XXXVI-Benvenuta felicità

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Erano passate due settimane da quando Sakae era uscita di ospedale ed era andata a stare dalla madre.

Tsubaki viveva in una casa a due piani vicino alla scuola.
Non era enorme ma non era nemmeno troppo piccola.

Ma anche se fosse stata una baracca, per Sakae era sempre bellissima.

In quella casa vivano in 5: Aizawa, Present Mic, Tsubaki, Midnight e, finalmente Sakae.

Vivere insieme a quattro professori non era il massimo ma sempre meglio che vivere con suo padre.

Present Mic non parlava mai a bassa voce, solo quando Sakae dormiva perchè Tsubaki gli chiedeva gentilmente di non gridare e Midnight, semplicemente, lo pestava.

Aizawa passava molto tempo nel suo studio e l'unica che poteva entrare era Tsubaki.

Sakae l'aveva notato da molto ed era quasi certa che sua madre e il prof stessero insieme.

La sera prima dell'ultimo giorno di scuola ne aveva avuto la conferma.

<Nemuri, Hizashi, Sakae tesoro. Io e Shota dobbiamo fare un annuncio.> esclamò Tsubaki, dopo aver finito il dolce.

<Avete deciso di traslocare e lasciare la casa a me e a Nemuri?> chiese, gridando, speranzoso Hizashi.

Aizawa scosse la testa e fece risedere Mic, finto deluso.

<Ehm ok... no io e Shota abbiamo deciso di sposarci.> sorrise raggiante e prese a mano del futuro marito.
Lui le ricambiò il sorriso e guardò Sakae.

<Finalmente avrai la famiglia che non hai mai potuto avere.>

Sakae annuì e abbracciò prima la madre e poi il "padre", che stranamente ricambiò.

<Beh qui dobbiamo festeggiare no?> esclamò Midnight, si alzò e gli adulti la seguirono.

<Tesoro torneremo tardi, se vuoi chiamare qualche tuo amico per tenerti compagnia, fai pure.> disse Tsubaki, prendendo la borsa e lasciandole un bacio sulla fronte.
I quattro uscirono e Sakae salì nella sua stanza.

Era la persona più felice della terra: aveva ritrovato sua madre e era andata a vivere con lei e il suo nuovo compagno.

Una cosa però le dispiaceva: non poter più uscire di casa.
Infatti sia Tsubaki sia Aizawa le avevano tassativamente proibito di uscire di casa.
Avevano paura che qualcuno la potesse riportare via da loro.

I suoi compagni di classe non erano stati colpiti dal fatto che fosse una spia perchè Bakugo gli aveva minacciati.

Gli aveva raccontato come si fosse pentita di ciò che aveva fatto e che riteneva la loro amicizia importante.

Dopo quel discorso erano andati a trovarla Ochako, Kyoka, Kirishima, Shinsou e ovviamente Bakugo.

Appena poteva passava sempre.

Non era più il ragazzo scorbutico e stronzo che aveva conosciuto all'inizio della scuola: era cambiato, in meglio.

Seduta sul letto, prese il telefono e mandò un messaggio a Kyoka.
"Se non hai niente da fare, puoi passare la serata con me? I miei sono fuori"

Kyoka non ci mise molto a rispondere ma riufiutò l'invito.
"Scusa Sakae ma sono a casa di Kaminari, ci sentiamo in questi giorni"

Chiese anche ad Ochako ma anche eli rifiutò perchè era fuori città.

Stanca dei rifiuti, si buttò sul letto a fissare il soffitto.
Era sul dormiveglia quando sentì suonare il campanello.

Scese le scale e si mise in punta di piedi per vedere dallo spioncino della porta.
Tirò un sospiro di solievo, quando aprì la porta, nel vedere Katsuki.

Words I never told you {Bnha ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora