Capitolo 5 -Inaugurazione-

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Sabato 18.40

Il van si ferma e ci fanno scendere. Big Jimmy ci fa strada verso l'entrata secondaria del negozio dove saremo ospiti per l'inaugurazione. C'è un gruppetto di persone che ci aspetta e ci presentano i proprietari e una serie di altre persone di cui non ho capito ovviamente neanche un nome. Sorrido e dico piacere, dando la mano a tutti. In realtà mi sento un po' sfasato e decido di fumarmi subito una sigaretta prima di cominciare le danze. Ovviamente non trovo l'accendino e mentre ravano nelle tasche mi accorgo che c'è qualcuno di fronte a me che ha già la fiamma pronta.

-Grazie- dico mentre accendo. Alla prima boccata mi sento già meglio e focalizzo l'attenzione sulla donna che ho di fronte. Mi viene da sorride perché mi ricorda Brigitte Nielsen o almeno come era in qualche film trash che ricordo di aver visto da piccolo. Anche lei ha i capelli corti biondi, ossigenati ed è strizzata in un abito di pelle bianca con delle borchie dorate: la scollatura è parecchio provocante ed è difficile che lo sguardo non si soffermi proprio li.

-Piacere signor David, sono Lara- Dice porgendomi la mano. Mi aspettavo una voce profonda e con un forte accento tedesco come quella della Nielsen, mentre invece ha una voce sbarazzina, senza accenti particolari.

Ricambio la stretta di mano porgendole la mano destra, dopo aver fatto un altro tiro di sigaretta -Piacere mio- rispondo –e comunque io sono Damiano- aggiungo, cercando di sfoltire i soliti odiosi convenevoli. Lei mi sorride e io ricambio il sorriso. - Se vuole accomodarsi di qui, i suoi amici sono già entrati a prepararsi- e mi indica una porta. –Quali amici?- rispondo, strizzandole l'occhio. –Anche il mio primo amore si chiamava Lara- dico tenendo la voce bassa, per far sentire solo a lei la stronzata che ho appena detto. Ovviamente non è vero ma di solito è una mossa che funziona. E dopo aver spento la sigaretta entro nel retro del negozio.

Sabato 19.00

Il negozio è veramente figo, tutto con giochi di bianco e nero, grandissimi lampadari luccicanti, pieno di fiori rossi. Adoro i contrasti di colore e mentre mi guardo allo specchio faccio un video da pubblicare su Instagram. Ho una camicia di seta nera e un completo che mi sta da dio: giacca e pantaloni con delle rose nere su fondo bordò. Mi hanno lisciato i capelli e truccato gli occhi: mentre giro il mini video passo la lingua sulle labbra e faccio quel mio sguardo un po' così: qualcuna sbaverà stasera.

Vic viene verso di me avvolta da un vestito in stile dark lady che le sta veramente bene: coi suoi ricci biondi e la pelle di porcellana sembra una bambola rock. Ethan e il Cobra erano già pronti, di solito loro sono i primi mentre io e la princess siamo quasi sempre gli ultimi. Ci fanno sedere tutti su un divano in stile antico per scattarci qualche foto. Poi fanno alzare Ethan che per poco non inciampa in un tappeto e noi cominciamo a ridere: non si smentisce mai, anche stavolta è sceso giù direttamente da Marte! Io e Vic in primo piano seduti e dietro il Cobra e Ethan: i fotografi ci chiedono diverse pose e noi eseguiamo, lanciandoci qualche occhiata scocciata perché le sessions fotografiche dopo un po' diventano veramente noiose.

Sabato ore 20.14

Il negozio è strapieno , anche se l'inaugurazione era rigorosamente ad inviti si capisce che ci sono degli imbucati. Noi abbiamo fatto tutti i selfie che ci hanno chiesto, abbiamo stretto mani, ricevuto baci e abbracci vari. Per fortuna sono al 5 bicchiere di champagne e comincio a pensare che sia tutto bello. Vedo Vic che ha il bicchiere vuoto e cercando di dribblare un po' di persone che sembrano puntarmi, riesco a soffiare un calice pieno da l vassoio di un cameriere e glielo porto. –Grazie bella- mi fa col suo miglior sorriso sornione: come fa la gattina Vic è una meraviglia. Non fosse che per me è la sorella che non ho... Va beh sono brillo, del resto non ho mangiato nulla. C'erano degli stuzzichini ma avevo lo stomaco chiuso e poi non è facile star dietro a tutti quelli che vogliono parlarti, toccarti, farsi le foto con te e via dicendo e contemporaneamente preoccuparsi di mettere qualcosa nello stomaco.

-Vic, sto a morì de fame- le sussurro all'orecchio,scostandole i ricci. Lei si gira e mi risponde di getto – Sapessi io amooo, tra poco svengo- Ecco che ci guardiamo di nuovo come solo noi sappiamo fare: complicità assoluta. -Ma se facessimo una fuga dal retro?- sussurro mentre a lei scappa da ridere, ma cerca di contenersi perché tra i fotografi ufficiali e quelli dilettanti siamo circondati. – Ahoooo, ma te pare che possiamo sta a scappà così dal retro?? eddai Damià!!!!- mi risponde ridendo. Mi sa che pure lei ne ha bevuti parecchi di bicchieri. – Ma 'ndo stanno er Cobbra e Poca? – aggiunge Vic,guardandosi intorno e cercando tracce dei nostri amici. 

Rockstar (This is not music /This is life/This is what i live for)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora