Diario del Cacciatore - Giorno 42

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Vampiro...

Dopo esser salito lungo una lunga scalinata contornata da statue, in marmo scuro, raffiguranti cavalieri a cavallo, presumibilmente di altre epoche...
Sono entrato in una gigantesca sala piena zeppa delle medesime forme marmoree dell'ingresso del castello.
Era un luogo ricco, silenzioso e ricolmo di oggetti preziosi.

Un lungo tappeto rosso disegnava la via verso due scranni. C'era una donna ad attendermi, lì seduta.
Non appena le fui vicino mi chiese d'inginocchiarmi.
Era la regina dei Vilesangue.
Così compresi ancor più a fondo la storia del luogo e gli intenti della casata di Cainhurst.
Loro servivano quella donna portandole il rispetto di una Dea. Per lei depredavano il sangue degli altri cacciatori, per consegnarlo al fine di concepire il "Figlio del sangue".

Le sue parole miste a quel luogo mi affascinarono.
Mi chiese di unirsi a loro...
Erano degli eretici ma... Da quale punto di vista?
Da quello della Chiesa?
La stessa chiesa che aveva commesso tutte le atrocità viste fin ora?

Ci pensai a lungo.
Cominciavo ad avere i miei dubbi anche sulle origini del mio compito...
Ero furioso per tutta quella sofferenza... Generata da cosa, poi? Dalla fame di conoscenza?

Sembrava la prima ed unica scelta veramente libera di disegnarmi. L'unica non manovrata da nessuno.

Accettai, bevendo il suo sangue corrotto.
Adesso sarei stato un "Cacciatore di cacciatori".

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