XXVIII-Tsubaki Okajima-origins Pt. 1

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Tsubaki Okajima aveva lasciato un grande punto interrogativo alla piccola Sakae: che voleva dirle?

Quando la prof le aveva proposto di vedersi, era domenica.

Da domenica erano passati due giorni molto lunghi, sia perchè non vedeva l'ora di sapere sia perchè Shiro era sparito nel nulla.

Dopo l'incontro con Moonlight, sia lui che Dabi e Toga si facevano vedere molto poco al pub.

Il fatidico martedì arrivò e Sakae era davanti alla porta del bar.

Aveva detto a suo padre che sarebbe andata a fare qualche ricerca a scuola visto che molti dei suoi studenti non erano prensenti e lui le aveva creduto.

Cercando di mascherare l'insicurezza, aprì la porta del bar e si avvicinò al bancone.
Il bar era molto luminoso e per essere le 5 del pomeriggio era piuttosto affollato.
<Mi scusi, dove posso trovare Tsubaki Okajima?> chiese al barman.
Lui in risposta, indicò con la testa un punto del bar perchè stava lavando un bicchiere.

Sakae ringraziò e si diresse verso quel punto.
Era all'angolo del bar ed era stranamente meno luminoso.

Okajima era stranamente tranquilla a differenza di Sakae che era nervosa.
Quando ebbe il consenso della prof, si sedette di fronte a lei, nel tavolino rotondo.

<Buon pomeriggio Shimura. Come sta Shigaraki?> chiese sorridendole, per scaricare la tensione.

<Come fa a...>
<So molte cose di te, te l'ho già detto...allora come sta?>
<Bene credo...che cosa voleva dirmi?>

Okajima perse per un istante il suo sorriso ma dopo neanche due secondi lo riprese e sospirò.
<Mi piacerebbe raccontarti una storia.>

La vita di Tsubaki Okajima fu stravolta nel momento in cui volle diventare un hero.

Figlia di due famosi e temutissimi villain, sognare di diventare un hero sembrava una cosa impossibile.

A darle questo sogno fu il suo migliore amico d'infanzia Hizashi Yamada, un ragazzo dai capelli biondi come l'oro e gli occhi verdi come gli smeraldi.
Si erano conosciuti alle elementari e avevano continuato a stare in classe assieme fino alle superiori.

Quando disse ai suoi genitori di tale scelta aveva 14 anni.

Suo fratello Yukishiro Okajima ne aveva 19 e viveva in un appartamento da solo. Non gli importava nulla di essere villain o hero.
Non gli importava di nulla: solo della sua sorellina.
Voleva più bene a lei di chiunque altro.

Quando suo padre seppe di questo suo sogno era furente.
<Come puoi anche solo sognare di diventare un hero?! Sei peggio di quello stronzo di Yukishiro! Almeno lui non ha scelto nulla!>
Queste erano lo parole che le aveva rivolto prima di sbatterla fuori di casa.

Dopo quel giorno andò a vivere da suo fratello.
Per poter farla andare allo U.A. iniziò a chiedere soldi per cancellare la memoria alle persone.
Si faceva chiamare Shiro Kitsune, ma le persone lo conoscevano come Il sicario della memoria.

Per i 15 anni di lei, aveva la somma necessaria per farla entrare.

Yamada era contento che fosse riuscita ad entrare e i due finirono per l'ennesima volta in classe assieme: nella 1A del corso per hero.

Il primo mese di scuola fu tranquillo: aveva conosciuto una senpai molto simpatica e festaiola: Nemuri Kayama.
Erano diventate migliori amiche.

Ma dopo il primo festival dello sport la classe 1A dovette contare un nuovo compagno di classe.
Quando Tsubaki lo vide per la prima volta ne rimase sia meravigliata sia stranita.

Words I never told you {Bnha ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora