Capitolo 10 - Limits-

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Lunedi 10.45

Siamo nello studio di registrazione già da un paio d'ore e stiamo provando Limits, la canzone nuova. Abbiamo scelto questo titolo per omaggiare Anna, la ragazza del Cobra: era il titolo di una fanfiction che gli aveva dedicato, quando ancora si conoscevano solo di vista, e così abbiamo deciso di farle una sorpresa. Ovviamente ha sentito che parlavamo della canzone e del testo, come avrà sentito gli accordi perché il Cobra suona continuamente, in ogni momento, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Però non sa né il titolo né che l'abbiamo dedicata proprio a lei. Thomas non vede l'ora di poterglielo dire, anche perché per lui mantenere un segreto è veramente un'impresa. A differenza di Ethan, che è una tomba: Poca è il confidente di tutti, nel gruppo, sia perché ha la pazienza di stare a sentire le paranoie altrui sia perché, coi suoi modi seri e pacati, dice sempre cose azzeccate e fa riflettere. A volte penso sia più maturo di me, anche se l'età direbbe il contrario ma poi scaccio questo pensiero dalla mente. Io sono Damiano. E io sono perfetto, yeah! 

Stamattina ho la voce un po' roca: maledico la sigaretta di ieri notte e l'essere stato nudo alla finestra. Se avessi avuto compagnia nel letto, non avrei avuto questo problema e sarei anche più rilassato. Continuiamo a provare la canzone, anche se la registrazione non verrà come dovrebbe, quindi probabilmente rimanderemo l'incisione del cantato principale. Uno dei tecnici che ci segue ci ha dato un suggerimento interessante e con la voce roca faccio qualche prova per una base più sexy. Il Cobra prova il suo assolo che poi sarà a metà del brano, mentre Ethan si occupa della batteria. Vic ha già inciso una parte al pianoforte: devo dire che mi piace molto quando ci sono delle sonorità diverse dal solito e quando facciamo tutto da soli. Mi sembra che poi la canzone sia nostra nel modo più completo possibile. E così poi lasciamo che prenda il volo verso chi ci ama e condivide con noi questa strada piena di sorprese.

-Ma ad Anna glielo diciamo direttamente la sera del concerto a Roma?- chiede il Cobra, mentre giochicchia con le corde della chitarra, facendo il finto indifferente. Vic scoppia a ridere- Seee seeee Cobbra, aò ma la devi finì di scassarci tutti i giorni. Te devi tenè sto segreto ebbbasta- e gli da una finta pacca sulla spalla. Lui si sistema il ciuffo e sbuffa mentre io penso che dovrò presentare la canzone al concerto e dovrò trovare le parole giuste per farlo. E speriamo che Anna sia seduta da qualche parte quando succederà altrimenti ce la perderemo, e rido.

Adoro quando i miei amici sono innamorati. Thomas ed Ethan lo sono, glielo leggi negli occhi mentre quelli inquieti siamo io e Vic. Lei ha chiuso una storia qualche mese fa, con un biondino che aveva conosciuto una sera al compleanno di una sua cara amica e non sembra intenzionata ad aprire un'altra porta. Ogni tanto fa la smorfiosa con qualcuno ma si vede che gioca, io la conosco bene. Forse ancora non è pronta a riaprirsi davvero. Io invece di porte ne ho aperte e ne apro parecchie: il problema è che da quelle stesse porte esco così velocemente da evitare il rischio che si possano richiudere, intrappolandomi dentro. Una volta non era così. Oddio, sono sempre stato uno pronto alla storiella ma ho avuto anche due grandi amori. Poi è come se la mia testa avesse deciso che non c'era più posto, che la musica poteva prendersi tutto, che doveva avere tutto. E mi sono concentrato sul gruppo, su di noi e su di me. Mi sento spesso definire egocentrico e devo dire che mi piace. Amo il mio Ego, c'è poco da fare. Ma al tempo stesso ho molte più fragilità di quanto la gente sembra pensare. Non mi spaventa un palco, non mi spaventa uno stadio pieno di gente che mi guarda e che mi ascolta. Eppure ho paura di cadere. Soffro di claustrofobia e di vertigini. Le affronto queste paure, ma mi cago addosso comunque. E ho paura anche di innamorarmi. Paura di non essere più libero, di dovermi comprimere per fare spazio a qualcuna. Amo me stesso, amo il nostro pubblico profondamente. Amo il genere umano, amo la natura, amo tutto ciò che mi circonda. Sono uno pieno di amore e di amori. E va bene così. E quando canto, come sto facendo ora, esisto solo io nel mondo. E quando la canzone prende forma e fugge dalle mie labbra per diventare carne e sangue e cuore e mente e vive una vita propria, incontrando le strade di chi la ascolta e che la renderà parte di se e della propria unicità, allora sento l'amore che scorre davvero. Questo è amore. Questa è la penetrazione più profonda a cui posso pensare. Da me a te. Da noi a voi. E' linfa vitale, dentro di me, dentro di noi e dentro voi tutti.

Ho la voce roca, ma la passione che c'è in ogni singola parola che sto cantando è totale. E sono sicuro che vi arriverà, che potrete nutrirvi di lei e ricambiare, facendomi nutrire della vostra gioia, dei momenti che accompagneranno la canzone, delle lacrime che verserete sul cuscino per un amore perduto, del bacio furtivo che darete con queste note di sottofondo in macchina. Voi vi nutrite di me ed io mi nutro di voi.

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there are no limits baby tonight

except those that mind imposes on us

so let me be your freedom now


Rockstar (This is not music /This is life/This is what i live for)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora