XVI-Risveglio

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La ragazza dai capelli azzurri era sdraiata nel lettino dell'infermeria di Recovery Girl.

Aveva subito un brutto colpo alla schiena, ma fortunatamente, l'eroina gliela aveva curato.
L'unico colpo che l'eroina doveva ancora curarle, era un'ustione di 1° grado alla mano sinistra.

Aveva cercato di curarla ma la mano continuava a sgretolate tutte le bande che le metteva.

Così, decise che le avrebbe fasciato solo quattro dita.

Dopo circa una mezz'oretta, la ragazza si svegliò.

Non riusciva ancora a mettere a fuoco la vista e così cercò di mettersi a sedere ma la testa le girava vorticosamente, così si appoggiò alla tastiera del lettino.

<Finalmente ti sei svegliata. Rimani sdraiata> disse Recovery Girl, notandola.

La ragazza ubbidì ma non capiva: perchè era li?
<Cosa è successo? Perchè sono qui?> chiese lei.

<Sei stata portata qui dopo la fine dello scontro, avevi subito un brutto colpo alla schiena ma sono riuscita a curatela mentre dormivi.> le rispose Recovery Girl, con una calma che la tranquillizzò.

Sakae annuì e il suo sguardo ricadde sulle bende che le ricoprivano la mano sinistra tranne per il mignolo.

<Cosa mi sono fatta alla mano?> chiese ancora.

L'eroina la guardò interrogativa
<Ragazza, possibile che non ti ricordi nulla di quello che ti è successo poco fa?> le chiese l'anziana, stranita.

Sakae cercò di fare mente locale di ciò che le era successo ma il suo cervello non ricordava più nulla da quando aveva rotto il muro di ghiaccio.
<Mi dispiace, ma mi ricordo soltanto di aver rotto il muro che aveva creato Todoroki, da li in poi, nient'altro.> confessò lei.

<Devi aver subito anche un colpo alla testa, ragazza mia, non è possibile che  tu non ricorda nulla?!>
Recovery Girl non capiva: non aveva riportato danni al cervello.

Sakae ascoltò l'eroina ma continuava a non capire anche lei.

Ad un certo punto la porta fece uno scricchiolio e le due si girarono verso di essa: era Todoroki.

Al ragazzo, appena vide la ragazza sveglia, si illuminò il viso ma subito tornò serio, quasi glaciale.

Lui chiese di poter entrare e l'eroina acconsentì. Prese una sedia e l'avvicinò al lettino della giovane che aveva quasi ucciso.

Recovery Girl si girò verso il suo pc: non voleva farsi i fatti dei due.

Todoroki aveva lo sguardo basso come se lo sguardo della ragazza lo bruciasse.

Lei, notando la tensione decise di romperla:
<Come sono andati gli scontri? Chi si deve ancora battere?>

<Bene, tra poco ci sarà la finale.>
Todoroki non voleva alzare il capo e mentre parlava continuava a fissare la mano sinistra della sua amica: si sentiva in colpa.

<Da quello che ho capito, sei stato tu a vincere lo scontro e a farmi questo> alzò la mano sinistra. Continuò
<Ma anche se non ricordo nulla, non voglio che tu ti senta in colpa per quello che hai fatto: hai avuto il coraggio di usarlo e sono fiera di te.> disse lei, regalando al ragazzo un bellissimo sorriso.

Todoroki ne rimase colpito e subito si perse nei sui diamanti, ricordando che poco prima erano più rossi e densi del sangue ma scacciò quel pensiero e prese la mano di lei e ne baciò il dorso.

Sakae arrossì a quel contatto e abbassò lo sguardo, imbarazzata.

<Grazie Shimura.> Todoroki abbozzò un sorriso di gratitudine.

Words I never told you {Bnha ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora