XII

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Todoroki prese parola
<Vedi, il motivo per cui non voglio usare il fuoco, è per colpa di mio padre: conoscerai certamente il N°2 Hero Endeavor?>

Sakae annuì, conosceva perfettamente il nome e i quirk di tutti i pro hero più conosciuti: dopotutto era sempre stata una spia, sin dai tempi delle elementari.

<Certo che lo conosco, Enji Todoroki, N°2 hero Endeavor, quirk: fuoco.> ripetè a macchinetta lei.

Todoroki la guardò con sguardo sorpreso.

Lei collegò le sue informazioni con la persona che le stava davanti.

<Scusa, ho passato molto tempo a studiare i vari hero, comunque, sei per caso il figlio di Endeavor?> può sembrare una bimbetta poco attenta ma la nostra Sakae era molto attenta ai particolari.

Todoroki la stava ancora fissando, sospirò e chiuse gli occhi.
<Vedo che sei molto attenta, esatto, sono l'ultimo di quattro fratelli.
Se sai tutte queste cose, saprai anche cosa sono i matrimoni di quirk?> le chiese lui, riaprendo gli occhi.

A quella domanda non potè non venirle in mente sua madre: il padre le aveva sempre detto che sua madre l'aveva data alla luce solo per avere un erede perfetto.

Abbassò lo sguardo e disse
<Purtroppo, ne so anche troppo>

Todoroki colse una nota di dispiacere nelle sue parole ma continuò con la sua storia.

<Vedi, mio padre è sempre stato l'eterno secondo, sempre secondo ad All Might, aveva capito che lui non avrebbe mai potuto superarlo, così escogitò un piano.
Grazie alle sue conoscenze e ai suoi soldi non gli fu difficile convincere i genitori di mia madre.
Così si sposarono.
Da qui iniziarono i problemi, a mio padre non andavano bene i miei fratelli: non possedevano tutti e due i quirk, come lui voleva.
Quando mia madre rimase incinta di me, lui stava per rinunciare, ma per sfortuna, nacqui io.>

Sakae ascoltava senza proferire parola: aveva capito che per Todoroki, dirle quelle cose, era davvero complicato.

<Aveva ottenuto quello che voleva, che schifo! Io non diventerò lo strumento di un rifiuto del genere. Nei miei ricordi, mia madre piange sempre.
Mi ha versato dell'acqua bollente addosso dicendo che non poteva sopportare la vista del mio lato sinistro.>
Disse quell'ultima frase portandosi una mano sull'occhio sinistro, abbassando lo sguardo.

Sakae granò gli occhi, lo capiva.

Il ragazzo notò il suo sguardo ed esclamò
<Non ti ho raccontato questa storia per avere la tua pietà.> disse con tono glaciale.

Lei si ricompose e disse
<Quindi è per questo motivo che non usi il tuo lato sinistro, solo perchè chi te l'ha donato non ti sta a genio?>
Non poteva sopportare un motivo così infantile, anche lei non utilizzava il quirk del padre ma solo perchè sapeva che era letale.

<Lo trovi un motivo stupido, per caso?> chiese lui, leggermente irritato.

<Esatto, almeno io non uso il mio secondo quirk per un VERO motivo.
Anche io odio chi me l'ha donato ma non posso certo usare questa motivazione.> si rese conto di quello che aveva appena detto e cercò di rimediare.

<Scusa Todoroki, sono abituata a dire quello che penso a tutti, a tutti tranne che a lui.> abbassò lo sguardo triste e Todoroki se ne rese conto, così si avvicinò a lei, le mise una mano sulla spalla.
<Vuoi parlare di lui? Raccontarti la mia storia mi ha aiutato.> la sua voce non era più glaciale ma era calda e comprensiva, o almeno, ci stava provando.

Sakae alzò lo sguardo e si tuffò nelle iridi azzurre e grige del bicolore.
Riemerse da quei bellissimi colori e disse
<No, ti annoierei soltanto, nella mia infazia non ci sono molti aneddoti che potrei rendete noti.
Grazie lo stesso.>

Words I never told you {Bnha ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora