Diario del Cacciatore - Giorno 19

42 2 0
                                    

Il cacciatore romantico...

Il suono dei miei passi risuonava nell'eco circostante a disegnare la penombra dell'edificio ora vuoto. Toc... Toc...
Sembravano salire fino al cielo, e con loro i miei pensieri riguardo a tutto quello che era accaduto fino a quel momento. Le mie scelte. Quello che mi era successo. Quello che avevo imparato. La logica segreta dietro agli eventi che dipingevano quei luoghi. Sentivo il bisogno di rifletterci su, di far chiarezza riguardo all'origine e al significato della mia caccia.
Quel mondo tanto ostile e oscuro a volte angosciava, penso ci siano passati tutti, eppure l'affrontare continuo e senza respiro delle sue insidie mi spingeva ad andare avanti.

Era tutto così confuso...

La piaga.
La malattia.
Gli insulti.
Il sangue.
Il fuoco.
Il mio risveglio con una flebo al medesimo braccio che avevo sempre notato infetto agli altri. Oppure no...
Le parole del vecchio.
Le bestie assetate di sangue.
Gli altri cacciatori.
Un'infinità di domande e di strade percorse e da percorrere...

Voglio capire di più.

All'esterno fui colpito da un'insolito odore, come di piante e terra e... Non mi sbagliavo. Di fianco alla Grande Cattedrale vi era una grotta naturale di roccia e piante e radici tutt'intorno.
Un paesaggio inedito fino a quel momento.
Il mio lato romantico rimase estasiato da quella visione, dal verde spento di quei luoghi e dalla lontananza da ogni qualsivoglia forma di architettura studiata e costruita.
Decisi di seguire quella via.
Mi ritrovai in un bosco. Alberi giganteschi e  spogli a guardarmi dall'alto. Sul terreno piante e lapidi in quantità indistriale. Oltre a questo, tanto ma tanto piombo.

Il luogo pullulava di infetti armati di fucili e accompagnati da segugi neri del tutto differenti da quelli incontrati fin ora.
Come se quei tali fossero a conoscenza di un'armeria segreta a me sconosciuta.
Puntai tutto sull'agilità, facendomi scudo con tombe ed alberi. Cominciai a studiare la situazione e mi mossi di conseguenza. Una volta ripulita la zona da tutte le minacce, cominciai ad esplorare.

Il rumore dell'erba sotto agli scarponi mi rilassava..

Diario di un CacciatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora