Capitolo 28 -Sexy selfie-

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Siamo tornati a Milano: domani dobbiamo girare le scene del video di Limits. Il regista è un tipo strano, pelato, dark, visionario: lo abbiamo conosciuto un paio di mesi fa, ce lo ha presentato Martha. Ci ha fatto vedere il progetto e dove vuole girare le scene e devo dire che è piaciuto un sacco a tutti. Vuole fare una storia ambientata in un ex circo, ormai fallito, ma i cui artisti, non sapendo dove andare, decidono di continuare a stare insieme, come una famiglia ed esibirsi per loro stessi. Quindi andiamo a girare in un paio di posti diversi, uno fuori dalla città, credo in un parco e uno in città, neanche tanto lontano dal nostro hotel, dove ci ha fatto vedere che è montato il telone di un circo che viene usato per spettacoli per i bambini dal comune. Siamo piuttosto emozionati, anche se non è il primo video che giriamo: però ci sembra che il progetto sia divertente e poetico al tempo stesso e quindi siamo entusiasti. Io interpreterò il domatore di leoni, Vic la ballerina equilibrista, Thomas il prestigiatore ed Ethan il clown: ovviamente quando abbiamo saputo che avevano pensato di far fare il clown a Poca siamo scoppiati tutti a ridere perché è un ruolo troppo assurdo! In realtà Ethan ci fa ridere spesso ma più per le sue uscite inconsapevoli che per l'effettiva volontà di farlo. Intanto il van ci ha lasciati davanti al solito hotel e andiamo in camera a sistemarci. Prima di cena dobbiamo andare al Forum ad Assago: Manuel ci ha mandato i biglietti per il concerto degli Afterhours e siamo felicissimi di andarci. Saremo nella tribuna vip e sarà divertente, per una volta tanto, assistere ad uno show e non farlo. Mentre saluto i ragazzi e apro la porta della mia camera mi torna in mente quando avevo fatto salire Bea, la nostra immagine riflessa nello specchio: quella sera eravamo fradici per la pioggia presa in strada e avevamo bagnato dappertutto. I ricci rossi di Bea erano tutti arruffati e lei aveva quell'espressione giocosa e divertita che mi fa tenerezza. La stanza è uguale, anche se il piano stavolta è diverso e anche il lato dove affaccia la camera: la finestra non dà sul Corso ma sull'interno, dove c'è un cortile con delle piante esotiche e qualche tavolino all'aperto, vicino all'ingresso secondario del bar. Anche il cortile me ne fa venire in mente un altro ma scaccio scocciato quel pensiero e chiudo la pesante tenda bordò, cosi da non vedere fuori. Ci hanno preparato i vestiti per stasera e il mio è appeso dietro la porta della camera, avvolto da una custodia coi pappagalli. Mi fa sorridere e decido di fotografarla col cellulare nuovo, che la Apple ha appena regalato a tutti noi ragazzi. Ne fotografo una parte e poi applico un filtro e devo dire che il risultato è divertente così decido di postare la foto subito su ig. Appena pubblicata mi scappa l'occhio sulle ultime storie e intravedo il profilo di Bea. Il primo istinto è quello di curiosare la sua storia, vedere dove è, cosa sta facendo o cosa sta pensando. Poi penso che è meglio di no, che è meglio se lascio perdere e vado a farmi la doccia che fra poco arrivano i ragazzi del trucco e parrucco. Così mi spoglio velocemente e vado in bagno. Anche qui c'è un enorme specchio che occupa quasi tutta la parete del lavandino: mi guardo riflesso e mi viene da ridere. Non è la prima volta che faccio foto nudo, celando ovviamente il troppo, e qualche volta l'ho anche postata sui social, un paio di volte anche per sbaglio. Torno a prendere l'iphone e, mentre decido dove mettermi e che posa assumere per questo sexy selfie, penso che sarebbe figo se fossi seduto sul wc. In effetti faccio una prova e lo specchio mi permette di vedere bene la prospettiva. Faccio qualche altra prova e scatto un po' di foto. C'è troppa luce così spengo la lampada centrale del bagno e tengo accesa solo la luce sopra lo specchio. C'è un po' di riflesso ma comunque mi sembra che venga meglio e il risultato mi soddisfa. Appoggio l'iphone sul lavandino e mi infilo sotto la doccia. Mi tornano in mente altri pensieri, mi viene voglia di pensare a Bea qui, con me, in questo bagno, in questa doccia: saremmo bagnati ma non dalla pioggia. L'acqua è tiepida e mi scorre lungo la pelle, dandomi una bella sensazione. Prima chiudo gli occhi e mi godo il tepore poi li riapro e vedo scorrere l'acqua sulla coscia, quella dove ho il tatuaggio del dio Damiano: sembra quasi che stia piangendo, e non per la corona di spine... Sento di sfuggita che stanno bussando alla porta. Non c'è tempo, devo sbrigarmi. Mi infilo l'accappatoio bianco e corro ad aprire, a piedi nudi e lasciando orme bagnate in giro. I ragazzi del trucco e parrucco sono arrivati: sono due ragazze e un ragazzo, che mi guardano ridacchiando, visto come mi sono presentato. -Prego regà, venite- dico trattenendo una risata e li faccio entrare. -Fateme mette almeno uno slip và che non vorrei sconvolge sta regazza qua- e indico una del team, la più carina. Lei mi sorride ma ignora la battuta, andando ad appoggiare la borsa coi trucchi sul tavolo, nel salottino. Mi giro e torno in bagno, accostando la porta ma senza chiuderla del tutto e mi cambio. Mi infilo uno slip nero e torno di la. La tipa carina mi guarda ma resta impassibile e continua a preparare gli arnesi del mestiere: tira fuori ombretti e pennelli mentre il ragazzo sta cercando una spina elettrica dove attaccare il phon. Mi viene in mente che ho lasciato il cellulare in bagno e faccio un salto a prenderlo così mentre mi acconciano posso decidere cosa fare della foto del wc. Mi siedo e mentre la seconda ragazza mi asciuga i capelli riguardo il tondino con la foto di Bea e mi chiedo che storia che ha pubblicato su ig. Senza pensarci stavolta decido di aprirla: non importa se si accorgerà della mia incursione. C'è uno sfondo nero e due scritte, in corsivo rosso: let me be your freedom- not your fucking limit. Per un attimo non penso più nulla, è come se la mia testa si fosse completamente svuotata. Ha messo una frase del ritornello di Limits, non è casuale. Ha messo un messaggio neanche troppo subliminale. Mi sta parlando. Mi sta dicendo cosa vuole, cosa vuole essere. Apro whatsapp, ignoro i mille messaggi che ho in arretrato da leggere e cerco Bea. Ha cambiato la foto del profilo e non è online: forse è meglio così. Guardo la foto e vedo il suo viso, i suoi capelli rossi e i suoi occhi che mi sorridono. Cerco la foto che ho fatto poco fa in bagno e gliela invio, scrivendo sotto "we have no limits - there are no limits baby".

Sono certo che arrossiranno. Lei e tutte le sue lentiggini.

Rockstar (This is not music /This is life/This is what i live for)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora