Diario del Cacciatore - Giorno 16

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Rapito...

Durante una perlustrazione in zona Cathedral Ward è accaduta una cosa insolita. Più insolita del solito. Mi sono imbattuto in un tale con un sacco insanguinato sulle spalle, lo utilizzava come arma.
Sulle prime ho creduto di stenderlo con poco, poi ho compreso la sua superiorità tecnica e sono caduto schiacciato dalla mia superbia. Ho ancora molto da imparare.

Nello svenire mi sono reso conto che stava accadendo qualcosa, sentivo le sue mani fredde sul mio corpo, mi afferrava per mettermi nel suo sacco, io inerme.
Vedevo il mondo scorrere attraverso il marrone del tessuto.
Mi sono risvegliato in una sorta di prigione, la porta era aperta, tutt'intorno una litania crescente e angosciante. Un coro xoro religioso.
 Sembrava di essere in un magazzino impolverato.
Per la prima volta durante il mio viaggio mi sono sentito vulberabile. Non più cacciatore ma cacciato... È una sensazione strana da descrivere.
Poi un singhiozzo di donna ha catturato la mia attenzione. Sono sceso. Era nascosta dietro ai vasi, spaventata, voleva che "l'incubo finisse..."

Non ha voluto dirmi nulla, è rimasta lì, immobile, avvolta nelle sue paure, così ho deciso di avanzare lentamente, con più calma e cura del solito.
Le stanze erano piene zeppe di insidie, sono riuscito miracolosamente ad arrivare ad una lanterna, ho sperato con tutto me stesso che fosse un sogno e... Mi sono "risvegliato" davanti all'automa.

Devo fare chiarezza su tutta questa storia...
Cose è successo?
Devo migliorarmi.

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