Volere

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Quando bussai alla porta di Mike, dopo qualche giorno, mi aprii una ragazza.
《Uhm.. c'è Mike?》
Non me l'ero sentita di andare da lui nei giorni precedenti, ma avevo scelto decisamente il momento sbagliato.

Lei era con una camicia, da uomo, e lui, quando apparì sulla porta, aveva indosso solo dei pantaloncini e lo sguardo confuso.
《Sha, lasciaci soli. Arrivo.》 le diede un rapido bacio.
《Scusa, non... non pensavo fossi con lei.》Faceva male.

Male davvero.
《Tranquilla. Hai bisogno?》
《Ho sempre bisogno io.》 quasi piangevo.
《Meg..》 mi prese per le spalle.
《Megan è tutto okay?》
《No, Micheal, ma vabene.》 dissi per poi girarmi.

《Meg.》 cerca di prendermi io polso.
《No, me ne avevi parlato, è tutto okay.》 sorrisi debolmente e tornai in casa.

Mike's pov
Stava male, lo notavo da come abbassava il capo.
Non sapevo cosa fare.
Sharon era in salotto e non avrei potuto uscire e stare con Megan, anche se il mio cuore diceva che sarei stato meglio.

《Sharon..》
《Mike..》
Lei non sapeva neanche il mio secondo nome, lei non sapeva che suonassi la chitarra, neanche che mia madre era morta.
Lei non sapeva proprio nulla di me, e non riuscivo ad aprirmi.

《È il momento che tu..》
《È per lei?》
《Lei sta male. È successa una cosa. Si è appena lasciata.》
《E come la consoleresti?》
《Stando con lei. Sharon non capisci. Io e lei siamo amici, e gli amici fanno questo. Quindi per favore, preparati e vai.》 provavo a restare calmo.

《Sei un inguaribile stronzo.》 disse prendendo la sua borsa una volta vestitasi.
《È probabile.》
《È solo la tua vicina di casa.》
《Sharon esci.》dissi più fermo che mai.
Lei uscì sbattendo la porta e mi portò a tirarmi i capelli da solo.

Aspettai dieci minuti e poi bussai alla porta della mia dannata vicina.
《Mike... Non.. dov'è Sharon?》
《Possiamo non parlarne?》
《È colpa mia, scusami. Ora mi odierà.》
《Che cazzo me ne frega di lei.》 ribattei con non curanza ed entrando.

《Non è la tua..》
《No ti prego zitta. Non sono tipo da ragazza. Ti sembra? Comunque.. Avevi bisogno?》
《No, volevo solo un pò di compagnia. Per quanto il mio gatto sia socievole e amichevole non mi sento molto in compagnia con lui.》rise, era bella.

《Lo stai offendendo, secondo me.》 osservai quando il gatto si strofinò sulle mie gambe.
Lo accarezzai e lo presi in braccio.
《Maya non è a casa e io tra un'ora devo andare a lavoro.》
《Io tra mezz'ora devo andare.》
Lei annuii, sapeva esattamente dove andavo quindi non disse niente.

《Meg so che non ti va bene.》
《È la tua vita Mike, non mi interessa se la rovini. Fa quel che vuoi.》 diventò fredda.
《Megan smettila.》mi misi comodo sul divano.
《Io non sto facendo nulla.》

《Vernon mi ha chiamata.》 disse interrompendo il silenzio che durava da troppo.
《Quando?》
《Prima che venissi da te.》
《Sono una merda.》
《No. Non sei una merda. Lui lo è.》
《Cosa ti ha detto?》
《Non farmelo dire.》

《Dimmelo ora.》mi alzai nervoso.
《No, Micheal.》
《Megan dimmelo.》 alzai la voce.
《Ha detto cose brutte, e non ho intenzione di ripeterle.》
《Lo uccido.》 dissi senza pensarci.
《Ma che cazzo dici?》 si alzò di scatto e mi guardò negli occhi.

《Allontanati. Meg allontanati.》
《Perchè?》
《Altrimenti ti bacio.》
《Baciami Mike, baciami cazzo.》
Mi avvicinai lentamente, forse troppo. La guardai e misi una mano sul suo viso che in quel momento sembrava quello di una ragazza fragile,anche se non lo era.

Sentii la tasca vibrare e poi un suono.《Vaffanculo.》 disse e poi sorrise.
Si allontanò da me e andò nella sua camera per prepararsi.

-Pronto dissi
-Stasera sei contro un certo Vernon, ha chiesto di lottare solo qualche ora fa.
-Certo, a dopo.
- Non pensare a quella ragazza, lotta e basta. Disse James per poi staccare.

Vernon, l'avrei ucciso.

《Io devo andare.》 dissi bussando alla sua porta.
《Sì, arrivo.》
《Per?》
《Per salutarti. So che vai a lottare. Magari stasera torni rotto, o non torni.》 uscì e mi diede un bacio sulla guancia.

《Ora puoi andare. Fagli il culo.》 disse sarcastica.
《Megan..》 la rimproverai.
《Vai, vai Mike.》 rise e si infilò la giacca.
《Vabene. Prenditi cura di te.》 le diedi un bacio sulla fronte.

Scesi le scale velocemente e salii altrettanto veloce in macchina pronto per andare al pub dove la sera stessa si sarebbe tenuto l'incontro.
Erano le 17.30 e avrei sfidato Vernon verso le 19.30.
Non avevo mai combattuto contro di lui, ma contro i suoi amici sì, e non erano granchè.

Megan's pov
Erano appena le 18.30 e mancava ancora 1 ora alla fine del mio turno lavorativo.
Vernon quella mattina mi aveva chiamato e ricordo ancora le sue parole.

《Sei una puttana. Sei corsa fra le sue braccia e io? Ci hai pensato a me? Megan abbiamo fatto l'amore. Hai scopato anche con lui? Non sarebbe strano. Che puttana. Da te non me lo aspettavo.》 aveva urlato.

Piansi per almeno mezz'ora prima di andare alla porta del mio vicino e trovarmi quella ragazza davanti.
Poi avevo pianto per un' altra mezz'ora prima che il mio dannato e bellissimo vicino bussasse alla mia porta.

《Allora carissima Megan, come va con quel ragazzo?》 disse il mio capo.
《Quale ragazzo?》
《Quello che ogni volta fa una rissa qui nel mio locale.》
《Scusalo.》 sorrisi.
《Ti piace eh?》
《Non credo nell'amore.》 alzai le spalle.
Lei scosse il capo e andò via.

Sorrisi al pensiero di Mike per poi ricordami che probabilmente era in quell'odioso pub pronto per spaccare la faccia a qualcuno di innocente.

Quando finii il mio turno mi tolsi il grembiule e mi sciolsi i capelli.
Salii in macchina e partii veloce verso il luogo da me più odiato.
Una volta arrivata erano le 19.45, lui era ancora lì se tutto era andato bene.

Scesi e corsi dentro per vedere dove fosse, era sul ring pronto a sferrare un pugno al suo avversario che era di spalle.
Mi vide e si fermò così da dare l'opportunità al suo nemico di tirargli un calcio che lo scaraventò a terra.

《Mike non guardarla!》 urlò qualcuno che riuscii a sentire pur essendo in fondo al pub vicino alla porta.

Il suo avversario si girò e Mike riprese la situazione in mano tirandogli un altro pugno.

Se lo meritava, quello stronzo di Vernon.

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