Era il secondo giorno di scuola per Sakae, ma uno dei troppi per gli altri.
Appena entrata in classe c'era solo Uraraka.
Alzò una mano in segno di saluto verso la compagna e lei lo ricambiò con un caldo sorriso.
Si avviò verso il suo banco con ancora i riflessi di chi si è appena alzato: questo fece si, che la ragazza inciampò in una gamba di uno dei banchi.
Si stava già preparando a mettere le mani avanti ma esse non toccarono mai il terreno.
Alzò lo sguardo e si ritrovò Uraraka che le teneva una mano sulla spalla.
<Tutto bene, Shimura-chan?> chiese lei, con una nota di preoccupazione nella voce.
<Si, tutto ok, ma che cavolo hai fatto!?> chiese scioccata Sakae: dopotutto, era ancora sospesa a mezz'aria.
<È il mio quirk: posso far levitare tutto ciò che tocco, e fargli ritornare la gravità unendo le mani in questo modo: ti consiglio di mettere una mano sul banco.>
Sakae seguì il consiglio e si appoggiò al proprio banco.
Si voltò verso Uraraka e la ragazza unì la proprie mani, facendole ritornare la gravità.
<Grazie Uraraka> disse, rivolgendole un piccolo sorriso.
<Credevo che non sapessi sorridere. Comunque chiamami pure Ochako.>
A quella affermazione la ragazza la guardò sorpresa. Nessuno era mai stato così gentile con lei.
<Oh. Allora chiamami Sakae.> disse mettendosi le mani dietro la schiena
<D'accordo Sakae-chan> disse più che raggiante la bruna e senza preavviso le prese mani e le regalò un bellissimo sorriso.
Sakae rimase sbalordita: esistono davvero persone così gentili? A quanto pare si, e in quel momento ne aveva un esempio davanti.
Non ebbe il tempo di dirle altro che una voce molto fastidiosa ruppe il silenzio che si era formato.
<Che cazzo succede qui dentro?! Non voglio vedere scene lesbo di prima mattina!!!>
Sakae era confusa: lesbo? Le stava solo tenendo le mani ma pare che a Ochako quel commento l'abbia messa a disagio, visto che aveva mollato le sue mani.
<Ma cosa dici Bakugo!! Mi stavo soltanto presentando visto che ieri non ho ne avuto il tempo.> un sorriso malizioso si formò sul volto di lei.
Sakae ripensò a ciò che successe ieri, e ricordò ciò che aveva detto a Bakugo.
Come di scatto si avvicinò al biondo e si chinò in segno di scuse.
<Scusa ancora per quello che ti ho detto ieri ma quando sono arrabbiata non riesco a moderare i termini.>
<Non c'è bisogno che ti scusi e adesso rimettiti dritta: potrebbe sembrare ambiguo.> disse il biondo con evidente imbarazzo visto che quando Sakae si rimise dritta, il suo volto era di un colore simile al rosso, e il suo sguardo era fisso sulla sua destra.
<Sei davvero strano. Prima mi insulti e poi diventi rosso per delle scuse. Non riesco a capirti.> disse lei, con un tono di voce piatto, senza espressione.
Intanto, la classe era quasi al completo e si stava godendo la scenetta che si era formata tra i due: Sakae Shimura, la nuova arrivata, che stava parlando tranquillamente con Bakugo Katsuki, senza alcun accenno di disapprovazione da parte del ciclato 24h su 24.
Infatti il ragazzo non riusciva a replicare: il tono pacato di lei, il suo viso, i suoi capelli azzurri e le sue meravigliose iridi color diamante lo avevano completamente stregato.
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Words I never told you {Bnha ff}
FanfictionSakae Shimura, una ragazzina dai lunghi capelli azzurri, gli occhi azzurri che sembrano diamanti e la corporatura esile, viene mandata nella scuola per hero più famosa di tutto il Giappone. Una ragazza dalla poca voglia di fare ogni cosa, imparerà c...