Capitolo 4 - Posso abbracciarti?-

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I ragazzi mi hanno raggiunto: certo questa incursione al bar non era prevista e Big Jimmy, il capo bodyguards, non è per niente contento. Si è messo a braccia conserte davanti all'ingresso della saletta che al momento è tutta per noi. Ethan mi guarda con quell'espressione che solo lui è capace di fare: si vede che vorrebbe cazziarmi e probabilmente si sta preparando un discorso mentale, ma come al solito non proferisce parola. Il Cobra sorseggia un caffè americano e si fa un selfie, sistemandosi il ciuffo ribelle mentre Vic è seduta vicino a me e sta parlando al telefono con sua sorella, mentre beve una spremuta. Ci hanno lasciato liberi per qualche minuto: stanno cercando di tenere a bada la folla che c'è nella piazza che, dopo avermi visto fuggire in questo bar, preme per poter entrare. Sento chiamare il mio nome da voci femminili e mi viene da sorridere: adoro le fans scatenate! Mentre finisco di bere l'ennesimo caffè della giornata la vedo passare e mi scappa un nome dalle labbra: Sam! Non sono per nulla fisionomista lo ammetto e prima di riconoscere qualcuno ce ne vuole. Per di più prima che io memorizzi il tuo nome devo conoscerti proprio bene, però ho visto questa ragazza pochi minuti fa, di sopra, alla radio, come ho fatto a dimenticarmi? Tra l'altro è carina, alta, snella, non ha un filo di trucco e le lentiggini si notano ancora di più. Ha i capelli rossi a coda anche se sono ribelli e diverse ciocche sfuggono, ricadendole sul viso. Ha dei jeans neri, una maglietta a maniche corte col nome del bar e un unicorno tutto colorato. Vic ha finito la chiamata: prende la sua Fendi, infila dentro il cellulare e mi prende per mano, cercando di trascinarmi.

- Eddaje Princess facciamoci un selfie su!- E ride come una matta.

Io la guardo e non capisco: anzi in realtà credo di capire ma poi penso che non è possibile che mi stia davvero trascinando a fare un selfie con la barista. Però le dò corda, la seguo mentre lei mi porta verso il bancone dove c'è un signore un pò stempiato che sta asciugando delle tazzine e poco più in la c'è Sam, che sta sistemando dei vassoi.

Vic si dirige dritta verso di lei. -Ehi bella, ce facciamo un selfie tra Princesses?-

A me scappa da ridere e, sogghignando, mi lascio sfuggire un I love you Blonde nell'orecchio di Vic che mi strizza l'occhio. Sam sembra tra il perplesso e l'imbarazzato ma molla i vassoi, si tira indietro qualche capello ribelle e sorride.

-Ma certo- dice con un filo di voce e così Vic riprende il cellulare dalla borsa, mi spinge quasi contro Sam e si mette di fianco, facendo le prove per trovare la quadra giusta per il selfie. Intanto fuori dal bar si sentono urla pazzesche: ovviamente la nostra manovra non è passata inosservata ai fans.

-Eddaie, sorridete su. Facciamo vedere quanto siamo fregne aooo- dice Vic mentre scatta diverse volte.

Sam è vicinissima ma è come se non volesse starmi troppo vicino, quindi io resto così fermo, tra loro due e alla fine mi scappa una liguaccia: Vic si esalta. - Tropppo bbbella questa seee seee!!! La princess più princess de tutte con la lingua de fuori ce piace, mò te pubblico subito su ig- e senza lasciarci il tempo di rispondere si allontana, tornando nella saletta, dopo aver salutato con la mano la gente fuori dal bar che immediatamente ricomincia ad urlare.

Io faccio per seguirla ma poi mi giro verso Sam e le dico -Ciao, alla prossima!- sorridendo. Lei risponde un ciao non troppo convinto ma un secondo dopo si lancia verso di me e mi chiede - Posso abbracciarti ?-

Mi ha stupito: da quanto sembra timida deve aver fatto un bello sforzo per chiedermelo! Le sorrido, apro le braccia e lei mi si butta al collo. Di primo acchito resto spiazzato: non mi aspettavo questo entusiasmo, anche se da quando siamo sotto i riflettori sono stato abbracciato tante di quelle volte e in tanti di quei modi che ci potrei scrivere un trattato. Ricambio l'abbraccio e penso che questo non lo faccio proprio con tutti. Lei ha le braccia ancora al mio collo e io le stringo la vita. Non è proprio un abbraccio classico, probabilmente sembriamo due che stanno per baciarsi, anche perché Sam mi sta fissando dritto negli occhi e devo dire che i suoi sono molto belli, un verde profondo ma con molte sfumature.

Big Jimmy mi prende per un braccio e all'improvviso è come se tornassi alla realtà: sento di nuovo le urla dei fans fuori dal bar che hanno assistito alla scena, le urla di Big Jimmy che ripete che il van ci sta aspettando nel cortile, che ci dobbiamo dare una mossa e che la pausa è finita. Mi indirizza senza troppi complimenti verso la saletta e da li verso la porta aperta che affaccia su un cortile interno: i ragazzi sono già saliti sul van. Io mi fermo e dico - Datemi un minuto, devo proprio pisciare- e senza lasciare a Big Jimmy il tempo di prendermi di peso e caricarmi sul van, mi divincolo e mi infilo dietro una porta su cui c'è scritto wc.

La chiudo alle mie spalle e controllo che la serratura funzioni: Big Jimmy è capace di venire a prendermi anche qui dentro. Non era un bisogno così urgente in realtà ma quando vedo lo specchio sopra al lavandino mi rendo conto di cosa mi ha spinto ad entrare qui. Frugo nella tasca del cappotto e trovo il rossetto nero, quello che avevo al concerto ieri sera quando facevo l'angelo e con quello lascio un messaggio sullo specchio: nei film sembra più semplice, mentre nella realtà il rossetto si spezza e scrivere è complicato. "Cercami".


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Rockstar (This is not music /This is life/This is what i live for)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora