XXXV-Finalmente insieme

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La folla era in delirio, c'erano persone che esultavano, gridavano, si abbracciavano e piangevano.

Erano tutti al settimo cielo: il simbolo della pace aveva trionfato, ancora una volta, sul male.

Sakae aveva smesso di piangere da oramai qualche ora, ma il suo viso non lasciava trasparire emozioni.

I ragazzi che avevano compiuto l'impresa di salvataggio, avevano accompagnato la ragazza in ospedale, per la sua gamba.

Era rimasta li tutta la mattina del giorno seguente al disastro.
Gli unici che erano andati a farle visita sono Midoriya, Iida, Kirishima, Yaoyorozu, Todoroki e Bakugo.
Quest'ultimo era rimasto tutto il tempo con lei, mandando via chiunque tranne che i ragazzi menzionati e i dottori.

Alle 11 della mattina, entrò il dottore che si era occupato di Sakae: il dottor Shinsou.

Il dottor Shinsou era il padre di Shinsou Hitoshi, l'amico d'infazia di Sakae; aveva dei folti capelli viola,  più scuri del figlio e gli occhi viola contornati da delle evidenti occhiaie dovute al suo quirk: no sleep.
(Capite vi prego)


<Bene Shimura, la tua gamba non è rotta hai solo subito una brutta caduta, ti dimetteranno oggi stesso

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<Bene Shimura, la tua gamba non è rotta hai solo subito una brutta caduta, ti dimetteranno oggi stesso.> disse il dottore alla ragazza.

Sakae annuì, guardando il biondo mentre dormiva a lato del letto, era davvero carino quando non era incazzato.

Il dottore uscì, lasciando Sakae e Bakugo soli nella stanza.

La ragazza scosse leggermente il biondo, cercando di svegliarlo.
Dopo qualche secondo, Bakugo aprì gli occhi e si mise a sedere, stiracchiandosi e sbadigliando.

<Dormito bene Katsuki?> chiese Sakae, sorridendo amorevolmente.

<Non proprio però stai traquilla, non ti avrei lasciata da sola.> disse e per la prima volta non ruppe il contatto visivo.

Si guardarono per qualche minuto, contemplandosi a vicenda, persi negl'occhi della persona amata.

Intanto, senza farsi sentire, nella stanza entrò un uomo dai capelli neri con una camicia bianca: Tsukauchi.
Bakugo non se ne rese conto.

<Sono contento che tu stia bene.> ammise lui, senza smettere di guardarla.

<Anche io lo sono...mi dispiace molto per quello che ti è successo, non immaginavo che>
La ragazza notò il poliziotto e si ammutolì.
Bakugo alzò un sopracciglio e si voltò, alla vista di un volto sconosciuto scattò in piedi davanti alla ragazza.

<Non è orario di visite, vattene!> esclamò lui, stringendo i denti.

Il poliziotto fece un piccolo inchino
<Sono qui solo per fare qualche domanda alla piccola Sakae Shimura> disse pacamente lui, leggendo il nome della ragazza su un modulo.

Words I never told you {Bnha ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora