhi colore blu scuro. Solo ora mi accorgo di stringerle troppo il braccio. La lascio e le dico: "Scusami non volevo ferirti, non era mia intenzione". Ma lei non mi ascolta e urla delle parole che volano come coltelli verso di me, prima di correre via, ovvero: "Non voglio essere la tua compagna, né ora, né mai".

Sono appena arrivato a casa furente come non mai. Apro la porta della mia camera e la sbatto subito dopo. Dovevo convincerla ad essere la mia compagna, non ottenere l'effetto contrario. "CAZZO!" urlo dando un pugno al muro, così tanto forte che faccio un leggero buco e una mano spezzata. Guaisco e sento che, in qualche modo strano, ha sentito anche Emily il mio dolore. Sono un fottuto coglione, perché le ho detto che mi aspettavo una come lei? E poi le ho fatto pure male. Devo concentrare tutto me stesso per riuscire a non trasformarmi in lupo. Vedo spuntare gli artigli, ma mi fermo lì. Dio che cretino che sono. Domani cercherò di farmi perdonare. 
Da quando ti devi far perdonare, di solito eri tu a spezzare i cuori. 
Sì lo so, ma lei deve essere la mia compagna per la vita, coscienza, non devo trattarla male. Non merita la mia freddezza.

Dopo questo mini discorso con la mia coscienza mi addormento stravaccato sul letto.
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Emily's POV
Mi sveglio di soprassalto, con il mio stomaco che brontola e un insolito profumo venire dal piano di sotto. Mi vesto con la tenuta da caccia, che poi tanto toglierò, e mi faccio una treccia con i miei capelli castani. Scendo le scale e mi ritrovo la tavola imbandita, con Alex dall'altra parte. "Finalmente ti sei svegliata" dice con un sorriso. Aspé... ha appena sorriso? Lui che non sorride mai? Ma poi quanto è bello quando sorride? sembra un altro ragazzo. "Che ci fai in casa mia?" chiedo un po' inacidita. "Sono venuto a portare una colazione degna alla nostra futura compagna del prossimo Alpha." spiega facendo spallucce. "Ma questo Alex scherzoso e sorridente da dove lo hai tirato fuori?" chiedo sedendomi a tavola. Lui in tutta risposta fa spallucce. Inizio a mangiare tutta quella roba. "Comunque mi dispiace per il polso" dice prendendomelo. E' stato talmente veloce che non l'ho visto. "Non fa niente, piuttosto che è successo alla tua mano?" chiedo notando le nocche con delle ferite. Suppongo sia per quello che ieri sera io abbia sentito che lui si fosse fatto male. "Niente di che" risponde subito lui ritirando la mano. Finita la colazione esco di casa seguita a ruota da lui. "Hai intenzione di seguirmi per tutto il giorno?" chiedo infastidita. "Penso di sì" ammette lui. "Devo proteggerti in fondo" continua. "Allora mettiamo in chiaro una cosa, io non ho accettato ad essere la tua compagna quindi io sono, e rimango, libera, legata o meno" dico indispettita mentre mi dirigo verso il campo di addestramento dei cacciatori più giovani. Non vedo la sua espressione dopo il mio mini discorso, ma lo sento comunque dietro di me. Mio dio quanto è testardo.

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