XXVII-Dabi, Toga e sentimenti

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<Che ti prende Sakae?> chiese Shiro alla ragazza.

Da quando erano partiti dalla scuola, lei non aveva spiccicato parola e fissava intensamente il terreno davanti a lei: tutto ciò fece preoccupare l'albino.

Ma ciò era inutile visto che l'azzurra non era triste ma soltanto immersa nei suoi pensieri più profondi.

"Che devo fare ora? Non riuscirò più a guardarlo in faccia dopo quello che gli ho fatto" pensava e questo fece preoccupare molto Shiro che le mise una mano sulla spalla, facendola voltare nella sua direzione.

<Ehi tesoro, a me puoi dire tutto... che ti prende?>

Lei abbassò lo sguardo e sorpassò Shiro nella direzione del solito vicolo.
Lui non insistette e la seguì.

La giornata trascorse lentamente: rimase sdraiata sul letto tutto il giorno e passava lo sguardo dal cellulare al soffitto.

Il giorno dei risultati finali arrivò e lei si classificò quinta: neanche troppo male.

Aveva cercato il più possibile di evitare il biondo e ci era riuscita fino alla fine delle lezioni.

Quando varcò la soglia della classe, Midoriya la richiamò.
<Ehi Shimura, possiamo parlare?> le chiese lui, stranamente tranquillo.
Lei acconsentí e fecero qualche passo nella direzione opposta all'uscita, poi lui si bloccò.

<Ti piace per caso... Kacchan?>

Lei, letteralmente, sbiancò e si mise a fissarlo con occhi sgranati.
<Che?!>

<Te l'ho detto, ti piace Kacchan?>

<Perchè me lo chiedi?> cominciò a non guardalo più negli occhi ma lui si avvicinò e la constrinse a guardarlo.

<Perchè ti ho visto baciarlo nell'infemeria dopo l'esame pratico.>

<Io...beh...ecco...> iniziò a balbettare e a rigirarsi i pollici, nervosamente.

Midoriya se ne accorse e le sorrise, questo la fece smettere di balbettare.

<Tranquilla, non volevo metterti a disagio, sei cambiata molto dall'inizio dell'anno. Buona giornata Shimura.> si voltò e fece per andarsene.

<Aspetta!>

Si voltò
<Credo che sia un si.> disse lei, abbassando lo sguardo.

Lui le sorrise di nuovo.
<Ne sono felice. Ti va di venire con noi a comprare qualcosa per il ritiro?>

<Mi piacerebbe molto ma io non verrò al ritiro.> disse lei, tornando tranquilla ma sempre con lo sguardo basso.

<Va bene ma almeno cerca di non evitare Kacchan, ho notato che gli da molto fastidio.> e detto ciò se ne andò.

Raggiunse come sempre Shiro e si diressero verso il vicolo ma quella volta Kurogiri non era li.
<Che gli prende al warp gate? Di solito è in orario.> fece Shiro, prendendo il cellulare ma, detto fatto, il warp gate arrivò.

Lo attraversarono e si ritrovarono nel bar.
Ma non erano soli: altri due ragazzi erano presenti, oltre a Shigaraki e Kurogiri.

Erano un ragazzo e una ragazzina.
La mano destra del ragazzo era all'interno di un portale ed usciva alla destra di Shigaraki, mentre quella sinistra della ragazzina, stretta attorno ad un pugnale, era conficcata per terra, deviata sempre da un portale di Kurogiri.
Shiragaki invece le aveva entrambe che uscivano sopra le teste dei due ospiti.

<Momento sbagliato...?>

Shigaraki notò l'albino e la figlia, irritato e scocciato, uscì dal bar, senza dire nulla nonostante Kurogiri lo stesse richiamando.

Words I never told you {Bnha ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora