XXIV-Litigi...

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I pomeriggi insieme a Shiro, o meglio, Yukishiro, erano tra i più divertenti che Sakae aveva mai passato.

Nonostante Shiro avesse 35 anni, si comportava come un ragazzino, ma questo a Sakae non dispiaceva.
Era divertente e non aveva maschere, non si faceva problemi a dire ciò che pensava ma quando c'era da fare a botte, se la dava a gambe.
Era sempre pieno di soldi ma faceva sempre pagare la ragazza perchè, a detta sua, non voleva far vedere al mondo la sua ricchezza.
Ma nonostante ciò, quando tornavano a casa le ridava sempre tutto il resto.

Quando rimaneva la sera, beveva a schifo e cantava tutte le canzoni che in quel momento gli venivano in mente.
Una sera si era messo sopra il bancone, aveva messo everybody dei Backstreet boys e si era messo sia a ballare che cantare.
Questo faceva irritare Shigaraki e divertire Sakae.
Quella stessa sera, Shiro aveva riempito di Tequila pure Shigaraki e stavano ballando tutti e due.
Però poi, si erano addormentati uno sopra l'altro ed era stata Sakae a portare il padre nella sua stanza e l'amico sul divano.

Le mattine successive alle sbornie dell'albino, lui non parlava molto e guardava la strada con sguardo assente.

Una di quelle mattine, mentre la stravagante coppia si stava dirigendo verso lo U.A., vennero fermati da Bakugo.

Sakae si voltò e si ritrovò il biondo alla sua sinistra mentre fissava irritato Shiro, che non dava segni di vita.
<Ma sei sempre con quello?!>

<Lui mi segue ovunque io vada. Non posso farci nulla, ma credimi, se lo conoscessi non lo odieresti così tanto.> disse allegra.

<Se lo dici tu... oggi potresti uscire?> chiese vago.

Lei fissò per un secondo Shiro che era sempre assorto nei suoi pensieri, mentre guardava davanti a se.
Poi tornò a guardare Bakugo.
<Oggi si. Shiro non ha detto nulla quindi deduco che a lui stia bene.>

<Hai intenzione portare pure lui?!> quasi urlò.
<Beh... lui non fa altro che seguirmi quindi...> disse quasi dispiaciuta.

Lui, deluso, ruppe il contatto visivo con la ragazza.
Sakae abbassò lo sguardo, dispiaciuta.

Non parlarono per un po' fino a quando Shiro sbiascicò qualcosa che attirò l'attenzione dei due.
<Sakae, oggi non posso riaccompagnarti a casa, non ho detto nulla a tuo padre e tuo zio, quindi trovati qualcosa da fare fino alle 7, capito?> aveva la voce bassa e spenta.

A Sakae le si illuminarono gli occhi e gli strinse il braccio.
<Grazie Shiro! Ma cosa devi fare di tanto importante da non compiere il sacro volere di papi?> chiese ironica.

Di risposta gli si formò un sorriso ebete in volto e rise.
<Ieri mi ha chiamato la mia sorellina. Dopo dieci anni che non la sentivo, finalmente mi ha chiesto di vederci.
Non puoi capire la mia felicità.>

<Sono felice per te Shiro! Salutamela. Buona giornata.> salutò Shiro ed entrò nella scuola, seguita da Bakugo.

<Quindi?> abbozzò Bakugo.
<Quindi... possiamo uscire. Dai vieni Katsuki!> lo prese per il polso e lo trascinò in classe.

La mattinata trascorse tranquillamente e si fece subito l'ora di uscire.
Bakugo la stava aspettando dalla porta, era impaziente ma non voleva darlo a vedere.
Quando la ragazza lo raggiunse, gli regalò un bellissimo sorriso che gli fece andare in pappa lo stomaco.

<Dove ti va di andare?> le chiese lui, quando ebbero superato l'ingresso della scuola.
<Che ne pensi se passiamo dal parco?> propose lei.
Bakugo annuì e fianco a fianco, si diressero verso un parco.
Fecero dei giri in tranquillità e in silenzio, erano le 3 del pomeriggio e non c'erano molte persone, in più, il cielo era abbastanza nuvoloso.
Passarono davanti ad una panchina ed ne approfittarono per posare gli zaini e sedersi.

Words I never told you {Bnha ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora