XXXIV-Ricordi felici di sbronze in amicizia e lavori scomodi

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Quando ti ricorderai di tua madre, io vi avrò lasciato.

Quelle erano le parole che, finalmente, la ragazza aveva compreso.
Nonostante la professoressa Okajima le avesse raccontato la sua storia, la ragazza non riusciva a ricordare nulla.
Motivo?
Qualcuno le aveva portato via tutti i ricordi di lei: tutte le giornate passate insieme, tutte le notti passate a dormire abbracciate, tutti i momenti in cui si sono volute bene.

Ma adesso tutto era tornato, ogni cosa era al suo posto: tranne Shiro.

Nonostante ci fosse stato poco, quel poco, era stato davvero tanto per lei: Shiro era stato un brav'uomo, di buon cuore e molto spesso ironico.
Ragionava con la sua testa e non badava al giudizio altrui.
Il suo passatempo preferito era ubriacarsi.

Prima ancora del ritiro, le aveva raccontanto che da giovane, una sera si era sbronzato di brutto con la sorella e i suoi amici.

Quella sera, di 10 anni prima, lo sventurato gruppo di amici composto da Aizawa Shota, Yamada Hizashi, Okajima Tsubaki e Kayama Nemuri, si era ritrovato allo stesso tavolo di un bellissimo ragazzo di 25 anni, dai capelli bianchi come la neve e gli occhi azzurri come il ghiaccio.

Il gruppo prese la solita birra mentre il ragazzo prese un martini.

<Allora, signore, posso sapere come vi chiamate?> chiese sorseggiando il martini, con fare provocante.

Tsubaki si accigliò, non dava spesso confidenza a chi non conosceva bene, mentre Nemuri si buttò a capofitto, già mezza brilla.
<Io sono Nemuri Kayama, mentre lei è Tsubaki Okaj...>

<Solo Tsubaki.> completarono la frase Tsubaki e Aizawa.

Il ragazzo finì il suo martini tra una risata e l'altra e lo posò.
<Ehi amico, guarda che non te la rubo mica. Comunque io sono Yuki, chiamatemi così.>

<Certo Yuki, e adesso si va a ballare!> gridò Hizashi e prese sotto braccio Nemuri che si lamentava che voleva continuare a bere.

A metà serata Aizawa e Yamada erano ubriachi marci, tanto da mettersi in piedi sul tavolo.

Passarono tutta la serata così: tra balli, bevute, risate, karaoke e, ovviamente, tante bevute

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Passarono tutta la serata così: tra balli, bevute, risate, karaoke e, ovviamente, tante bevute.

A fine serata erano talmente ubriachi che gli uomini dovettero prendere sulle spalle le ragazze, oramai dormienti.

<Ho passato una serata FANTASTICA!>
esclamò Yamada, tra una risata e l'altra amplificata dal suo quirk.

<La migliore di tutte!> disse Yuki, portando i pugni in alto.

<E sai cosa sarebbe bellissimo fare adesso?> sorrise maliziosamente Yamada, guardando Tsubaki e Aizawa, che se ne stava zitto.

<Cosa?> chiese Aizawa, guardando Yamada ma non ottenne risposta, se non le sopracciglia del biondo che facevano su e giù: a quel punto capì.

Words I never told you {Bnha ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora