"Come fai a capire qual è il verso giusto quando la tua vita intera è stata capovolta?"
Ero lì, ben impostata con il mio vassoio in mano, camminavo soddisfatta verso il bancone.
Ma eccolo il solito sbruffone pronto a farmi lo sgambetto.
《Sta attenta a come cammini, bambolina. Rischi di farti male.》 rideva con i suoi compagni.
《Non preoccuparti per me.》 sorrisi falsamente e tornai dietro al bancone.《Stronzo.》 sussurrai pulendo i bicchieri.
《Chi?》 ed eccola, Maya, la mia migliore amica da decenni ormai.
《Lo vedi quel tavolo? Ecco. Quello con i capelli castani e ricci.》
《Megan non ti preoccupare per loro.》
《Non lo sto facendo Maya. Solo è uno stronzo, rincoglionito.》
《Smettila di essere volgare, sai che non mi piace.》
《Cazzo.》 dissi scandendo bene ogni lettera.
《Sciocca.》《Scusa, bambolina, portaci qualcos'altro.》
《Vienitelo a prendere.》 urlai di rimando.
《È il tuo lavoro.》
Aveva ragione.
《Io preparo solo le bevande, non le porto al tavolo, culo pesante.》
Si avvicinò al banco.《Dimmi un pò, come ti chiami?》
《Lasciami stare, non è giornata.》
Non lo è mai stata in realtà.
In ventun anni non è mai stato il mio giorno ideale, da quando quell'imbecille, coglione, egoista di Jason mi aveva lasciato sull'uscio della porta in un giorno bellissimo.《Megan!》 urlò Maya.
《Che minchia vuoi?》 mi girai.
《È così che ti chiami? Megan? Gran bel nome di merda.》
《Fammi indovinare, James, Trevis? Gli stronzi solitamente hanno questi nomi.》
《Mike.》 sorrise soddisfatto.
《Sarebbe stato il prossimo nome.》《Meg, io stacco.》 disse la mia amica togliendosi il grembiule.
《Sì, tra mezz'ora stacco anche io. Ci vediamo a casa?》
Abitavamo insieme da ormai tre anni, e stavamo benissimo, io e lei da sole, con una bella serie tv davanti, un pacchetto di sigarette e cibo a non finire.《Megan.》 lo sentii di nuovo.
Mi voltai e notai che mi osservava mentre mi slacciavo il grembiule.
《Ho fatto il nodo, merda.》 imprecai
《Vuoi una mano?》 urlò qualcuno dal tavolo.
《Vaffanculo.》 imprecai ancora.
Sentii due mani appoggiarsi sulle mie, mi girai e vidi i suoi occhi verdi e il suo ghigno, presente da tutta la serata su quella faccia di cazzo, che avrei voluto tanto prendergli a pugni.《Ecco, tieni.》
《Non te la do.》 risposi secca.
《Ci ripenserai.》 mi diede un bacio sulla guancia.
Viscido.
Salii in macchina e sentii un clacson.
《Che cazzo vuoi ora?》 dissi abbassando il finestrino.
《Dovresti essere più gentile.》
《Ci sto provando. Hai bisogno, mister gentilezza?》 alzai gli occhi al cielo.
《No, niente... lasciami stare.》
《Vabene, ciao Mike.》 lo salutai e rialzai il finestrino partendo.Lo guardai dallo specchietto mentre mi allontanavo.
Era davvero un bel ragazzo
Alto, moro e con gli occhi scuri.
Neanche io scherzavo.
Ero ben alta e ben impostata anche con il mio fisico che tenevo in forma.Chissà com'è il suo fisico... mi trovai a pensare.
Non dovevo pensare quelle cose.
Arrivata a casa, slacciai velocemente la cintura.
《Mi segui?》 si girò e mi guardò serio, di nuovo lui.
《Si dà il caso che io abiti qui.》 gli sorrisi prima di chiudare l'auto e incamminarmi verso la porta del condominio.
《Abito anche io qui.》
《Uh mitico... indovina, non me ne frega un cazzo.》 continuai a salire i quattro gradini che conducevano dell'ascensore.《Sono al secondo piano.》
《Ecco chi è lo stronzo che fa rumore alle 3 di notte spostando quei dannati scatoloni. 》
《Mi sto trasferendo.》 disse precedendomi ed entrando in ascensore.
《Fa più silenzio allora. E soprattutto.... ti trasferisci solo alle tre di notte? Farle di giorno queste cose?》
《Di giorno ho da fare, no?》 tornò con il suo tono acido.
《Vabene. Buonanotte. Ciao. Addio.》 dissi una volta arrivata al piano secondo, inserii velocemente le chiavi nella toppa ed entrai in casa sorridendo.Salutai Maya che era stesa sul divano con il gatto, Mikkel, un gatto persiano, carino e coccoloso.
Il felino scese dalla sua confort-zone per venirsi a strusciare contro le mie gambe.
《Via, bestia.》 dissi continuando a camminare per posare la borsa sul mobile.
Mi chinai e accarezzai il gatto.《Quel ragazzo, Mike, quello del locale. Abita qui. Il misterioso vicino.》 diedi la notizia a Maya che si voltò subito con gli occhi spalancati.
《Quel figo abita qui?》
《Sì, Maya, non ti emozionare troppo, è solo un ragazzo.》
《Un ragazzo sfacciatamente bello. E non credo solo di faccia.》
《Maya ma che pensieri fai? Merda...》 mi accomodai sul divano, buttandomici a peso morto.《Dovresti provarci.》
《Uno: non è il mio tipo. Troppo cretino. Due: non credo più nell'amore, dovresti saperlo.》
《Riprovaci. Amare è una cosa bellissima Meg.》
《Forse per te, Maya. Tu sei tutta peace and love. Non esiste solo questo.》
《Non esistono neanche solo le delusioni.》
《Non ritorniamo su questo argomento, mai più. Chiaro?》 mi agitai al pensiero di Jason.
Lei abbassò la testa.《Non è colpa tua Maya... Soltanto non parlarne.》 mi alzai dal divano e camminai verso il bagno.
《Non devi avere paura. Ama più che puoi.》 sussurrò come se non volesse davvero parlare.
《Non ci riesco più, Maya. 》 mi girai per poi sparire nel bagno e lasciai che una lacrima mi sfuggisse sul viso.
Mi affrettai ad asciugarla e poi mi misi guardare la mia immagine allo specchio.Che cazzo ho combinato... pensai appoggiando le mani al lavandino.
《Merda.》 imprecai quando la crema mi cadde dalle mani.
《Tutto bene?》 bussò Maya.
《Sì, tutto bene.》 la raccolsi e sentii di nuovo i rumori frastornanti che puntualmente alle tre di notte venivano riprodotti.
《Lo odio.》uscii dal bagno e anche dell'appartamento.
Bussai potentemente alla porta del mio vicino bastardo.《Caro Mike, smettila di fare rumore o giuro che quegli scatoloni te li ficco nel culo.》 dissi appena aprì la porta.
Aveva gli occhi rossi e una bottiglia di birra in mano.
《Vuoi unirti al mio 'Bevi e vaffanculo'?》
《Va' solo a fanculo. Ma cos'hai che non va?》
《Tutto e niente. Ti conviene starmi alla larga Megan.》
《Ma chi cazzo ti vuole stare vicino. Smettila solo di spostare quegli scatoloni. Sono seria. Non ridere. Cazzo, smettila di ridere!》 lui rise più forte.
《Stronzo.》 dissi tornando in casa mia.Sorrisi appena chiusi la porta..
Quel suo fare infantile. Gli occhi rossi e lucidi. La bottiglia in mano e quella leggera barba trascurata.
Era davvero bello.
Mi infila nel letto e mi misi le coperte fino al collo. Continuavo a sorridere come un idiota.
Lo odiavo, lo odiavo davvero tanto, ma lui lì, stronzo e incredibilmente affascinante, un bastardo per eccellenza.
Esiste? Se non estisteva ora esiste.《Perchè sorridi?》Maya entrò nella mia camera.
《Merda esci e va via.》 misi le coperte sulla testa e chiusi gli occhi, sperando di non sentire più quei rumori odiosi, ma che mi facevano capire che lui c'era era lì e tenava la sua mente impegnata.
Chissà quanti segreti aveva, ma a me non importava.
Ero così stronza.Oddio, primo capitolo.
Voglio fare degli auguri a questa storia, come se fosse una personale reale.
Spero che tu possa raggiungere tanti obiettivi, grazie a chi ti leggerà e farà di te un libro fantastico.
Spero che tu possa scalare la classica in #storiedamore .
Spero che l'impegno che metterò nello scriverti si noti, e che non mi dimentichi mai di amarti perchè voglio prendermi cura di te.
Voglio raccontarti in tutti i modi possibili, con tanti dettagli, con tutte le sfaccettature.
Spero che i tuoi personaggi ti piacciano, e spero che tu sia felice che qualcuno ti abbia scritto.
Tua sempre, Marta.♡♡
STAI LEGGENDO
Heaven Above
Romance《Sin dal primo momento che mi hai parlato confondevo il suono della tua voce con il rumore dei tuoi occhi. Fanno sempre un gran chiasso.[...] Mi mandi in palla, quando ti sto anche ad un metro di distanza mi agito, inizio a blaterare e faccio discor...