11. Da solo e solo una volta.

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La funzione degli aggettivi dovrebbe essere quella di fare intendere un aspetto di qualcosa, un'emozione, un gusto a chi non l'ha provato; ma la realtà è che la giornata di oggi supera ogni umana concezione di epico, per cui usare quella parola potrebbe risultare inadeguato. Un neologismo non potrebbe migliorare la situazione, eppure sono persuaso che non esista una parola al mondo che potrebbe da sola riassumere questo giovedì; quindi spero che raccontandolo su queste pagine qualcosa di buono mi riesca, altrimenti... Beh, altrimenti mi toccherà essere contento da solo e solo per una volta.
Mycroft era qualcosa di più che "perfetto", come l'avevo sistemato io. Era proprio bello. Bello.
Gli abiti che, uno ad uno, mi erano sembrati quelli che gli donavano di più, combinati insieme facevano di lui un soggetto degno di una scultura di Canova - se solo il marmo potesse ridare anche solo l'ombra del suo portamento e della sua dignità, particolarmente sistemato come l'ho visto oggi. Hill è rimasto praticamente a bocca aperta di fronte a lui, a momenti urlava come una femminuccia mentre elogiava il mio lavoro! Siamo stati tutti il pomeriggio insieme, noi tre, come se il resto del gruppo non fosse esistito. Gli sguardi d'invidia di Arthur sono stati una delle cose più appaganti di sempre...
Se avesse senso esclamare in uno scritto, lo farei; anzi, dato che non vedo alcun motivo valido per non farlo, AH! Non sono mai stato così euforico come stasera! Ahhah!

Appena la gente ha finito di arrivare, ci siamo allontanati in gruppo dalla fontana del ritrovo e ci siamo diretti al parco, come sempre. Noi tre siamo stati in testa a tutti, abbiamo persino deciso la panchina e ci siamo seduti per primi; ma Holmes sembrava turbato da quella posizione, e così dopo poco si è alzato. Al suo posto si è messo Chris, il mio vecchio amico, che per tutto il pomeriggio era rimasto muto come un pesce e con uno sguardo vuoto rivolto al nulla.
"Greg" ha mormorato, in un momento in cui non stavo parlando con nessuno. "Il pivellino mi preoccupa... Cerca di non dimenticarti chi sono gli amici veri". Quando ha pronunciato queste parole al mio orecchio, con un tono così serio da fare paura, sono rimasto perplesso; ma ripensandoci adesso, mi è tutto chiaro. Il fare da mafioso è una sua peculiarità, ma credo proprio che quanto ha detto stia a significare che si è offeso per tutta l'attenzione che ho rivolto a Mycroft, togliendola a lui. Ma lo facevo solo perché è nuovo ed è sotto la mia protezione; certo comunque che non sono sua madre, per cui non credo che sarò più così... Devoto nello stargli accanto. È vero che Chris mi ha aiutato tante volte, è vero che è uno dei miei più cari amici e sono quasi tre giorni tutti interi che gli preferisco la compagnia di Hill e di Holmes; ma siamo un gruppo, e come un gruppo dovremmo gestire tempi e spazi. Non pensavo che potesse rivelarsi così geloso, ma una cosa è certa: se ha intenzione di continuare a comportarsi in questo modo, io e lui abbiamo chiuso. Che diamine, mica è la mia ragazza!
Tornando ad argomenti un po' più piacevoli, dopo aver passato il pomeriggio, Mycroft è salito di nuovo in motorino con me, mentre Joseph ha usato il suo ma è venuto praticamente insieme a noi. Addirittura ci ha accompagnati fin sotto casa Holmes, e là si è fermato per salutarlo - sosteneva di avere delle cose da dirmi, e quindi dopo è venuto sino al portone di questo appartamento; ma la cosa sensazionale è quanto è accaduto nel parcheggio davanti a casa di Myc, perché là ho trovato il coraggio di invitare entrambi a cenare da me, un giorno di questi; e non solo hanno accettato, ma ci siamo già dati un giorno e un'orario. Sabato mangeremo insieme e poi andremo in discoteca; e quello che mi rende più felice di tutto questo, è che Joseph (ovviamente) conosce il DJ, e ha intenzione di chiedergli di mettere quello che pare a me. A meSostiene addirittura che me lo sono meritato... E pensare che se quel giorno non avessi prestato attenzione alla faccia fiera di Holmes prima di ricevere un cazzotto, lui ed io saremmo ancora gli ultimi degli ultimi!

L'ispettore ha aggrottato le sopracciglia. Non ricordava più quel particolare, che pure ai tempi lo aveva così emozionato. La serata non era poi stata così speciale... Eppure lo aveva reso così contento!
Già, ha riflettuto stropicciandosi gli occhi, sono parecchie le situazioni e le persone che ho rimosso dalla memoria. Di certo, il suo vecchio amico Chris non era una di quelle, dato che ad allora era un agente tra i più capaci di tutto lo yard, uno dei pochi di cui si fidava davvero - e con cui, di conseguenza, cercava di collaborare preferenzialmente: eppure non riusciva a richiamare alla mente nessun avvenimento più antico di uno che risaliva a parecchi mesi dopo. Lo ricordava, comunque, così bene che nemmeno aveva bisogno di continuare a leggere; così ha chiuso il diario e l'ha riposto nel cassetto del comodino, ha spento l'abat-jour, e per addormentarsi - dato che non aveva particolarmente sonno, nonostante l'orario che si era fatto e la tutt'altro che leggera giornata di lavoro che aveva appena portato a termine - si è impegnato a ricordare, con gli occhi spalancati e fissi in un punto indefinito, utile solo ad aiutarlo ad essere trasportato altrove.
Ovviamente la situazione riguardava Mycroft, e la splendida amicizia che era nata tra loro due a discapito di tutti gli altri legami, quello con Hill escluso: senza nemmeno che potesse accorgersene, gli angoli bui del suo monolocale vuoto hanno assunto forme un po' meno incerte, i riflessi sulle pareti sono diventati raggi di sole, e Greg si è ritrovato ad essere in classe, con trent'anni di meno sulle spalle, di fronte al professore di diritto che quel giorno aveva insistito perché si trattenesse un momento in più dopo le lezioni a parlare con lui. Era una questione stupida, e gli stava rubando tempo prezioso; ma quello era il coordinatore e non poteva sfuggirgli. Poco male; sarebbe stato Mycroft ad attendere lui davanti al cancello invece che il contrario, che poi era come facevano di solito. Senza troppo ascoltare il docente, quindi, l'alto studente gli è rimasto di fronte battendo il piede a terra e rivolgendo tutta la sua attenzione al paesaggio fuori dalla finestra; ha risposto distrattamente finché non ha visto appostarsi il suo amico, e solo a quel punto ha iniziato a prestare un filo di attenzione al discorso.

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