XXIII-Shiro Kitsune

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<Deve seguirmi ovunque?!> esclamò shokkata la ragazza.
<Esatto e non voglio lamentele.> concluse Shigaraki e si rintanò nella stanza lasciando Sakae e Shiro basiti.

<A me basta che poi mi paghi.> fece spallucce Shiro e si diresse verso la porta ma Kurogiri lo fermò.
<Aspetta. Se devi seguirla ovunque ti conviene restare qua per la notte.>

<No tranquillo. Devo proprio scappare, devo completare un lavoretto così mi pagheranno e potrò comprarmi quella bellissima torta che ho visto a Tokyo.> disse gesticolando molto, sbavando all'idea di quella torta ed uscì ringraziando.
<Aspetta Shiro... lo sai che mi ricordi molto la professoressa Okajima... anche lei gesticola molto.> gli disse pacamente Sakae.

Lui si voltò e le sorrise
<Mi fa piacere sapere che nella tua mente io ti ricordi Moonlight... ciao ragazza.> chiuse la porta alle sue spalle e sospirò.
Prese la rincorsa e saltò sul tetto.

Il mattino seguente, Sakae sarebbe dovuta tornare a scuola e così si alzò ma quando aprì la porta per andare al bagno si ritrovò Shiro a due centimetri dal viso.
Spalancò gli occhi e cadde all'indetro.
<Shiro! Mi hai spaventato! Ma che problemi hai!?> gridò irritata mentre si massaggiava il fondoschiena.
L'uomo non resistette e scoppiò in una fragorosa risata, tenendosi allo stipite della porta per non cadere.

Lei lo guardò e mise il broncio, alzandosi.
<E dai Sakae! Stavo scherzando! Come sei suscettibile... sembri tua madre.> cercò di scusarsi lui.
Lei lo fissò strabuzzando gli occhi.
<La conosci?!> chiese come se avesse appena visto la madonna.
Lui spostò gli occhi da destra a sinistra e assunse un viso interrogativo.
<Forse...>
<Dimmi di lei.>
<Ehm... no.> e scappò via.

<SHIRO!> gridò la ragazza seguendolo ma lui si bloccò e si voltò verso di lei, le mise le mani sulle spalle e la fissò negli occhi.
Lei si irrigidì e cadde in una specie di trans.
Gli occhi di Shiro divennero tutti neri tranne le iridi che divennero rosse.

Pochi secondi dopo ruppero il contatto visivo e subito gli occhi di Shiro ritornarono azzurri.
<Ma... non ero nella mia stanza?> chiese Sakae, mettendosi una mano sulla fronte.

<No sei sempre stata qui... ora vai o arriveremo tardi.> la rassicurò lui.

Lei annuì e si diresse in bagno.
Shiro la seguì con lo sguardo finchè non chiuse la porta, sospirò e si sedette su un divanetto, spalmandosi una mano sulla faccia.
<C'è mancato poco...> disse tra se e se.

Una ventina di minuti più tardi, la ragazza uscì con la divisa estiva: non aveva la giacca e la camicia aveva le maniche corte.
Quando Shiro la vide, si alzò e le sorrise teneramente.
<Andiamo dolcezza?> indicando Kurogiri che aveva già creato un portale.

<Certo.>

La mattinata trascorse tranquillamente tranne forse per i compagni che non facevano altro che parlare di Stain e di ciò a cui avevano assistito i quattro.

Dopo quello stravagante apprendistato, molti nella classe erano cambiati, ma quelli che, a detta di Kaminari, erano cambiati di più, erano Iida, Todoroki, Midoriya e Shimura.
Continuavano a scusarsi per non aver interpratato il messaggio con le coordinate di Midoriya e a dire quello che era stato reso noto al pubblico: quindi che fosse stato Endeavor a salvarli e che Stain fosse morto in carcere, per pazzia.

Sakae era seduta tranquillamente al suo posto, sdraiata sul banco mentre fissava un punto sconosciuto della classe.
A riportarla alla realtà furono Todoroki e Bakugo che, preoccupati, dissero senza volere, in coro <Tutto bene Sakae?>
Lei alzò gli occhi verso i due e notò che si stavano fissando troppo intensamente.

Words I never told you {Bnha ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora