II-L'arrivo tanto atteso

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Era una mattinata tranquilla.

Troppo tranquilla.

Nell'ingresso dello U.A. vi era un volto nuovo che subito sparì.

Tutti gli alunni della 1A erano già seduti ai proprio posti e mentre aspettavano il professore, chiaccheravano, dormivano, ripassavano, copiavano: insomma, tutto quello che fa una classe normale alla prima ora.

Quando, ad un certo punto, il professor Aizawa, meglio conosciuto come il pro hero Eraser Head, entrò in classe seguito da una ragazza.

Il pro hero, nonostante le sue ferite evidenti, era li davanti ai ragazzi, desiderosi di conoscere la nuova arrivata.

Aveva dei lunghi capelli azzurri molto mossi e non sembrava molto alta.

Aveva tranquillamente le mani in tasca e lo sguardo fisso sulle sue scarpe. Questo rendeva impossibile vederle gli occhi.

<Allora ragazzi> l'attenzione ricadde sul professore che si girò nella direzione della ragazza.
<Se la vostra nuova compagna si presentasse io potrei dirvi tante care cose...>

La nuova fissò il professore con sguardo assente ma si risvegliò presto dai suoi pensieri e si ricompose subito.

Girò lo sguardo verso la classe, sempre con le mani nelle tasche, e comiciò a parlare.

<Buongiorno> cominciò.
<Il mio nome è Sakae Shimura e mi sono iscritta adesso perchè mio padre si era dimenticato, ma so perfettamente tutto quello che avete fatto fin ora quindi non ho bisogno di lezioni supplementare>

Questa ultima frase era più diretta al professore ma durante la sua presentazione nessuno fiatò: erano tutti troppo impegnati a scrutare quelle meravigliose iridi azzurre, non molto adatte a quella ragazza.

Infatti ella si era presentata con un tono di voce non molto sveglio, quasi svogliato e le occhiaie sotto i suoi occhi non aiutavano.

<Bene> disse il professore.
<Se non ci sono domande possiam...>

Una mano si levò dal lato sinistro della classe.

Essa apparteneva ad una ragazza tutta rosa, con gli occhi completamente neri.

<Si, io professore> esclamò.

<Vai Ashido-san>

<Se non chiedo molto, possiamo sapere quel'è il tuo quirk?>

Tutta la classe annuì

Nella presentazione non aveva accennato al proprio quirk.

"Magari non voleva parlarne" pensò un ragazzo dai capelli verdi e dalle costellazioni sul viso.

Ma i loro dubbi si dissiparono subito.

<Si scusate> prese parola Shimura.
<Ho la capacità di attrarre a me gli oggetti che sono più leggeri di me, se invece gli oggetti da me scelti sono più pesanti, la loro gravità attrae me da loro.> concluse sempre con un tono di voce molto svogliato.

<Posso andarmi a sedere?> chiese
<No, credo che un tuo compagno voglia farti un'altra domanda>

Shimura si girò a cercare la mano del desiderato e apprese che era un ragazzo in primo banco: i capelli biondo cenere e gli occhi color cremisi, la fecero incuriosire.

<Dimmi?>

<Perchè porti i guanti? Non lavoresti meglio senza?> chiese.
Domanda più che legittima

<Oh, beh, loro servono solo per neutralizzare il mio secondo quirk.
No. Mi dispiace ma in questo momento non posso dirvi quale sia. Perchè tra poco ci sarà un evento molto importante. Non è vero professore?> l'azzurra si girò a guardare il professore aspettando una risposta che non tardò ad arrivare.

<Si, Shimura-san, tra poco inizierà il festival dello sport. Voglio che vi alleniate duramente e non sfiguriate l'onore della scuola>

Dopo questa notizia, tutta la classe cominciò ad esultare, e nel trambusto generale, Shimura si avviò al suo banco.

<Bene ora che è tutto chiarito. Cominciamo la lezione>

Skip time

Finite le lezioni tutta la classe cominciò a prepararsi per uscire.

La prima che tentò di uscire fu Sakae ma dopo aver aperto la porta della classe si ritrovò davanti una folla di gente che non aspettava altro che la porta si aprisse.

Sakae si girò verso la ragazza dietro di lei, Uraraka forse, e chiese
<È normale che tutte queste persone si trovino li?>

<In realtà no, chissà cosa vorranno?>
Chiese molto ingenuamente, lei

<Spiare il nemico no?> una voce molto scazzata fece girare le due ragazze, trovandosi davanti il ragazzo dagli occhi cremisi.

<TOGLIETEVI DI MEZZO INUTILI COMPARSE!!!>

<Non credevo che foste così arroganti ma mi dovrò ricredere>

Una voce si levò dalla folla che ne fece uscire un ragazzo dai capelli violetti e delle occhiaie evidenti.

Al suono di quella voce Sakae si girò di scatto ed esclamò

<Hitoshi-kun!> il suo tono non era svogliato ma sorpreso, quasi come se conoscesse il violetto da una vita.

Alla vista della ragazza Hitoshi sembrò sorpreso ma subito il suo sguardo si intenerì, le mise una mano sulla testa e le scompigliò i capelli.

<Sakae-chan! Quanto tempo!>

La ragazza rimase sbigottita al tocco dell'amico ma si abituò quasi subito e chiuse gli occhi.

Furono due secondi ma la mano si scansò quasi subito, come se fosse stata spostata bruscamente.

Sakae riaprì gli occhi e la mano di Shinsou era stata spostata molto rudemente da un certo ragazzo, lo stesso dagli occhi cremisi che tanto l'hanno incuriosita.

Lui si girò verso di pei e le gridò, molto arrabbiato
<NON SI FRATERNIZZA COL NEMICO, BAKA!!>

Poi si rigirò verso il violetto, lo prese per il colletto della camicia e gli sussurrò
<non ti azzardare a toccarla ancora brutto stronzo depresso!!>

Dopo averlo rimesso giù, ancora incazzato, prese per il polso di Sakae e la trascinò attraverso la folla, senza nessuna lamentela da parte sua.

Arrivati nell'ingresso, finalmente le mollò la presa.

La ragazza guardò negli occhi il suo "assalitore" e chiese ingenuamente
<Che ti prende? Non ti conosco nemmeno e già ti prendi tutta questa confidenza?! Se per la storia di Hitoshi-kun sappi che ci conosciamo da molto tempo e...>

<TACI!!!>

Ella arretrò di qualche passo, quasi spaventata ma si ricompose subito e si avvicinò molto pericolosamente al viso del ragazzo.

<Se in questo modo intendi spaventarmi o incutermi timore sappi che ho conosciuto molto tempo fa i concetto di PAURA>

Arretrò di qualche passo e lo sorpassò uscendo dalla scuola.

Il ragazzo rimase li; spiazzato da quelle parole.

Ma lo era ancora di più da quello che vide.

Giurò di aver intravisto, nelle sue iridi color diamante: un accenno di rosso come il sangue.

"Come può essere una ragazza così carina incutere così tanto timore" pensò

Quando di girò per vederla un' ultima volta

Lei non c'era più.

Words I never told you {Bnha ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora