Capitolo 19 - Concerto-

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Venerdi 9.40

Alla fine sono rimasto a dormire da Vic: abbiamo fatto le ore piccole tra chiacchiere e risate con lei e sua sorella. Sono molto legate loro due: si sono sempre volute bene e la vita, con le sue cadute, le ha unite ancora di più. Ultimamente si vedono poco, considerato che noi siamo in giro per l'Italia in continuazione, ma quando succede si sente proprio quell'aria di famiglia, che fa sentire bene chiunque la respiri. Anche il papà di Vic è un tipo simpatico e alla mano: quante volte ci ha sopportato quando gli invadevamo la casa, perché camera di Vic era la nostra sala prove. Ore ed ore a provare i pezzi, a cercare di far combaciare le idee di tutti e quattro, il balcone utilizzato come set per i primissimi video. Ci faceva recapitare le pizze, quando rimaneva fino tardi al lavoro e sapeva che noi eravamo così presi dalla musica, che ci saremmo dimenticati anche di cenare. Ci ha fatto da autista un sacco di volte, quando andavamo ai concorsi musicali: noi eravamo tutti minorenni e nessuno poteva guidare, così lui si faceva i kilometri e ci dava sempre tutto il suo supporto.

Stamattina è venuto a svegliarci e, prima di uscire, ci ha lasciato la tavola apparecchiata per la colazione. Così ci siamo goduti un caffè casalingo e i biscotti al cioccolato che prepara una signora che li aiuta in casa, di cui sa che siamo ghiotti. Io dovrei passare da casa a cambiarmi, ma alla fine decido di farmi una doccia qui e rimettermi i vestiti di ieri, tanto poi nel pomeriggio abbiamo il cambio abiti per il concerto. Ci saranno anche Tommy e DebbyJ: il nostro parrucchiere preferito e la nostra truccatrice. Li abbiamo conosciuti ai tempi di X Factor e chiediamo sempre di loro, quando possiamo scegliere a quali mani affidarci: sono di una bravura spaziale e sono pure simpatici. Sono anche divertenti perché stanno insieme da anni e litigano sempre: li abbiamo soprannominati Sandra e Raimondo, per questo loro modo di fare. Anche se a ruoli invertiti, perché Tommy è uno iper agitato, che fa sempre casino, mentre DebbyJ è una tiene alla larga le rotture di coglioni, a volte sembra un po' scontrosa ma in realtà ha un cuore tenero. Hanno adottato una splendida bimba di colore, Akilha: una cucciola di 3 anni e mezzo, con una criniera di capelli neri riccissimi. Se la portano sempre dietro quando possono e spesso giochiamo con lei, mentre i genitori si occupano di noi.

Venerdi 14.32

Prove, prove e ancora prove. Gioco col microfono spento, mentre fanno la prova delle luci: il capannone vuoto fa uno strano effetto, anche se ci sono i tecnici e gli attrezzisti in giro, oltre ad alcuni ragazzi del locale che, dopo aver sistemato delle cose, si sono seduti ad ascoltarci e ad applaudirci. Ci hanno chiesto se vogliamo mangiare qualcosa e coi ragazzi ci siamo guardati: in effetti abbiamo fame e stasera poi non avremo né tempo, né voglia di cenare: l'adrenalina pre-concerto toglie qualunque altro bisogno, se non quello impellente di salire sul palco. Così ci hanno preparato degli hamburger e scendiamo a pranzare con tutti gli altri. Beviamo a canna da una bottiglia di coca da due litri e, dopo un veloce caffè e una sigaretta, torniamo sul palco e riprendiamo. Dobbiamo provare Limits ancora un paio di volte e poi siamo a buon punto.

Venerdi 20.44

Siamo tutti pronti. Dietro le quinte noi stiamo in silenzio, mentre si sente il pubblico che comincia a riempire il capannone: il loro fare casino, gli slogan che gridano, sillabano i nostri nomi, cantano alcuni dei nostri successi. Vic è la prima ad essere pronta: ha un mini abito nero, calze a rete d'ordinanza e degli stivali di vernice spettacolari. Prima l'ho presa in giro, dicendole che li volevo mettere io, anche se non sono il mio numero! Io ho la giacca di velluto del nonno, con le catenine che scendono, pantaloni di pelle nera e stivali da motociclista. A proposito: appena avrò un attimo di tempo prenderò la patente della moto, che è sempre stato il mio sogno! Il Cobra ha una giacca a scacchi bianchi e neri di Yezael, pantaloni neri attillatissimi anni 70 e il ciuffo biondo ribelle, come sempre. Ethan ha messo una giacca con le frange tipo indiano d'America e jeans neri: Tommy gli ha fatto due trecce laterali e il resto dei capelli glieli ha lasciati sciolti. Io, sotto la giacca, sono a petto nudo e ho messo la collana d'argento anticato con le foglie, quella presa a Milano che volevo regalare a Bea, ma che poi mi sono dimenticato di darle. E nel nervosismo degli ultimi minuti prima di entrare in scena ci sto giocherellando mentre penso che ti starebbe bene, Bea, con la tua pelle chiara e i tuoi ricci rossi. Non ti ho più scritto da ieri sera, ma ti sto pensando proprio adesso, prima di liberare la mente da tutto, per dare a chi è venuto al concerto tutta la mia anima. Di la c'è il nostro pubblico, la gente che ci ama. E ci sono anche le nostre famiglie, i nostri amici. C'è il nonno nascosto dietro le tende del palco ancora chiuso. Siamo a casa. C'è un pezzo della nostra città qui fuori che vuole scatenarsi con noi.

Venerdi 21.15

Ci danno il segnale del via: è ora di aprire le danze, ora di dare vita allo show. Come sempre prima di un'esibizione , io e ragazzi ci mettiamo in cerchio e facciamo un piccolo rito scaramantico. - Spacchiamo il culo a tutti, ragazzi-dico io e poi Ethan, Vic e il Cobra salgono sul palco, in un boato generale: prendono gli strumenti e si preparano. Aspetto un paio di minuti e quando sento Vic che suona le prime note, faccio un salto e appaio sul palco anche io , cantando Chosen. Quella con cui tutto è cominciato, con cui i sogni hanno preso forma. Quella in cui parlo di me, del mio sogno e della spinta che bisogna darsi per volare. Le luci puntate su di noi mi impediscono di vedere le persone dall'altra parte, ma le sento. Sento le loro grida, il cantare le mie stesse note, con me, l'entusiasmo che hanno e che posso respirare, che invade i polmoni e la testa. Adrenalina pura, sangue che scorre saltellando nelle vene. Una volta avevo paura del palco: adesso me lo mangio. E mentre abbasso lo sguardo, con la coda dell'occhio vedo dei capelli rossi, proprio li sotto. Cerco di focalizzare e per un attimo e ti vedo, sei tu. Poi mi allontano e non ti guardo più. Stasera sono di tutti.

Rockstar (This is not music /This is life/This is what i live for)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora